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Pwc

Che cosa ha combinato PwC in Australia?

La società di consulenza PwC è accusata in Australia di aver diffuso informazioni riservate per aiutare le multinazionali a eludere le tasse. Tutti i dettagli dello scandalo

 

Problemi per PwC, la seconda più grande società di consulenza al mondo.

PricewaterhouseCoopers, britannica, è infatti al centro di un grosso scandalo in Australia per via di una fuga di informazioni riservate che potrebbe compromettere le sue attività nel paese: l’amministratore delegato della divisione australiana dell’azienda si è dimesso, nove partner sono stati sospesi in attesa della conclusione di un’indagine interna, i giornali locali stanno insistendo tantissimo sulla notizia e c’è chi chiede che le istituzioni statali e federali facciano minore affidamento ai consulenti esterni.

Tutti i dettagli.

LO SCANDALO PWC IN AUSTRALIA: COSA È SUCCESSO

Lo scandalo – come ricostruito dallo Straits Times, uno dei quotidiani asiatici più autorevoli – nasce dalla scoperta che un ex-partner di PwC, Peter Collins, ha diffuso informazioni riservate ai colleghi sulle modifiche alle regole fiscali australiane in modo che la società potesse organizzarsi in anticipo e ottenere nuove commesse, in particolare dalle compagnie tecnologiche.

Collins ha ottenuto queste informazioni nel 2015, quando è stato consulente del governo federale australiano proprio in materia di contrasto all’elusione fiscale da parte delle multinazionali. Aveva firmato tre accordi di non divulgazione.

COSA HA DETTO IL MINISTERO DEL TESORO

Venuto a conoscenza del leak, Il ministero del Tesoro australiano ha informato la polizia federale che ha avviato un’indagine penale. Il ministro del Tesoro Steven Kennedy ha definito “allarmante” la condotta di PwC, specificando però che la società “non ci ha deluso sistematicamente e in maniera continuativa”. Ciononostante, pensa che sia necessario riformare le regole per i revisori contabili e aumentare le multe in caso di violazioni in modo da evitare il ripetersi di situazioni simili.

LE ALTRE REAZIONI

Martedì l’Ufficio australiano delle imposte ha detto a una commissione parlamentare che PwC ha elaborato una serie di schemi per aiutare le multinazionali a eludere le tasse. Stando alle stime dell’agenzia governativa, questi schemi hanno messo a rischio circa 180 milioni di dollari australiani di gettito fiscale annuo.

Deborah O’Neill, una parlamentare del Partito laburista australiano, al governo, si è espressa con particolare durezza contro PwC, accusandola di aver cercato di insabbiare lo scandalo e di “non essere stata aperta e onesta con il popolo australiano”. Ad ABC News, che le aveva domandato se il settore pubblico australiano potrà tornare a fidarsi di PwC, ha risposto: “In che modo potremmo mai fidarci di loro?”.

QUANTO VALE PwC IN AUSTRALIA

PwC conta ottomila dipendenti in Australia (su circa 328.000 a livello mondiale) e fornisce servizi di consulenza legale e fiscale a più di cinquemila clienti. Lo scandalo non ha danneggiato soltanto la sua reputazione, ma quella di tutte le società di consulenza che lavorano con il settore pubblico.

Il precedente governo australiano ha speso quasi 21 miliardi di dollari australiani in consulenti esterni tra il 2020 e il 2021; quello attuale ha promesso di ridurne l’uso, dopo averli definiti “forza-lavoro ombra”. PwC possiede contratti con le istituzioni federali, incluso il dipartimento della Difesa, per 453 milioni di dollari australiani.

Lo stato più popoloso dell’Australia, il Nuovo Galles del sud, spende circa 175 milioni all’anno in consulenti. A seguito dello scandalo, ha detto che imporrà multe multimilionarie su chi diffonde informazioni riservate di natura fiscale.

Il governo australiano, però, non può rescindere i contratti già stipulati con PwC, ma la società potrebbe faticare a vincerne di nuovi una volta che questa storia del leak sarà stata risolta internamente.

– Leggi anche: In barba al conflitto di interessi, l’Ue ha affidato a PwC uno studio sull’antibiotico-resistenza

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