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Londra

Uk, su multinazionali britanniche quotate tasse oltre il 53%. Report Pwc

Una ricerca di Pwc mostra che il 53,2% dei proventi delle imprese finisce nella casse dello Stato: una sterlina su 10 tra quelle raccolte dall’Her Majesty’s Revenue & Customs -  l’Agenzia delle Entrate Uk – proviene dalle società dell’indice FTSE100. L'articolo di Daniele Meloni

 

Le 100 multinazionali britanniche quotate alla London Stock Exchange (LSE) pagano in tasse al governo più della metà del denaro che generano. Questo dato emerge da una ricerca di Pwc, società leader nelle consulenze, che ha mostrato come il 53,2% dei proventi delle imprese finisca nella casse dello Stato: una sterlina su 10 tra quelle raccolte dall’Her Majesty’s Revenue & Customs –  l’Agenzia delle Entrate Uk – proviene dalle società dell’indice FTSE100.

Lo studio di Pwc arriva in un momento molto delicato per le finanze del Regno Unito, con crescenti preoccupazioni manifestate dalle aziende e dalle loro associazioni riguardo la competitività del paese in seguito alla presentazione da parte del governo Johnson del Budget 2021, una legge finanziaria che prevede l’aumento della National Insurance all’1,25% per finanziare la riforma dell’NHS e dell’assistenza sociosanitaria e la decisione di alzare la Corporate Tax dal 19 al 25% negli anni a venire. Il tutto porterà il tax burden ai più alti livelli di sempre negli ultimi 70 anni.

Il governo Tory sta tentando di trovare un equilibrio tra gli esborsi delle finanze pubbliche, resisi necessari per fare fronti ai lockdown, e trovare il modo di non soffocare il mondo del business e il suo sviluppo. La sensazione è che saranno proprio le imprese a pagare il prezzo più alto di questa politica e anche l’accoglienza non particolarmente calorosa riservata a Johnson dalla CBI – Confindustria Uk – e le continue lamentele delle SME – le piccole e medie imprese – per gli esiti della Brexit non manifestano a favore del governo nel suo rapporto con imprenditori e alte dirigenze delle multinazionali Uk.

In totale, il mondo del business britannico quotato in borsa ha generato 77 miliardi di sterline per le casse del governo nel 2020. Una cifra destinata ad aumentare nel 2022 e nel 2023, quando l’aumento della Corporate Tax sarà realtà. Secondo Andrew Packman, Tax Partner di PWC, “l’obiettivo del governo sarà quello di ridurre il deficit creato dalle politiche statali dalla crisi del Covid e allo stesso tempo assicurarsi che il business continui a evolvere e le imprese continuino a investire per generare crescita economica”. La palla passa a Johnson e al suo Cancelliere, Rishi Sunak.

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