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E-commerce

Richemont molla fra dolori finanziari Ynap (Yoox) a Farfetch e Alabbar

Il colosso del lusso svizzero Richemont vende la quota del gruppo di e-commerce di moda e lusso, nato in Italia, Ynap (Yoox-Net-A-Porter) a Farfetch e Alabbar. Fatti, numeri e commenti

 

Alla fine ce l’ha fatta Richemont a liberarsi di Yoox Net a Porter (Ynap). Il gruppo del lusso svizzero cede la partecipazione del gruppo di e-commerce di moda e lusso, nato in Italia da un’idea di Federico Marchetti e da tempo in perdita.

Richemont ha ceduto oltre il 50% di Ynap alla società attiva nelle vendite online di lusso con sede a Londra, Farfetch (47,5%) e a un veicolo d’investimento che fa capo al miliardario emiratino Mohamed Alabbar (3,2%). Lo si legge in una nota in cui viene indicato che Richemont e Farfetch possono rispettivamente scegliere la vendita e l’acquisto per la cessione dell’intera quota a determinate condizioni.

Dunque, a tre anni dall’opa lanciata a Piazza Affari sulla società dell’e-commerce, Richemont cede la controllata Ynap.

Secondo il presidente di Richemont Johann Rupert, la cessione di oltre il 50% di Ynap a Farfetch e al fondo Symphony Global di Mohamed Alabbar è una “tappa importante verso la realizzazione del sogno che ho espresso per la prima volta nel 2015 di creare una piattaforma online e indipendente per l’industria del lusso, che sia molto attraente sia per i marchi che per la clientela”.

La piattaforma anglo-portoghese Farfetch ha un opzione per salire al 100%. Positivi i commenti degli analisti, che definiscono la vendita «un’ottima notizia», anche se il prezzo è «doloroso», riporta Radiocor. L’operazione rimuove infatti dai libri contabili un’attività in perdita che era diventata una distrazione per il gruppo svizzero del lusso e le azioni Richemont sono aumentate del 2,2% negli scambi mattutini.

Tutti i dettagli.

L’OPERAZIONE

Gli svizzeri di Richemont non saranno più l’azionista di maggioranza della società Ynap.

Richemont, che possiede marchi esclusivi di gioielli e orologi come Cartier, Montblanc e Van Cleef & Arpels, riceverà in cambio un importo compreso tra i 53 e i 58,5 milioni di azioni Farfetch di classe A, pari ad una quota compresa tra il 10 e l’11% del capitale del Gruppo Usa.

Al completamento della fase iniziale, Ynap sarà libera da debiti finanziari, con un minimo di 2,9 miliardi di dollari di liquidità in bilancio. Da parte sua Richemont metterà a disposizione, per un periodo massimo di dieci anni, una linea di credito impegnata per ulteriori 450 milioni di dollari che Ynap potrà utilizzare a sua discrezione, a determinate condizioni.

LA SVALUTAZIONE PREVISTA DA RICHEMONT

A seguito dalla transazione, precisa un successivo comunicato, Richemont classificherà l’investimento in Ynap come «destinato alla dismissione» e per questo prevede di contabilizzare una svalutazione stimata in circa 2,7 miliardi di euro, sulla base del prezzo del 23 agosto di Farfetch, ma che dipenderà anche dal tasso di cambio euro/dollaro. La correzione di valore quindi «potrebbe variare prima della pubblicazione dei conti annuali consolidati per il 2023»

COME VA YNAP

“Ynap diventa pertanto una piattaforma neutrale, senza un’azionista di controllo”, sottolinea il comunicato.

Richemont ha investito molto in Ynap nel corso degli anni, ma i suoi distributori online, che includono anche il mercato di orologi Watchfinder, hanno registrato una perdita operativa di 210 milioni di euro nell’anno fiscale fino a marzo.

L’OBIETTIVO DI RICHEMONT PER YOOX

È stato anche concordato che Ynap e le ‘maisons’ di Richemont adotteranno la piattaforma di vendita online di Farftech.

“Se vogliamo controllare il nostro destino e proteggere il carattere unico dell’industria del lusso – ha spiegato Rupert – abbiamo bisogno di collaborare, perché l’impegno è troppo grande per un solo soggetto” e la “sofisticata tecnologia di Farfetch” consentirà a Richemont di “beneficiare dello strumento migliore presente sul mercato”, per le vendite online.

Come socio di Farfetch Richemont contribuirà poi a costruire la “perfetta piattaforma per il futuro” per “far fiorire l’industria del lusso in una economia digitale in crescita”.

VERSO LA DIGITALIZZAZIONE DEL LUSSO

Ha parlato di “digitalizzazione del lusso” il fondatore e presidente di Farfetch José Neves, spiegando che “questa partnership significativa renderà la nostra azienda una preminente piattaforma globale del lusso”. “Sono sicuro – gli ha fatto eco Mohamed Alabbar, fondatore e presidente di Symphony Global – che la nostra profonda conoscenza del mercato del lusso mediorientale, con i suoi clienti tecnologizzati e influenti, farà diventare grande Ynap begli anni a venire”.

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