Cartellino giallo dell’Antitrust per Sky.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la pay-tv per 2 milioni di euro.
I MOTIVI DELLA MULTA DEL GARANTE A SKY
Motivo? Aver adottato tre pratiche commerciali scorrette, come la rimodulazione del canone, nei confronti dei clienti titolari dei pacchetti di abbonamento pay tv “Sky Calcio” e “Sky Sport” in piena pandemia. Tutti i dettagli.
NESSUN RIMBORSO AUTOMATICO
Per prima cosa, Agcm rimprovera a Sky la mancata rimodulazione o il rimborso del canone pagato dai clienti dei pacchetti di abbonamento pay tv “Sky Calcio” e “Sky Sport”.
“Sky, a seguito della cancellazione di partite di calcio e di altri eventi sportivi in diretta dai propri palinsesti conseguente all’emergenza sanitaria, e alla conseguente impossibilità sopravvenuta della propria prestazione, non ha riconosciuto agli abbonati il rimborso automatico dei canoni di abbonamento per il periodo interessato da tale cancellazione”, si legge nel Testo del provvedimento.
SCONTO SU RICHIESTA
Sky, infatti, avrebbe concesso solo “uno sconto sui canoni mensili dei pacchetti Sky Calcio e/o Sky Sport per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020”. La promozione “prevedeva sia per i clienti abbonati tramite digitale terrestre (clienti DTT) che per i clienti abbonati via satellite o fibra (clienti DTH) la possibilità di ottenere, rispettivamente, dal 24 marzo 2020 e dal 6 aprile 202014, una riduzione di 15,20 euro al mese, per coloro che avevano aderito ai due pacchetti Sky Calcio e Sky Sport e di 7,60 euro, per coloro che avevano aderito ad un solo pacchetto. Lo sconto, valido dal momento dell’adesione fino al 31 maggio 2020, non era automatico ma riconosciuto a fronte di una esplicita richiesta da parte del cliente”.
UNO SCONTO “RISERVATO”
Oltre al fatto che non fosse automatico, Agcm rimprovera alla pay tv anche le modalità di informazione. Lo sconto poteva essere richiesto dal cliente, che per esserne informato doveva accedere sul “sito o sull’app, unicamente nell’area “Fai da te”, nella sezione dedicata alla richiesta dello sconto medesimo”. E, aggiunge Agcm, le “modalità di adesione dall’area “Fai da te” differivano per i clienti DTT e per i clienti DTH”.
Sky ha anche utilizzato, per informare i clienti in merito allo sconto, “anche il sistema IVR, ossia un autorisponditore con riconoscimento automatico dell’utente nel caso di chiamata dal numero di telefono inserito nell’anagrafica dell’abbonato”.
SCONTO SOLO ONLINE
E ancora. Lo sconto coronavirus non era automatico, non è stato adeguatamente comunicato, ed è stato anche ostacolato. “Sky ha imposto ostacoli onerosi e sproporzionati alla fruizione dello “Sconto Coronavirus” da parte dei clienti interessati”, denuncia l’Autorità.
“Numerosi consumatori lamentano di non essere riusciti a richiedere lo sconto per problemi legati alla procedura online. In particolare, i consumatori riferiscono di non essere riusciti ad accedere per lunghi periodi all’area “Fai da Te” presente nel sito www.sky.it o, pur accedendovi, di aver riscontrato problemi nel completamento del processo di adesione e di non aver potuto, pertanto, richiedere la riduzione di prezzo”, si legge nel testo del provvedimento.
“Inoltre, per il primo periodo, – scrive Agcm – il canale online rappresentava l’unico mezzo strutturalmente preposto a richiedere lo sconto coronavirus da parte dei clienti DTH. Infatti, sino al 20 aprile 2020 il messaggio preregistrato tramite IVR non consentiva di chiedere direttamente lo sconto coronavirus ma rimandava il cliente all’area Fai da Te del sito www.sky.it2”.
LA REPLICA DI SKY
C’è un motivo, spiega Sky, perché lo sconto non è stato automatico. “Il contratto annuale di abbonamento inclusivo dei Pacchetti Sky Sport e/o Sky Calcio, interessati dalla presente istruttoria, comprende canali televisivi con palinsesti che, oltre a proporre manifestazioni sportive in diretta, diffondono molti programmi televisivi (es. programmi in studio) dedicati ai temi che rispecchiano la linea editoriale del singolo pacchetto, nonché, in alcuni mesi dell’anno, anche numerosi eventi sportivi in replica. Come parte del proprio abbonamento, il cliente Sky fruisce, anche dei cataloghi on demand (Sky On Demand) legati ai pacchetti cui ha aderito nonché di una serie di servizi ulteriori (ad esempio, Sky Go)”, ha riferito Sky ad Agcom.
LA SANZIONE
A nulla è valso il fatto che Sky avesse fatto notare che si tratta di un abbonamento annuale per non soli eventi in diretta. Agcom, infatti, ha sanzionato Sky Italia per 800.000 euro per non aver reso il rimborso automatico, per 500.000 euro per non aver informato adeguatamente i clienti e per 700.000 euro per aver ostacolato la richiesta della sconto.