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Sole 24 Ore Formazione

Perché il Sole 24 Ore si ustiona sulla formazione

Che cosa combina il gruppo Sole 24 Ore nel campo della formazione. Fatti, approfondimenti e bizzarrie

 

Su Internet in questi giorni circola una pubblicità curiosa, del Sole 24 Ore, che ha come copy: L’unica scuola di formazione del Sole 24 Ore è “Sole 24 Ore formazione”, mentre “24 Ore Business school” non appartiene al gruppo. Sostituita nelle ultime ore da un’altra comunque di egual caratura: Solo se c’è scritto “Sole” è la Scuola del Sole 24 Ore.

Bastano questo per comprendere che il ritorno nel campo della formazione del Gruppo che fa capo a Confindustria stia avvenendo in modo confusionario e pasticciato. Ma è un mercato troppo ghiotto per farselo sfuggire. Secondo MF da 4,5 miliardi tra corsi post laurea, master, corsi di aggiornamento per professionisti, statali, ecc… mentre l’Osservatorio Edtech dice che il fatturato dei provider italiani dell’education technology è pari a circa 19,5 miliardi di euro.

COME MAI LA 24 ORE BUSINESS SCHOOL NON È DEL SOLE?

Ogni anno studenti provenienti da tutta Italia arrivano a Milano e varcano i tornelli del palazzo di vetro disegnato da Renzo Piano di Viale Monte Rosa, già sede della redazione meneghina del Sole e di Radio24. Ma non è detto che sappiano che adesso la 24 Ore Business School non c’entri più nulla con lo storico quotidiano economico.

Probabilmente non hanno letto le tante pubblicità del Sole o l’articolo “Gruppo 24 Ore al gran ritorno nelle attività di formazione” o, ancora, le tante note che la sezione marketing ha affannosamente inviato ai quotidiani (qui la ripresa della Stampa, qui di Affari Italiani) in cui si veicola un messaggio tanto semplice quanto disperato: “La Business School24 è una realtà distinta dal Gruppo fin dal 2019”.

I LOGHI CONTESI

Siamo in piena estate, milioni di alunni a breve decideranno quali corsi seguire a settembre e Il Sole ha dunque ben poco tempo per far passare il messaggio (la nuova scuola di formazione de Il Sole 24 Ore è operativa da febbraio 2023 con i Master Telefisco e Master Contabilità e Fisco, ma solo in autunno prenderà il via il catalogo completo dei Master). Il mercato, non dimentichiamolo, vale miliardi.

Ma com’è possibile che Il Sole non sia più proprietario di parte del proprio logo? Nel 2019, il Gruppo 24 Ore ha ceduto al Fondo Palamon Capital il 100% di Business School24, per questo oggi la società Business School24 è da intendersi come una realtà distinta ed autonoma rispetto a Il Sole 24 Ore. Pochi giorni fa la scuola nata due decadi fa è tornata italiana: è stata infatti acquisita da Digit’Ed, ramo della formazione di Nextalia sgr, la società di gestione del risparmio promossa dall’ex banker di Mediobanca, Francesco Canzonieri, che vede tra gli azionisti Intesa Sanpaolo, Unipol, Confindustria e Coldiretti.

Ma torniamo nuovamente alla vendita nel 2019. Non sappiamo se all’epoca il Gruppo che fa capo a Confindustria avesse altri piani e volesse dire addio per sempre alla formazione (eravamo l’anno prima della pandemia, il mercato della formazione era già in crescita, ma è esploso soprattutto dopo, con la necessità di digitalizzare il Paese e i fondi del PNRR), oppure se, per bisogno di soldi, abbia sottoscritto un contratto capestro, fatto sta che sono due le clausole che lo hanno messo in difficoltà. La prima riguarda la non concorrenza, con termini scaduti lo scorso ottobre che hanno tenuto il venditore lontano dal settore fino a ieri. La seconda naturalmente la proprietà del marchio.

La clausola sulla non competition è obbligatoria, viene monetizzata, ma c’è poco da fare. Sul marchio invece resta da capire da cosa derivi la presunta disattenzione/disaffezione del Gruppo che ha portato l’acquirente ad acquisire anche il nome 24 Ore collegato a Business School. Con ogni probabilità, ma sono congetture, i soldi: una cosa è vendere una scuola, un’altra una scuola con quel marchio storico e prestigioso che ovviamente si ricollega alla testata.

