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Tutte le novità per l’Inps con il Milleproroghe

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La Camera dei deputati, lo scorso 23 febbraio, ha approvato definitivamente il Milleproroghe. Il Governo emana ogni anno un decreto Milleproroghe che contiene, in un unico atto, il rinvio di scadenze o l’entrata in vigore di alcune disposizioni il cui mancato rispetto potrebbe arrecare danni a cittadini, imprese o istituzioni.

L’approvazione del Milleproroghe ha avuto un impatto importante sui servizi e le prestazioni erogate dall’INPS: dalla previdenza sociale al lavoro pubblico, dalla sanità agli aiuti di Stato previsti per il Covid.

Ecco le novità che emergono da un focus dell’istituto previdenziale.

GLI AMBITI DI INTERVENTO DEL MILLEPROROGHE IN MATERIA DI LAVORO

Sono quattro gli ambiti di intervento del Milleproroghe in materia di lavoro che toccano l’Inps:

  • lavoro somministrato;
  • le assunzioni di migranti regolari;
  • lo smartworking;
  • le tutele per gli sportivi.

LA PROROGA DEI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE

Prima di tutto la proroga, fino al 30 giugno 2025, della normativa in materia di missioni a tempo determinato dei lavoratori in somministrazione. La norma prorogata prevede che un lavoratore somministrato assunto a tempo indeterminato dall’Agenzia di somministrazione, possa essere inviato in missione, per periodi superiori a 24 mesi anche non continuativi, presso uno stesso “utilizzatore” senza che ciò trasformi la natura del rapporto di lavoro tra l’utilizzatore e il lavoratore. Ciò significa l’utilizzatore non ha l’obbligo di assumere, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, il lavoratore somministrato.

LE TUTELE LAVORISTICHE PER GLI SPORTIVI

Il Milleproroghe è intervenuto sulle tutele lavoristiche e previdenziali per gli sportivi spostando la deadline al 1° luglio del 2023. Questa disposizione non ha effetti, però, sulle tematiche di genere e parità. I provvedimenti relativi al Fondo per il passaggio al professionismo negli sport femminili, e le misure attinenti la Promozione della parità di genere e le Pari opportunità per le persone con disabilità nell’accesso ai gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato, si applicano già dal 1° gennaio 2022.

ASSUNZIONE MIGRANTI REGOLARI E LO SMARTWORKING

Le assunzioni di immigrati regolari devono essere precedute dalla verifica dei requisiti per l’ingresso in Italia per motivi di lavoro. Tali controlli, per l’anno 2023, sono stati affidati in via esclusiva a professionisti iscritti negli albi dei consulenti del lavoro, o degli avvocati e procuratori legali, o dei dottori commercialisti o dei ragionieri e periti commerciali, e alle organizzazioni sindacali datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a cui il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato. Infine, sempre in materia di lavoro, è stato prorogato al 30 giugno 2023 l’accesso allo smart working per i lavoratori del settore privato con figli minori di 14 anni.

AMMORTIZZATORI SOCIALI: TUTTE LE PROROGHE

Il decreto Milleproroghe è intervenuto anche sulle scadenze degli ammortizzatori sociali. Sono rimandati al 1° luglio 2023 i termini di adeguamento dei Fondi di solidarietà bilaterale, bilaterali alternativi e dei fondi territoriali di Trento e di Bolzano, alle disposizioni legge di bilancio 2022, in riferimento alla platea dei datori di lavoro rientranti nella disciplina dei Fondi e alla durata e alla misura dell’Assegno di integrazione salariale. Inoltre, il Milleproroghe introduce una sanatoria, nel limite di 39,1 milioni di euro, per le domande relative alla prestazione della Cassa integrazione straordinaria assicurata dal Fondo di solidarietà del trasporto aereo. Rientrano nella sanatoria solo le domande presentate tra il 1° gennaio ed il 30 settembre 2022, anche se pervenute successivamente al termine di decadenza previsto. Infine, il decreto estende 31 dicembre 2023 la proroga della durata dell’Amministrazione straordinaria di Alitalia – SAI, per permettere il pagamento dei crediti prededucibili dello Stato.

PENSIONI: LA PROROGA DELL’ISOPENSIONE

In materia di pensioni il decreto ha deliberato la proroga, fino al 2026 (prima era solo fino al 2023), della possibilità di accedere alla cosiddetta “isopensione”, la prestazione di accompagnamento alla pensione.  È necessario che i lavoratori interessati raggiungano i requisiti per il pensionamento nei 7 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (invece dei 4 anni previsti a regime).  La finalità è incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani, nelle realtà con oltre 15 dipendenti, in una situazione di eccedenza di personale.  In questi casi il datore di lavoro si impegna a corrispondere ai lavoratori una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti.

ENTRATE CONTRIBUTIVE: EVITARE I CONTENZIOSI

I rinvii previsti dal Milleproroghe possono servire anche a prevenire i contenziosi. È questo il caso delle proroghe di alcuni obblighi contributivi la cui finalità è quella di consentire alle Pubbliche amministrazioni di terminare le attività di verifica della posizione contributiva dei propri dipendenti e collaboratori, per evitare che si verifichino conteziosi nei casi omessi versamenti. l Milleproroghe ha disposto, quindi, il rinvio al 31 dicembre 2023 del termine per la regolarizzazione degli obblighi contributivi, per le gestioni previdenziali esclusive e per i fondi per i trattamenti di previdenza, i trattamenti di fine rapporto e i trattamenti di fine servizio amministrati dall’Inps cui sono iscritti i lavoratori dipendenti delle Pubbliche amministrazioni. Alla stessa data sono rinviate le dichiarazioni e gli adempimento agli obblighi relativi alla contribuzione di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria alla Gestione separata per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e figure assimilate instaurati dalle Pubbliche amministrazioni, come dottorati di ricerca, componenti di commissione e collegi.

I TRE STEP TEMPORALI DELLE PROROGHE DEL LAVORO PUBBLICO

In materia di lavoro pubblico, le proroghe del decreto si articolano in tre step temporali. Al 31 marzo 2023 sono stati prorogati i termini per l’adozione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, del Piano integrato di attività e di organizzazione (PIAO), e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (PTPC), e l’applicazione delle procedure straordinarie di inquadramento in ruolo per i comandi o distacchi di personale non dirigenziale. Viene esteso al 30 giugno 2023 la possibilità, per i lavoratori fragili, di accedere al lavoro agile. Infine, il 31 dicembre 2023 è il termine ultimo per il finanziamento di percorsi di formazione da parte del Fondo Nuove Competenze, e per il conferimento, da parte di università e altri enti di ricerca, di assegni di ricerca.

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