Skip to content

Manlio Di Stefano Axiom

Perché Foglio e Forza Italia mandano nello spazio Manlio Di Stefano (ex M5s)

L'ex sottosegretario M5s agli Esteri, Manlio Di Stefano, sarebbe ora senior advisor della Axiom Space, società aerospaziale statunitense, in violazione della Legge Frattini (secondo Il Foglio). E Forza Italia presenta una interrogazione parlamentare sull'ipotetico conflitto d'interessi

 

Conflitto d’interessi all’orizzonte per l’ex pentastellato Manlio Di Stefano a causa della consulenza per l’americana Axiom Space.

“Pur avendo avuto per anni le deleghe allo spazio, il fedelissimo di Di Maio ha ottenuto un contratto con Axiom Space, colosso americano della space industry, a pochi mesi dalla fine del suo mandato. La legge Frattini però dice che è vietato”, ha rivelato il 22 aprile Il Foglio.

Secondo Giulia Pompili del Foglio, che ha consultato tre diverse fonti qualificate, Di Stefano sarebbe ora senior advisor della Axiom Space. Axiom Space è una compagnia aerospaziale americana co-fondata nel 2016 da Suffredini, ex program manager della Iss (Stazione spaziale internazionale). La società texana punta a creare una stazione spaziale e non solo.

Anche se del nuovo incarico dell’ex deputato 5 Stelle Di Stefano non si trova traccia sul sito web della società, né il politico ne fa menzione sui suoi profili social, come segnala lo stesso Foglio il 22 febbraio scorso la Vietnam News Agency riportava di una riunione del Comitato dei paesi Asean a Roma a cui ha partecipato Di Stefano in qualità di consulente senior della Axiom.

E ora la vicenda ha attirato l’attenzione anche del Parlamento. Il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri (in quota Forza Italia), ha annunciato un’interrogazione proprio per fare chiarezza sul ruolo dell’ex 5Stelle che avrebbe ottenuto una consulenza con l’azienda in violazione della Legge Frattini. “Sarebbe in palese conflitto di interessi” sostiene Gasparri. Axiom lo scorso maggio ha siglato un accordo con l’allora ministro per l’Innovazione Vittorio Colao per approfondire la cooperazione tra il governo italiano e l’azienda statunitense per lo sviluppo e l’attuazione di progetti aerospaziali. (Qui l’approfondimento di Startmag sul perché Colao sceglie l’americana Axiom Space).

Tutti i dettagli.

COSA STABILISCE LA LEGGE FRATTINI DEL 2004

Dallo scorso 21 ottobre, con la fine dell’esecutivo Draghi, si è concluso l’incarico da sottosegretario agli Esteri con delega per le questioni relative allo spazio e all’aerospazio per Manlio Di Stefano. E da quel momento non ha ricoperto incarichi pubblici. Quindi perché l’incarico come consulente per Axiom fa rumore e fa gridare al conflitto d’interessi?

È quanto stabilisce l’articolo 2, comma 4, della legge numero 215 del 20 luglio 2004, la cosiddetta “legge Frattini” che regola i conflitti d’interessi, come ricorda Il Foglio. Per i dodici mesi successivi dalla fine dell’incarico di governo, è infatti ritenuto “incompatibile” “esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati”.

Infatti, la legge Frattini sui conflitti d’interessi “prevede che sia obbligatorio comunicare all’Antitrust eventuali ruoli incompatibili con un incarico di governo prima dell’inizio del proprio mandato”. Per gli incarichi assunti dopo la fine del proprio mandato nell’esecutivo, invece, “formalmente non c’è obbligo di comunicazione, ma è sempre l’Antitrust l’autorità che vigila su questo tipo di incompatibilità, che sono comunque vietate a garanzia che le attività svolte durante il periodo al governo siano state portate avanti per l’interesse nazionale, e non personale” sottolinea Il Foglio.

LE DELEGHE ALLO SPAZIO A MANLIO DI STEFANO E IL CONTRATTO ASSEGNATO AD AXIOM NEL 2022

D’altronde proprio durante il mandato istituzionale l’ex sottosegretario agli Esteri con delega allo spazio, Di Stefano, aveva fatto visita negli Stati Uniti, vedendolo impegnato dal 25 al 28 aprile in incontri istituzionali e con attori privati a Washington e a Houston.

In quell’occasione Di Stefano ha avuto a Washington e a Houston riunioni con le maggiori imprese americane del settore aerospaziale, tra cui Blue Origin, Voyager Space, e Axiom appunto, per “discutere di nuove collaborazioni in materia di lancio, ricerca e stazioni spaziali del futuro”.