PER LA FORMAZIONE AL SOLE RESTA LA PAROLA “SOLE”…

Del resto, proprio nell’articolo che il quotidiano dedica al proprio rientro in pompa magna nel mondo della formazione, si legge: “Fin dagli anni Settanta, Il Sole 24 Ore ha progressivamente sedimentato un patrimonio di autorevolezza e di reputazione basato su due elementi. Il primo elemento era – è – la competenza tecnica del corpo giornalistico. Il secondo elemento era – è – la composizione delle banche dati, strumento essenziale per i professionisti in campo normativo, fiscale e giuridico e, poi, per gli specialisti attivi nella ricerca economica, nella manifattura e nella operatività dei mercati finanziari”.

Non abbiamo visto il contratto né sta a noi interpretarlo, ma è chiaro che la cessione del marchio è stata monetizzata proprio per via della storia dello stesso. Il problema è che adesso  Il Sole 24 Ore rischia di pagare la scelta fatta nel 2019: il Gruppo difatti è rientrato nel settore dell’education con “Sole 24 Ore Formazione”, in joint venture con Multiversity – ossia il gruppo dietro a Università Mercatorum, Pegaso e San Raffaele di Roma –, controllato dal fondo britannico-lussemburghese Cvc (che ha appena siglato un contratto per la formazione nella PA) e con Fabio Vaccarono come amministratore delegato (e guarda caso già capo azienda del gruppo Sole 24 ore.

…MA LA 24 ORE BUSINESS SCHOOL NON CI STA

“Quando l’anno scorso – ha ricostruito nei giorni scorsi il Messaggero in un articolo critico sul Multiversity – il Sole ha deciso di rientrare nel business della formazione al termine del periodo di non concorrenza, dopo aver venduto la business school a Palamon, lo ha fatto portando al CdA (il Sole è società quotata) un parere legale sull’uso del brand che sembra contrastare con il contratto fra Sole e Palamon. È certo infatti che non possa utilizzare il brand 24ore nel mondo della formazione e infatti la pubblicità che stanno veicolando, nonostante la società si chiami Sole 24 ore Formazione, recita “se non c’è scritto Sole non è la scuola del Sole 24 ore”.

“La questione più curiosa – riguardo cui alcuni si attendono un parere della Consob –  (annota sempre la testata romana) è la presenza di Fabio Vaccarono (AD di Multiversity) nel consiglio del Sole che ha approvato l’avvio dell’operazione con Multiversity”.

Insomma, quello del Sole 24 Ore nel business della formazione è davvero un ritorno tutto in salita, perché nel frattempo il business non solo è esploso, tra corsi in remoto e in presenza, riempiendosi di competitor che porteranno alla saturazione del mercato, ma Il Gruppo del Sole ritrova a fargli da concorrente proprio la scuola che ha ceduto e che continua a mantenere il marchio. È vero, il font è cambiato, ma basta andare sui social della Business School per notare un particolare non di poco conto: oltre a parte del marchio usa anche un rosa che, anche se di qualche gradazione più scura, rimanda inevitabilmente a quello che tinge le pagine della testata economica.

Se a questo aggiungiamo la presenza  nel logo di un quadrato che viene spesso utilizzato dal quotidiano di Confindustria per le attività collaterali (guardare il logo di 24 Professionale: stesso quadrato), si comprende l’affanno del Gruppo nel voler avvertire i potenziali clienti che non ha (più) nulla a che spartire con la Business School.

24 ore formazione

E così nasce Sole 24 Ore formazione. Font di sempre, sfondo ovviamente rosa. “Un fatto – scrive il Messaggero – che non è piaciuto al fondo e alla 24 Ore Business School, tanto da indurlo a intentare una causa nei confronti del gruppo editoriale di Confindustria, la quale è tra i grandi azionisti di Nextalia sgr, ora proprietaria della storica business school del Sole attraverso Digit’Ed”. La questione degli azionisti è persino più intricata di quella dei loghi che potrebbe portare  al paradosso per Il Sole non poter apporre il proprio marchio sulle attività collaterali.

LA LETTERA APERTA SUL SITO DI 24 ORE B.S.

“Cari Studenti, cari Alumni, cari Docenti e cari futuri membri della nostra comunità, vi scrivo per fare un po’ di chiarezza su alcune notizie circolate da varie fonti e campagne mediatiche su diversi canali che stanno rischiando di ingenerare un po’ di confusione”, è l’incipit della lettera scritta da Manuel Mandelli, CEO di 24 Ore Business School e pubblicata sul sito ufficiale. 24 Ore Business School, come sapete, è stata fondata nel 1994 dal Gruppo Sole 24 Ore che per 23 anni l’ha gestita e sviluppata con l’impegno e la passione delle molte persone che ne fanno ancora felicemente parte. Nel 2017 il Gruppo Sole 24 Ore decise di venderla, uscendo dal mondo dell’education, quindi cedendo 24 Ore Business School, i suoi dipendenti, il suo catalogo e i marchi al fondo di investimento inglese Palamon Capital Partners che ne ha preso il testimone rilanciandone la crescita con rinnovata spinta ed entusiasmo”.

