La Bce ha confermato l’attesa di taglio di 25 pb del tasso sui depositi, procedendo ad un taglio più marcato del tasso di rifinanziamento principale, (ora a +15pb – vs precedente +50pb – il cosiddetto corridoio ossia lo spread vs tasso sui depositi), mossa quest’ultima già anticipata a marzo scorso.
Nella consueta revisione delle stime trimestrali su Pil ed inflazione è emersa una revisione al ribasso del Pil per tutto il triennio, invarianza delle stime di inflazione e revisione al rialzo dell’inflazione core per 2024 e 2025.
Nel comunicato sono state aggiunte alcune parti nuove, in particolare quella che fa riferimento al fatto che:
- i salari continuano a salire ad un passo elevato ma decrescente.
- Inoltre, viene rilevato come le relative pressioni sul fronte prezzi siano parzialmente assorbite dai profitti aziendali.
Questi invece i principali punti emersi dalla conferenza stampa:
- I rischi sulla crescita sono al ribasso
- L’inflazione tornerà al 2% nel corso del 2025
- L’inflazione calerà a settembre ma poi aumenterà di nuovo
- La BCE continua ad essere data dependent
IN SINTESI
Il quadro macro offerto dalle nuove stime dello staff recepisce il rallentamento della crescita ma allo stesso tempo tiene conto che l’inflazione dei servizi stenta a calare, impattando sull’inflazione core.
Questa sintesi riflette probabilmente le due anime della Bce, ossia quella più preoccupata dalla crescita e quella invece più attenta a che l’inflazione ritorni stabilmente al 2% spegnendo il focolaio dei servizi.
Il prossimo incontro Bce è piuttosto ravvicinato (17 ottobre vs invece 7 novembre per Fed dopo il meeting del 18 settembre). La vicinanza del prossimo meeting insieme a considerazioni inerenti alla necessità di tenere insieme le due anime all’interno del board, portano a ritenere che la BCE proseguirà il ciclo di taglio tassi ma ad un ritmo/cadenza più moderato rispetto alla Fed.
Di conseguenza è possibile che la Bce proceda per tagli di 25 e non 50 pb, come invece potrebbe accade nel caso della Fed a novembre o dicembre.
Il prossimo taglio Bce di 25 pb è atteso nella riunione del 12 dicembre (saltando quindi la riunione del 17 ottobre), quando verranno aggiornate anche le stime dello staff.
In termini di prospettive di futuri tagli le aspettative sono rimaste poco mutate (si veda il grafico) con l’attesa di ritorno del tasso sui depositi in area 2% agli inizi del 2026.