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Tod's

Ecco come Della Valle farà calzare Tod’s a Lvmh

Ecco obiettivi veri e reconditi della decisione della famiglia Della Valle di delistare Tod's lanciando un'Opa. Fatti, numeri e approfondimenti

 

I Della Valle vogliono togliere dal mercato – con tanti saluti alla trasparenza e alle virtù della Borsa – il titolo Tod’s per consegnarlo sempre più nelle braccia del gruppo Lvmh, con tanti saluti alla fuffa mediatica delle operazioni commerciali con Chiara Ferragni.

Ecco obiettivi veri e reconditi della decisione della famiglia Della Valle di delistare Tod’s lanciando un’Opa.

Tutti i dettagli dell’Opa e su come cambierà l’azionariato del gruppo in caso di successo dell’Offerta.

LE PAROLE DOLCI DI DELLA VALLE SUL DELISTING DI TOD’S

“Sono molto soddisfatto di questa operazione che porterà ulteriori benefici allo sviluppo futuro del Gruppo Tod’s, uno sviluppo fatto di continui investimenti e di obiettivi sfidanti. In questo momento, uscire dalla Borsa, con la quale abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, riteniamo sia la scelta strategicamente più idonea”. Così Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod’s, ha commentato l’accordo per il lancio di un’opa amichevole totalitaria da parte del fondo L Catterton. “Condividere questo percorso con L Catterton – private equity leader mondiale nel settore dei beni di consumo – ci darà la possibilità di svilupparci ulteriormente e di cogliere le opportunità che il mercato offrirà” ha aggiunto Della Valle. Il patron di Tod’s, come accennato, non dice che alla fine della fiera il gruppo rientrerà sempre più nell’orbita di Lvmh di Arnault.

I DETTAGLI DELL’OFFERTA SU TOD’S

L’offerta, si legge in una nota, nasce da un accordo fra “Diego Della Valle, Andrea Della Valle, DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C. (“DIVI”) e Diego Della Valle & C. (“DDV” e, unitamente a DIVI Diego Della Valle e Andrea Della Valle, congiuntamente, gli Azionisti di Maggioranza) e Crown Bidco (l’Offerente) (società il cui capitale sociale è interamente detenuto da LC10 International AIV, L.P. – fondo gestito da affiliates di L Catterton Management Limited» il fondo che fa capo al gruppo Lvmh. Il Corrispettivo di 43 euro incorpora un premio pari al 17,59% rispetto al prezzo ufficiale per azione rilevato il 9 febbraio, pari a 36,57 euro. Un premio in percentuale, osservano gli analisti, inferiore a quello proposto nell’agosto 2022 quando fu il 20% rispetto alle quotazioni dell’epoca.

QUANTE AZIONI AVRANNO GLI ATTUALI SOCI DOPO IL DELISTING DI TOD’S

Gli azionisti di maggioranza si sono impegnati a non portare in adesione all’Offerta 17.870.511 azioni, rappresentative del 54% del capitale; pertanto, anche a esito dell’Offerta, manterranno il controllo esclusivo di Tod’s. In caso di integrale adesione all’Offerta: gli azionisti di maggioranza resteranno titolari di 17.870.511 azioni, rappresentative del 54% del capitale di Tod’, L Catterton diventerà titolare indirettamente di 11.913.128 azioni, rappresentative del 36% l’azionista di minoranza Delphine resterà titolare di 3.309.900 azioni, rappresentative del 10%.

I TEMPI DELL’OPERAZIONE

Il periodo di adesione all’Offerta sarà concordato con Borsa Italiana nel rispetto dei termini previsti dall’articolo 40 del Regolamento Emittenti e avrà una durata compresa tra un minimo di 15 e un massimo di 40 giorni di borsa aperta, salvo proroghe o eventuale riapertura dei termini.

I CONSULENTI FINANZIARI E LEGALI

L Catterton è assistito da Bonelli Erede Lombardi Pappalardo, in qualità di consulente legale, e da J.P.

Morgan Securities plc, in qualità di unico advisor finanziario. Gli azionisti di maggioranza di Tod’s sono stati assistiti da PedersoliGattai, in qualità di consulente legale, e da Bank of America Europe DAC, Milan Branch, in qualità di unico advisor finanziario.

LA SECONDA OPA PER IL DELISTING NEL GIRO DI POCHI ANNI

Questa annunciata oggi da parte del fondo L Catterton su Tod’s è la seconda Opa finalizzata al delisting nel giro di pochi anni. Nell’agosto del 2022 l’offerta d’acquisto volontaria era stata promossa da DeVa Finance, società interamente detenuta da DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C e controllata indirettamente da Diego Della Valle, ed era volta ad acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Tod’s non ancora in mano all’imprenditore e pari al 25,55% del capitale. Il prezzo era di 40 euro per azione. Il corrispettivo offerto incorporava un premio pari al 20,37% rispetto al prezzo ufficiale per azione Tod’s rilevato il giorno di Borsa aperta precedente alla pari a 33,23 euro. L’esborso massimo in caso di adesione totalitaria all’opa sarebbe stato di 338.149.080 euro. Ma l’opa non andò a buon fine: nell’ottobre 2022 non raggiunse la soglia del 90% del capitale sociale e Della Valle prese atto della risposta negativa del mercato.

