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Risarcimento Diretto

Generali, Unipol e non solo: le assicurazioni con l’Rc auto hanno brindato con la pandemia?

Che cosa è emerso nel settore Rc auto dalla relazione annuale dell'Ivass sulle assicurazioni

Oltre due miliardi di euro. È quanto hanno guadagnato le assicurazioni con la pandemia. Nei mesi più cupi del Covid-19, mentre l’Italia era paralizzata dal lockdown, infatti, i contratti RC Auto hanno continuato a correre. Solo nel 2020, che è stato poi l’anno delle due chiusure (in primavera e a Natale) e della circolazione interrotta, l’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, nella propria relazione annuale aveva stimato che  le compagnie avessero risparmiato 2,2 miliardi di euro. E, sebbene in più occasione le assicurazioni avessero sostenuto di aver rimborsato quanto ricevuto dagli automobilisti fermi a casa in pandemia, sempre l’IVASS sentenziò che i ristori ammontassero a poco più di 800 milioni, mentre il restante miliardo e quattro ha contribuito a far salire del 45% i profitti delle compagnie, mentre le tariffe sono diminuite del 5,5% e i costi di risarcimento ridotti perfino del 20%.

FAR RESTITUIRE ALLE ASSICURAZIONI QUANTO RICEVUTO IN PANDEMIA PER AIUTARE GLI ITALIANI

Il fascicolo, mai aperto ufficialmente dal governo Conte II, potrebbe ora essere affrontato dall’esecutivo di Mario Draghi, nel tentativo di dare sollievo ai risparmi delle famiglie, alle prese con il caro bollette, l’aumento dei carburanti per via dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e della costante crescita dell’inflazione. Costringere le assicurazioni alla restituzione della Rc auto incassata in piena pandemia, mentre le auto non circolavano e dunque non facevano nemmeno incidenti, potrebbe essere una sorta di bonus ‘una tantum’ a favore degli italiani senza fare extra deficit, visto che i soldi proverrebbero dalle compagnie.

FRENI: «DEGLI 800 MILIONI, EROGATI 348»

Ne ha parlato il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, durante un’interrogazione parlamentare del cinquestelle Alessio Villarosa in commissione Finanze alla Camera: «Nell’ambito di ulteriori provvedimenti potranno essere analizzate con attenzione le eventuali proposte che dovessero riguardare il settore assicurativo, comprese quelle sollecitate dagli interroganti». «L’Ivass – ha proseguito il leghista Freni – ha riferito che le compagnie di assicurazione hanno programmato per gli assicurati benefici valutabili in 811 milioni, di cui già erogati, al momento dell’indagine, 348 milioni».

UN PANORAMA VARIEGATO

Il sottosegretario ha ricordato come «le tipologie di ristoro utilizzate e la dimensione dell’impegno finanziario sono risultate assai eterogenee tra le compagnie: sconti al rinnovo, estensioni di copertura ecc». Ed effettivamente il panorama era alquanto frastagliato e variegato, come avevamo già riportato facendo il punto sulla situazione. UnipolSai aveva avviato per esempio la campagna #unmeseperte lanciata ad aprile 2020: per i clienti con polizza Rc auto in vigore al 10 aprile è stato emesso un voucher del valore di un mese del premio pagato che si poteva usare per il rinnovo della polizza a partire dal 22 aprile dello scorso anno. Il valore minimo del voucher era di 20 euro ed erano escluse dall’iniziativa le polizze natanti e quelle dei veicoli di flotte assicurati a libro matricola.

Diversa la decisione di Generali che dava la possibilità di sospendere la polizza auto fino al 31 luglio 2020 – anche solo per 1 giorno – per tutti i veicoli. La sospensione obbligava peraltro a un ricovero per l’auto visto che durante il periodo di stop il veicolo era privo di copertura assicurativa e dunque non poteva circolare né poteva essere lasciato in sosta su strade ad uso pubblico.

Cattolica Assicurazioni aveva lanciato l’iniziativa “Con noi un mese ha 30 giorni in più”. In pratica, i clienti RC Auto potevano avere uno sconto pari a un mese della loro polizza in corso da utilizzare per rinnovare la polizza in scadenza da aprile 2020 a maggio 2021 o per sottoscrivere un nuovo prodotto per la persona, la casa o l’impresa, aumentando il proprio livello di protezione.

Per il gruppo Vittoria Assicurazioni una serie di interventi a favore della clientela come la sospensione delle azioni giudiziali di recupero di premi, franchigie e rivalse almeno fino a fine settembre 2020; l’incentivazione del rinnovo con mensilizzazione dei premi senza interessi e accesso al pagamento delle prima rata anche tramite bonifico bancario e poi con altre iniziative riservate ad altri tipi di polizze, come quelle sanitarie e quelle per esercenti e operatori del settore turismo e della ristorazione.

Allianz aveva lanciato la campagna Stop&Drive che si andava ad affiancare alle normali opzioni di sospensione della Rc auto (tipicamente stagionali) già incluse nei contratti che stipula. Da notare che l’attivazione di Stop&Drive sospendeva la polizza Rca ma manteneva attive senza costi tutte le protezioni assicurative Auto Rischi Diversi (Furto, Incendio, Scoppio, etc.) se incluse nel contratto.

E ORA?

Non tutte le compagnie hanno agito, però sebbene l’ANIA (l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici) contesti i numeri dell’IVASS, sostenendo che il tesoretto che le assicurazioni hanno messo da parte con la pandemia ammonterebbe solo a 2,1 miliardi (non 2,2) e che un miliardo sarebbe già stato restituito ai clienti con l’azzeramento delle franchigie o voucher per l’allungamento delle polizze oltre la scadenza, ma ovviamente a patto di non cambiare compagnia. C’è perfino chi sostiene di non aver rimborsato direttamente gli assicurati, donando i loro soldi alla lotta al Covid… Si va insomma verso il tavolo tecnico, con la consapevolezza che non sarà facile per il governo infilarsi in un simile ginepraio e appurare chi ha restituito e chi invece ha incassato e sarà ancora più difficile obbligare le compagnie al rimborso.

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