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ProSiebenSat schiaffeggia Mfe (Fininvest) in Germania, ecco come e perché

ProSiebenSat boccia su tutta la linea le proposte del maggiore azionista, Mfe (Fininvest), per scorporare le attività non-core e riorganizzare il consiglio di sorveglianza. Tutti i dettagli.

I consigli di amministrazione e di sorveglianza del gruppo radiotelevisivo tedesco ProSiebenSat.1 Media hanno respinto le proposte del maggiore azionista – ovvero MFE – MediaForEurope, guidata da Pier Silvio Berlusconi – per la ristrutturazione della società.

In breve, i vertici di ProSiebenSat hanno bocciato sia la proposta di scorporo delle attività non-core (ovvero i siti di incontri e il commercio elettronico), sia quelle sulla ricomposizione del consiglio di sorveglianza, sulla riduzione del capitale autorizzato e sulla modifica dell’atto costitutivo.

MFE, fondata da Silvio Berlusconi, ha sede nei Paesi Bassi ma fa parte della holding italiana Fininvest, che controlla anche Banca Mediolanum e Mondadori. MFE ha il controllo su Mediaset.

PROSIEBENSAT DICE NO ALLO SCORPORO: FAVORISCE SOLO MFE

Secondo MFE – primo azionista con una quota di circa il 30 per cento -, ProSiebenSat deve distaccarsi dalle attività di dating e di e-commerce e concentrarsi sull’intrattenimento radiotelevisivo, il core business che genera maggiori ricavi.

Il consiglio di amministrazione e quello di sorveglianza pensano però che un’operazione di questo tipo causerebbe un “significativo incremento dell’indebitamento finanziario di ProSiebenSat fino a 4,1 volte l’EBITDA adjusted, rendendo così impossibili sia acquisizioni strategiche che una consueta politica dei dividendi”. Lo scorporo delle attività secondarie, inoltre, “pregiudicherebbe […] il necessario ulteriore sviluppo del core business dell’azienda nel medio termine, impedendole di posizionarsi in linea con in contesto di mercato e i competitor”.

In ultimo, ProSiebenSat ritiene che lo scorporo delle due divisioni “sarebbe nel solo interesse di MFE, ma non nel miglior interesse di tutti gli altri azionisti”. I vertici del gruppo tedesco raccomandano piuttosto la “vendita delle partecipazioni massimizzandone il valore nei prossimi 12-18 mesi, a seconda delle condizioni del mercato”.

MFE sembra voler puntare alla creazione di un polo europeo della televisione in chiaro.

RESPINTA ANCHE LA RICOMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA

MFE ha proposto anche un rinnovo del consiglio di sorveglianza, proponendo Simone Scettri (già EY) in sostituzione di Rolf Nonnemacher. Secondo ProSiebenSat, la proposta potrebbe creare “potenziali conflitti di interesse” perché il gruppo non ha ancora deciso se citare in giudizio la società di consulenza EY per vicende relative al codice tedesco dei pagamenti.

Inoltre, ProSiebenSat segnala il rischio di una presenza eccessiva in consiglio di nomi legati a MFE e a PPF, il gruppo della famiglia Kellner possiede il 15 per cento della società televisiva. Pur essendo i due maggiori azionisti, insieme MFE e PPF “non rappresentano la maggioranza del capitale”.

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