I CONTI DEL GRUPPO TOD’S

Il gruppo Tod’s è stata la prima azienda italiana dell’alta gamma a quotarsi a Piazza Affari, una scelta che, per stessa ammissione di Della Valle, ha permesso al gruppo di crescere e svilupparsi a livello globale, diventando anche una delle poche “billion companies” italiane del settore, ricorda il Sole 24 ore: “Nel 2023 i ricavi (dati preliminari annunciati il 24 gennaio scorso) sono arrivati a 1,13 miliardi di euro, in aumento dell’11,9% rispetto agli 1,01 miliardi del 2022; a cambi costanti il fatturato sarebbe salito del 14%. tutti i marchi del gruppo hanno registrato, a cambi costanti, una crescita a doppia cifra dei ricavi nell’esercizio 2023. In portafoglio, oltre al marchio che dà il nome al gruppo ci sono infatti i marchi Roger Vivier (quello con il posizionamento più alto), Fay e Hogan. La famiglia Della Valle (non il gruppo) ha inoltre acquisito il marchio Elsa Schiaparelli, fondato a Parigi nel secolo scorso da una stilista e imprenditrice considerata una delle poche “rivali” di Gabrielle Chanel”. Ma i conti 2023 del gruppo Tod’s, dopo le pirotecniche operazioni per lo più mediatiche con Chiara Ferragni, si sono chiusi in positivo soprattutto grazie all’apporto cinese, come si evince da questo articolo di Start Magazine.

DELLA VALLE FARA’ CALZARE TOD’S A LVMH

L’Opa – sottolinea il quotidiano Il Giornale – rende sempre più «pesante» la presenza di Bernard Arnault nel nostro Paese nel quale è entrato progressivamente partendo da Fendi e Acqua di Parma nel 2001 e poi aggiungendo al bouquet nomi di prestigio come Emilio Pucci (2002), Bulgari (2011), Loro Piana e Pasticceria Cova (entrambe nel 2013) per terminare con il 60% del brand emergente nella moda giovane come Off-White: “Il minimo comun denominatore è sempre il medesimo, secondo la tattica già utilizzata Oltralpe: acquisire piccole e medie realtà d’eccellenza e portarle in primo piano nel mercato globale declinando i marchi in tutti i settori del lusso. È questa la geniale intuizione di Arnault (che, tra l’altro, ha scelto l’italiano Antonio Belloni come general manager del gruppo) e che ha portato Della Vale a manifestargli «fiducia al 100%, se un giorno dovessi vendere». Cosa non improbabile”.

LE COCCOLE FRA DELLA VALLE E ARNAULT

Diego Della Valle è legato da oltre 20 anni a Bernard Arnault, fondatore, presidente e ceo di Lvmh, e lo stesso vale per le famiglie Della Valle e Arnault, ha rimarcato il Sole 24 ore: “Il fondatore del gruppo Tod’s siede inoltre nel cda di Lvmh e nell’aprile del 2021 il colosso francese aveva acquistato 2,25 milioni di azioni, salendo al 10% di Tod’s”.

LA PRECISAZIONE DEL FONDO

Il fondo Catterton Management Limited, offerente nell’ambito dell’opa volontaria annunciata ieri sulle azioni di Tod’s e finalizzata al delisting, con una nota, chiarisce che Crown Bidco, società interamente controllata da un fondo privato gestito da una società affiliata di L Catterton Management Limited, è l’unico “offerente” e, quindi, l’unico soggetto che acquisterà e pagherà le azioni portate in adesione nel contesto dell’opa. Inoltre, si legge, Della Valle aderirà all’offerta con una quota delle proprie azioni (rappresentanti il 10,45% del capitale sociale di Tod’s) e non conferirà le restanti azioni, mantenendo quindi il controllo esclusivo su Tod’s mentre Delphine (una controllata di Lvmh e azionista di minoranza, manterrà la partecipazione esistente. Il fondo aggiunge poi che “contrariamente a quanto riportato dalla stampa, L Catterton non è controllata da Lvmh, che è titolare solo di una percentuale di minoranza degli investimenti in L Catterton. L Catterton opera in modo completamente indipendente da Lvmh. L Catterton ha la discrezione esclusiva sulle decisioni di investimento e di gestione del portafoglio”.

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