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Samsung

Perché Samsung è caduta meglio del previsto sui chip

Nel terzo trimestre del 2023 l'utile di Samsung è calato del 78 per cento su base annua. Eppure, è un risultato tutto sommato positivo, viste le attese, che sembra indicare una ripresa dell'azienda sudcoreana di microchip.

 

Oggi Samsung, società sudcoreana di elettronica nonché maggiore produttrice al mondo di smartphone e di chip di memoria, ha fatto sapere che il suo utile preliminare nel terzo trimestre del 2023 è calato del 78 per cento. È tanto, ma meno di quanto si prevedeva: un segnale, forse, che l’azienda si sta riprendendo da un momento molto difficile.

SAMSUNG VA “MEGLIO DEL PREVISTO”

Samsung ha detto che il suo risultato operativo calerà a 2400 miliardi di won (circa 1,8 miliardi di dollari) nel periodo luglio-settembre 2023, rispetto ai 10850 miliardi dell’anno precedente. Le stime parlavano di un profitto di 2100 miliardi.

“È meglio del previsto”. ha detto a Reuters Ko Yeongmin, analista di DAOL. “Anche se la situazione non è delle migliori nel settore dei chip […], il calo dei prezzi dei chip di memoria si sta attenuando e ulteriori cali saranno limitati”.

Nonostante il forte calo su base annua, il risultato di Samsung nel terzo trimestre del 2023 è di gran lunga migliore a quello del primo trimestre (640 miliardi di won, il minimo dal 2009) e del secondo (670 miliardi).

LA SITUAZIONE DELL’INDUSTRIA DEI MICROCHIP

Nel primo e nel secondo trimestre del 2023 l’azienda aveva riportato perdite nella sua unità dedicata ai microchip per 4580 miliardi e 4360 miliardi di won, rispettivamente: un dato influenzato dal calo internazionale dei prezzi dei chip di memoria.

Questo calo, a sua volta, era dovuto al rallentamento economico globale e agli alti tassi di interesse che hanno ridotto la domanda di beni di consumo – in particolare quella di dispositivi elettronici -, che era cresciuta moltissimo durante la pandemia. In risposta ai bassi prezzi, le aziende produttrici di microchip avevano tagliato l’output.

Benché parziale, la ripresa di Samsung è dovuta a una maggiore focalizzazione sui microchip più avanzati, come le DRAM (memoria ad accesso casuale dinamica) utilizzate nell’intelligenza artificiale, delle quali c’è parecchia richiesta e che permettono maggiori ricavi. La produzione di chip cosiddetti legacy, meno avanguardistici, continua invece a venire limitata.

Il prezzo di alcuni semiconduttori DRAM ha iniziato a risalire verso la fine dello scorso trimestre, mentre – dicono gli analisti – quelli dei dispositivi NAND Flash (memoria non volatile a stato solido) potrebbero riprendersi a breve.

Nel secondo trimestre fiscale del 2023, conclusosi il 30 luglio scorso, il fatturato della statunitense NVIDIA – l’azienda dominante nel settore delle unità di elaborazione grafica, o GPU – è raddoppiato a 13,5 miliardi di dollari; le entrate hanno quasi pareggiato le vendite registrate nell’intero 2021. Al di là dei volumi, è interessante notare come si sia evoluto il modello di business dell’azienda. La divisione che si occupa dei microchip per i centri dati, un tempo un’attività secondaria, è oggi la più importante, con un fatturato di 10,3 miliardi di dollari nel trimestre in questione (le stime erano di 7,9 miliardi). La divisione dei chip per il gaming, che un tempo trainava le vendite, è valsa invece 2,4 miliardi.

TUTTI I NUMERI DI SAMSUNG

Samsung rilascerà i risultati definitivi del terzo trimestre, con tutti i dettagli, il prossimo 31 ottobre. Ha anticipato che le entrate caleranno probabilmente del 13 per cento rispetto all’anno scorso, a 67000 miliardi.

Il risultato operativo della divisione mobile sarà all’incirca di 3000 miliardi, simile a quello di luglio-settembre 2022.

Il terzo trimestre dell’anno è generalmente un buon momento per le divisioni mobile e display di Samsung perché è in questo periodo che vengono lanciati sul mercato i suoi smartphone di punta.

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