“Probabilmente – ricostruisce Mandelli – anche per le performance di questo settore che ci ha visto protagonisti in questi ultimi anni, il Gruppo Sole 24 Ore ha di recente deciso di partecipare, con il 15%, all’apertura di una nuova diversa società di formazione controllata all’85% dal Gruppo Multiversity, proprietario dell’Università telematica Pegaso, oltre ad altri enti di formazione simili. Tale neonata società è stata chiamata Sole 24 Ore Formazione ma non ha nulla a che fare con la nostra storica 24 Ore Business School nata 29 anni fa e con le nostre attività, né con i nostri 400 master e corsi a catalogo”, il chiarimento del Ceo, affine a quello che si può ritrovare sulle colonne del quotidiano economico.

“Siamo consapevoli del fatto – continua l’amministratore delegato della business school – che la presenza dell’espressione “24 Ore” nel marchio della nuova scuola controllata da Pegaso crei confusione sul mercato. Per tale ragione, avremmo ritenuto opportuno che questa nuova società avesse adottato un brand non confondibile con quelli di nostra proprietà e che non vi fossero richiami alla storia della 24ORE Business School che è stata ceduta anni fa. Per questo motivo, nostro malgrado, abbiamo dovuto avviare un procedimento legale presso il Tribunale di Milano al fine di far cessare questi rischi di confusione.”

LA REPLICA SUL SOLE 24 ORE

«Con riferimento alla comunicazione diffusa il 26 luglio 2023, da Business School 24 S.p.A. sul proprio sito a valle del completamento dell’operazione di acquisizione realizzata dal Gruppo Digit’Ed», spiega un comunicato, «Il Sole 24 Ore S.p.A. tiene a precisare quanto segue. Senza entrare in dettaglio nella rettifica di una ricostruzione sotto più profili fuorviante e tendenziosa, la Società non può omettere di contestare talune affermazioni del tutto prive di fondamento».

Il riferimento è in particolare alla sezione della comunicazione volta a “chiarire” una situazione descritta come di “confusione” con riguardo al reingresso del Gruppo 24 Ore nel settore della formazione tramite la società Sole 24 Ore Formazione in partnership con il Gruppo Multiversity, in cui Business School 24 S.p.A scrive tra l’altro quanto segue: «Siamo consapevoli del fatto che la presenza dell’espressione “24 Ore” nel marchio della nuova scuola […] crei confusione sul mercato. Per tale ragione, avremmo ritenuto opportuno che questa nuova società avesse adottato un brand non confondibile con quelli di nostra proprietà e che non vi fossero richiami alla storia della 24ORE Business School che è stata ceduta anni fa. Per questo motivo, nostro malgrado, abbiamo dovuto avviare un procedimento legale presso il Tribunale di Milano al fine di far cessare questi rischi di confusione».

Al riguardo, spiega il Gruppo 24 Ore, «chiariamo che il reingresso del Gruppo 24 Ore nel settore della formazione era previsto dagli accordi stipulati nel contesto della cessione di Business School 24 S.p.A. in favore del Gruppo Palamon ed è avvenuto nel pieno rispetto delle condizioni ivi convenute, anche e specificamente per quanto riguarda il marchio adottato, ossia Sole 24 Ore Formazione. Tale marchio, alla luce delle pattuizioni intercorse e della riconosciuta valenza distintiva di ogni segno che contenga la locuzione «Sole 24 Ore», non può quindi ingenerare alcuna confusione all’interno del mercato di riferimento, come la Società ha chiesto al Tribunale di Milano di accertare nel giudizio menzionato da Business School 24 S.p.A.»

Alla luce di tutta questa storia, inizia insomma a spiegarsi quella bizzarra pubblicità che affolla il web e i social cui abbiamo accennato in apertura: “L’unica scuola di formazione del Sole 24 Ore è “Sole 24 Ore formazione”, mentre “24 Ore Business school” non appartiene al gruppo”. Uno slogan che pare richiamare quelli degli spot d’un tempo (“diffidate dalle imitazioni”), ma che affonda le radici nel pasticciaccio che vede i due gruppi contendersi parte del logo.

Di sicuro questi pasticci societari e comunicativi sono ben poco formativi…

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