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Idrogeno

Tutte le figuracce di Bruxelles sull’americana Qualcomm

Le autorità antitrust europee non faranno ricorso contro la cancellazione della multa a Qualcomm. È un danno per la commissaria Vestager, in vista della sentenza del 14 settembre su Google. Tutti i dettagli.

Le autorità antitrust dei paesi europei non faranno ricorso contro la sentenza del Tribunale dell’Unione europea, che ha annullato una multa da 997 milioni di euro a Qualcomm, società statunitense che produce chip. Lo hanno rivelato alcune fonti all’agenzia Reuters.

COSA HA STABILITO IL TRIBUNALE DELL’UNIONE EUROPEA

A giugno, con una sentenza, il Tribunale dell’Unione europea – il secondo organo giurisdizionale più importante del blocco, con sede in Lussemburgo – ha infatti criticato la gestione del caso Qualcomm da parte dell’Unione europea, affermando che alcune irregolarità procedurali avevano compromesso il diritto di difesa della società.

Il Tribunale, inoltre, ha invalidato la ricostruzione della Commissione europea, secondo la quale Qualcomm aveva effettuato dei pagamenti anticoncorrenziali ad Apple. “La Commissione”, si legge nella sentenza, “non ha fornito un’analisi che consenta di sostenere le conclusioni secondo cui i pagamenti in questione hanno effettivamente ridotto gli incentivi di Apple a passare ai concorrenti di Qualcomm per ottenere le forniture di chipset LTE per alcuni modelli di iPad da lanciare nel 2014 e nel 2015”.

IL CASO QUALCOMM-APPLE

Nel 2018 la direzione per la concorrenza della Commissione ha accusato Qualcomm di aver versato, dal 2011 al 2016, somme miliardarie ad Apple affinché utilizzasse esclusivamente i suoi chip per gli iPhone e gli iPad, con l’obiettivo di danneggiare le aziende concorrenti come Intel.

COSA PUÒ SUCCEDERE

La Commissione europea può fare ricorso contro la sentenza del Tribunale appellandosi alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Ha rifiutato di rilasciare commenti a Reuters.

VESTAGER INCASSA IL COLPO

L’agenzia scrive che la sentenza rappresenta una “importante battuta d’arresto” per la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager, nota per i suoi tentativi di sottoporre a più stringente regolazione le grandi compagnie tecnologiche americane, anche note come Big Tech o GAFA: ha imposto una multa miliardaria a Google (azienda controllata da Alphabet) e ha avviato indagini su Amazon, Meta (la società madre di Facebook) e Apple.

Il prossimo 14 settembre il Tribunale dell’Unione europea si pronuncerà sul ricorso presentato da Google contro la multa da 4,3 miliardi (un record) emessa nei suoi confronti dalla direzione di Vestager, che accusa la società di aver utilizzato il suo sistema operativo per dispositivi mobili Android per restringere la concorrenza nel settore.

Vestager ha già subìto una sconfitta importante lo scorso gennaio, quando la Corte generale dell’Unione europea ha annullato una multa da 1,06 miliardo di euro imposta a Intel nel 2009. La società era stata accusata di aver ostacolato la concorrenza della rivale Advanced Micro Devices attraverso l’offerta di sconti sulla sua componentistica ai produttori di computer come Dell e HP.

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