Nemmeno un mese dopo, il ministro Colao ha firmato a Palazzo Chigi un Memorandum tra l’Italia e Axiom Space per approfondire la cooperazione tra il governo italiano e l’azienda statunitense per lo sviluppo e l’attuazione di progetti aerospaziali.

Vero è che la collaborazione tra Axiom Space e l’Italia era iniziata già da tempo.

Nel luglio 2021 la società americana aveva selezionato Thales Alenia Space per la costruzione dei primi due moduli della sua stazione spaziale privata, il cui lancio è previsto per il 2024 e 2025. E a gennaio Axiom ha annunciato di aver iniziato l’addestramento del Colonnello Walter Villadei dell’Aeronautica Militare Italiana come astronauta. Quest’ultimo aveva accompagnato infatti Di Stefano alla visita presso il quartier generale di Axiom la scorsa primavera.

Peraltro “Investire bene, spendere meglio e sostenere gli interessi italiani rispetto ai partner europei” era la ricetta per lo Spazio nazionale secondo Manlio Di Stefano, sottosegretario di Stato agli Affari esteri, intervenendo a Roma nel luglio 2021 all’evento “Innovazione tecnologica, internazionalizzazione, finanza: la sfida delle imprese spaziali” come riportava Formiche.net.

LE PIROETTE DELL’EX GRILLINO

Nel frattempo, Di Stefano da uomo di punta del movimento grillino, in quanto fedelissimo dell’ex ministro dello Sviluppo economico e degli Esteri, Luigi Di Maio, lascia proprio il Movimento 5 Stelle.

Lo scorso giugno abbandona i pentastellati per aderire agli scissionisti di Insieme per il futuro, seguendo appunto il leader Di Maio (che alle elezioni dello scorso 25 ottobre non ha superato la soglia di sbarramento del 3%).

“Nato anti Nato nel M5s, e ora filo Nato post M5s” commentava all’epoca Open. Nel 2013 Di Stefano diviene membro del Parlamento italiano e poi capogruppo del Movimento Cinque Stelle nella Commissione Affari Esteri e Comunitari per l’intera legislatura. E come ricorda Open, “era il 12 gennaio del 2017 quando l’allora deputato e capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Esteri Manlio Di Stefano tuonava contro l’Alleanza Atlantica sul blog di Beppe Grillo (l’intervento poi è finito sul Blog delle Stelle). «Nel voler forzare l’ingresso di Kiev nella Nato, in poche parole, gli Stati Uniti stanno giocando con scenari di terza guerra mondiale», diceva il deputato in un intervento in Commissione.

A marzo 2018 Manlio Di Stefano è di rieletto Membro del Parlamento, il governo Conte lo nomina Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, incarico che manterrà anche nel governo Draghi.

Tuttavia, l’estate scorsa si consuma lo strappo on il Movimento 5 Stelle a guida Conte per seguire Di Maio e abbandonare anche i discorsi in opposizione alla Nato per diventare filo-atlantista al suono di “Intransigenza a fronte dell’aggressione della Russia in Ucraina”.

GASPARRI (FI): INTERROGAZIONE SU PRESUNTO CONFLITTO INTERESSI DI STEFANO E AXIOM

Infine, tornando sull’ipotesi del conflitto d’interessi per Manlio Di Stefano a causa della nuova mansione presso l’americana Axios, è arrivata anche un’interrogazione parlamentare.

“Va fatta immediatamente chiarezza” sul caso di Manlio Di Stefano, ha dichiarato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia), annunciando che “Ho quindi deciso di presentare una interrogazione per sapere se le notizie che circolano corrispondano al vero o meno”.

“Questo eventuale incarico, di un’ex esponente di governo cessato dalla sua funzione il 21 ottobre del 2022, sarebbe infatti assunto — prosegue Gasparri — in violazione delle norme vigenti, la cosiddetta legge Frattini, che impone un intervallo di dodici mesi dalla cessazione degli incarichi di governo prima di assumere, anche a titolo gratuito, incarichi in materie connesse con la carica di governo svolta”.

E proprio il vicepresidente del Senato pone l’accento sul fatto che “la cosa sarebbe ancora più grave in considerazione del fatto che il 3 maggio del 2022, durante una missione negli Stati Uniti, nella sua qualità di sottosegretario agli Esteri, Di Stefano si sarebbe recato in visita proprio alla sede di Axiom Space, e che l’azienda avrebbe ricevuto un supporto italiano per un grande progetto teso alla costruzione della prima stazione spaziale orbitante commerciale della storia, con il contributo di Thales Alenia Space”.

Torna su