Per l’ex pentastellato Manlio Di Stefano la consulenza per l’americana Axiom Space paga meglio rispetto al mandato governativo.
Dopo la notizia del probabile conflitto d’interessi per Di Stefano con l’incarico per la società aerospaziale statunitense, ora il quotidiano La Verità tira fuori anche la retribuzione.
“Pur avendo avuto per anni le deleghe allo spazio, il fedelissimo di Di Maio ha ottenuto un contratto con Axiom Space, colosso americano della space industry, a pochi mesi dalla fine del suo mandato. La legge Frattini però dice che è vietato”, aveva rivelato il 22 aprile Il Foglio.
Secondo Giulia Pompili del Foglio, che ha consultato tre diverse fonti qualificate, Di Stefano sarebbe ora senior advisor della Axiom Space. Axiom Space è una compagnia aerospaziale americana co-fondata nel 2016 da Suffredini, ex program manager della Iss (Stazione spaziale internazionale). La società texana punta a creare una stazione spaziale e non solo.
E il 30 aprile il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, in un articolo di Giacomo Amadori, ha reso noti i compensi di questa consulenza: circa 17mila euro al mese.
Nel frattempo, la vicenda ha attirato l’attenzione anche del Parlamento: la scorsa settimana il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri (Forza Italia), ha annunciato un’interrogazione proprio per fare chiarezza sul ruolo dell’ex 5Stelle che avrebbe ottenuto una consulenza con l’azienda in violazione della Legge Frattini.
Tutti i dettagli.
L’EMOLUMENTO PER DI STEFANO DA AXIOM SPACE
“L’accordo, a quanto risulta alla Verità, ha la durata di un anno (1 novembre 2022-31 ottobre 2023), è, con ogni probabilità, rinnovabile e da gennaio a marzo ha fatto incassare a Di Stefano, spalmati in cinque bonifici (ordinati dalla Axiom space operating, con sede a Wilmington, Delawaew) circa 85.000 euro”.
“Se si trattasse, come possibile, dei primi mesi si “stipendio” significherebbe che il Di Stefano consulente guadagna circa 17.000 euro al mese, più di quanto prendesse il Di Stefano sottosegretario” osserva il quotidiano fondato e diretto da Belpietro.
CONFLITTO D’INTERESSI IN BASE ALLA LEGGE FRATTINI DEL 2004
Dallo scorso 21 ottobre, con la fine dell’esecutivo Draghi, si è concluso infatti l’incarico da sottosegretario agli Esteri con delega per le questioni relative allo spazio e all’aerospazio per Manlio Di Stefano. E da quel momento non ha ricoperto incarichi pubblici.
Ma l’incarico come consulente per Axiom potrebbe rappresentare un conflitto d’interessi per l’ex sottosegretario pentastellato.
È quanto stabilisce l’articolo 2, comma 4, della legge numero 215 del 20 luglio 2004, la cosiddetta “legge Frattini” che regola i conflitti d’interessi, come ricorda Il Foglio. Per i dodici mesi successivi dalla fine dell’incarico di governo, è infatti ritenuto “incompatibile” “esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati”.
Infatti, la legge Frattini sui conflitti d’interessi “prevede che sia obbligatorio comunicare all’Antitrust eventuali ruoli incompatibili con un incarico di governo prima dell’inizio del proprio mandato”. Per gli incarichi assunti dopo la fine del proprio mandato nell’esecutivo, invece, “formalmente non c’è obbligo di comunicazione, ma è sempre l’Antitrust l’autorità che vigila su questo tipo di incompatibilità, che sono comunque vietate a garanzia che le attività svolte durante il periodo al governo siano state portate avanti per l’interesse nazionale, e non personale” sottolinea Il Foglio.
Anche se del nuovo incarico dell’ex deputato 5 Stelle Di Stefano non si trova traccia sul sito web della società, come segnala lo stesso Foglio il 22 febbraio scorso la Vietnam News Agency riportava di una riunione del Comitato dei paesi Asean a Roma a cui ha partecipato Di Stefano in qualità di consulente senior della Axiom.
LE DELEGHE ALLO SPAZIO A DI STEFANO E IL CONTRATTO ASSEGNATO AD AXIOM NEL 2022
Senza dimenticare che proprio durante il mandato istituzionale l’ex sottosegretario agli Esteri con delega allo spazio, Di Stefano, aveva fatto visita negli Stati Uniti, vedendolo impegnato dal 25 al 28 aprile in incontri istituzionali e con attori privati a Washington e a Houston.
In quell’occasione Di Stefano ha avuto a Washington e a Houston riunioni con le maggiori imprese americane del settore aerospaziale, tra cui Blue Origin, Voyager Space, e Axiom appunto, per “discutere di nuove collaborazioni in materia di lancio, ricerca e stazioni spaziali del futuro”.
Nemmeno un mese dopo, il ministro Colao ha firmato a Palazzo Chigi un Memorandum tra l’Italia e Axiom Space per approfondire la cooperazione tra il governo italiano e l’azienda statunitense per lo sviluppo e l’attuazione di progetti aerospaziali. (Qui l’approfondimento di Startmag sul perché Colao sceglie l’americana Axiom Space).
Vero è che la collaborazione tra Axiom Space e l’Italia era iniziata già da tempo.
Nel luglio 2021 la società americana aveva selezionato Thales Alenia Space per la costruzione dei primi due moduli della sua stazione spaziale privata, il cui lancio è previsto per il 2024 e 2025. E a gennaio Axiom ha annunciato di aver iniziato l’addestramento del Colonnello Walter Villadei dell’Aeronautica Militare Italiana come astronauta. Quest’ultimo aveva accompagnato infatti Di Stefano alla visita presso il quartier generale di Axiom la scorsa primavera.
L’INTERROGAZIONE DI FORZA ITALIA
A seguito dei rapporti dei media, c’è chi vuole vederci chiaro sulla vicenda Di Stefano-Axiom. Lo scorso 22 aprile il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri (in quota Forza Italia), ha annunciato un’interrogazione proprio per fare chiarezza sul ruolo dell’ex 5Stelle che avrebbe ottenuto una consulenza con l’azienda in violazione della Legge Frattini. “Sarebbe in palese conflitto di interessi” sostiene Gasparri che ricorda come Axiom lo scorso maggio abbia siglato un accordo con l’allora ministro per l’Innovazione Vittorio Colao per approfondire la cooperazione tra il governo italiano e l’azienda statunitense per lo sviluppo e l’attuazione di progetti aerospaziali.
COSA DICE IL DIRETTO INTERESSATO
Ma cosa sostiene il diretto interessato riguardo questa vicenda?
Nulla, almeno fino al momento. Se infatti l’ex grillino era particolarmente attivo e comunicativo durante la militanza nel Movimento 5 Stelle così come durante il passaggio a Insieme per il futuro con Luigi Di Maio, sia in presenza sia via social, da quando è terminata l’esperienza istituzionale, Di Stefano è diventato silenzioso.
Tutto tace infatti anche sul suo profilo social. Al momento su Twitter Di Stefano ha soltanto re-twittato due post della società Axiom (uno di febbraio e l’altro di marzo), entrambi riferiti a eventi societari avvenuti durante la sua consulenza.