La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato oggi i due amministratori della piattaforma di criptovalute The Rock Trading, Davide Barbieri e Mario Medri, con l’accusa di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, formazione fittizia di capitale e infedeltà patrimoniale.
La dimensione del dissesto è di circa 66 milioni di euro a fronte di oltre 18.000 clienti.
“UNA DELLE PRIME INDAGINI DI RILIEVO SUL MONDO DEI BITCOIN”
“Si tratta di una delle prime indagini di rilievo sul mondo dei bitcoin”, ha scritto il procuratore Marcello Viola in una nota nella quale si parla di un’indagine complessa che ha portato la procura a presentare tre richieste di liquidazione giudiziale nei confronti della capogruppo Digital Rock Holding, Trt e Onedime. Sono state inoltre formulate due richieste di rogatorie (Stati Uniti e Svizzera) e altrettanti ordini di indagine in Lituania e in Irlanda.
Tra le altre cose, sono state sequestrate criptovalute per un valore di 500.000 euro.
THE ROCK TRADING: BILANCI FALSIFICATI DAL 2017 AL 2022
Come riporta Repubblica, gli amministratori di The Rock Trading in stato d’arresto sono accusati di aver nascosto e falsificato i bilanci della società dal 2017 al 2022 e di aver “consumato condotte di inquinamento tese a impedire la ricostruzione delle operazioni economiche effettuate e delle conseguenti responsabilità”.
L’ORIGINE DELL’INCHIESTA
L’intero procedimento è iniziato con una denuncia del 2023 da parte di una società che lamentava di aver perso 2,7 milioni di euro, ossia la somma investita in bitcoin. Pochi giorni prima la piattaforma The Rock Trading aveva comunicato la sospensione delle attività a causa di “difficoltà” nella gestione della liquidità.
Il gruppo Trt, trasferito in Italia da Malta, era già in stato di insolvenza dal 2017; ciononostante, i due amministratori – Barbieri e Medri – presentavano la società come sana ai clienti.
Repubblica riporta le vicende di alcuni clienti della piattaforma: c’era chi credeva di possedere bitcoin per 12.200 euro, mentre il valore effettivo era di appena 46 centesimi; un altro era convinto di avere 79.000 euro ma in verità erano soltanto 3000. “Gli indagati hanno utilizzato i fondi raccolti sia per tamponare l’assenza di liquidità in caso di richiesta di restituzione da parte dei clienti, sia per ottenere vantaggi per la società e non per gli investitori”.
“Per The Rock Trading, un tempo leader negli investimenti in Bitcoin, era stata dichiarata la liquidazione giudiziale nell’aprile 2023 e l’azienda, assieme alla Digital Rock Holding, società controllante, era finita al centro già nel 2023 anche di un’indagine della Procura di Milano per ipotesi di truffa e appropriazione indebita ai danni di migliaia di clienti, che avevano visto sparire i soldi da loro investiti. Inchiesta che ha, poi, virato, dopo il fallimento, verso l’accusa di bancarotta”, scrive CorCom.
INVESTIRE NELLE CRIPTOVALUTE È RISCHIOSO, SECONDO IL PROCURATORE VIOLA
“Queste indagini dimostrano, ed in ciò risiede l’interesse pubblico alla comunicazione dell’informazione, come il mondo delle criptovalute possa essere pericoloso per i risparmiatori proprio a ragione della difficolta degli inquirenti di localizzare le attività illecite e i loro proventi, con conseguenti difficoltà di recupero, in una realtà normativa ancora incerta”, si legge nella nota del procuratore della Repubblica Marcello Viola.