Mi interessa molto Banco Bpm, mi interessa nulla di Mps. E’ questo uno dei messaggi impliciti lanciati dall’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, durante la conference call con gli analisti e la comunità finanziaria, dopo l’annuncio del lancio dell’Ops su Banco Bpm.
COSA NASCERA’ CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM
Se l’operazione andrà in porto nascerà un gruppo con una capitalizzazione pari a 73 miliardi, valore che emerge dalla somma dei valori in Borsa (62,3 miliardi Unicredit, 10,7 per il Banco), hanno osservato gli analisti. E se si volesse aggiungere anche quella del Monte dei Paschi di cui la banca guidata da Giuseppe Castagna già possiede il 5% – quota destinata a salire fino al 9,90%), oggi si potrebbe dire che sono state gettate le basi per la realizzazione di un polo bancario nuovo la cui capitalizzazione è di oltre 80 miliardi., ha aggiunto il Corriere della sera.
CHE COSA HA DETTO ORCEL DI UNICREDIT SU BANCOP BPM E COMMERZBANK
Unicredit considera Banco Bpm un “obiettivo storico”, mentre la posizione dell’Istituto nei confronti di Commerzbank è che la banca tedesca rappresenta “un investimento, che ci metterà tempo per maturare”, ha rimarcato il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel.
CHE TIPO DI OFFERTA E’ QUELLA DI UNICREDIT SU BANCO BPM
Il capo azienda di Unicredit ha ribadito che l’offerta è “autonoma e indipendente” rispetto all’investimento effettuato nel capitale di Commerzbank, che viene considerato un “importante investimento” con “potenziale upside” delle discussioni relative ad una eventuale integrazione. Orcel ha ricordato che, nei confronti della banca tedesca, al momento, “non c’è una transazione, non c’è un deal, non c’è esecutività, solo un investimento effettuato”. Al contrario, – ha proseguito – l’offerta su banco Bpm “è una transazione concreta”.
DOSSIER COMMERZBANK
“Non penso che sia una grande sorpresa” la nostra offerta, ha commentato Orcel, ribadendo che l’impegno in Germania non distrarrà il management dall’operazione su Banco BPM, che rappresenta un “obiettivo storico” per la banca.
LA POSIZIONE DI UNICREDIT IN ITALIA
Il Ceo di Unicredit ha confermato che questa operazione crea valore per tutti gli stakeholder e “rafforza” la posizione in Italia, dove il sistema bancario ha bisogno di essere consolidato. Anche l’Europa – ha sottolineato il manager – “ha bisogno di banche più forti e più grandi” che consentano di sviluppare l’economia e competere con altre economie ed “Unicredit ora è ben posizionata per rispondere a questa sfida”.
DOSSIER DIVIDENDI
Orcel ha parlato anche dei dividendi, ribadendo che l’offerta su Banco BpM “non ha impatto sulla distribuzione del dividendo 2024” e neanche sui dividendi che saranno distribuiti nel 2025 e 2026, mentre “mette in stand-by il piano di buyback azionario”, che sarà riavviato dopo la conclusione dell’Ops a giugno 2025. In ogni caso, il management conferma “l’impegno a restituire il capitale in eccesso entro il 2027”.
COSA SUCCEDERA’ A UNICREDIT
L’Ops – ha detto il Ceo rispondendo ad una domanda – consumerà 70 punti base del capitale, che al momento è “in eccesso” e per questo “non comporterà variazioni significative sulla situazione patrimoniale e sulla politica dei dividendi”. Per Orcel, la transazione garantirà un 15% di ritorno sull’investimento.
ORCEL NON VA AL MONTE (DI SIENA)
Il ceo della banca ha poi precisato che “non c’è alcuna ambizione su Banca Mps” e che la partecipazione acquisita sia finalizzata a “proteggere gli accordi di distribuzione con Anima”. Orcel ha poi commentato l’OPA lanciata dal Banco su Anima, affermando che “è una buona operazione” e rafforzerà la posizione di Unicredit nell’asset management se andrà avanti. Poi, Orcel ha spiegato che l’OPA su Anima è una delle condizioni di efficacia dell’OPS e, quindi, se Banco BPM volesse alzare l’offerta, per la passivity rule, dovrebbe convocare l’assemblea.
IL POST DI ORCEL SU LINKEDIN
“Dopo aver dedicato gli ultimi tre anni e mezzo a sprigionare il potenziale inespresso all’interno del nostro Gruppo e a mostrare al mondo di cosa siamo capaci, contiamo di impiegare i prossimi tre-cinque anni per accelerare ulteriormente la nostra crescita, in termini di profitto, sostenibilità e capacità di gestire gli imprevisti e le sfide”, ha scritto su LinkedIn Orcel dopo che stamattina ha annunciato un’offerta di scambio volontaria solo in azioni su Banco BPM per un totale di 10,1 miliardi di euro.
“Rafforzare la nostra presenza nel Paese unendo le forze con Banco BPM è un passo che va in questa direzione: consoliderà la nostra posizione di seconda banca più grande in Italia, aumentando così la concorrenza all’interno del Paese e creando una banca ancora più forte nel mercato italiano, in grado di investire e competere sulla scena europea”, ha affermato.
“Al momento, l’offerta che abbiamo presentato non è vincolante – ha sottolineato Orcel – La responsabilità di valutare questa offerta spetta al Consiglio di Amministrazione di Banco BPM e agli azionisti di entrambi gli istituti. Speriamo di incontrarli presto per discutere i dettagli direttamente con loro”.