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ProSiebenSat

Tutti i piani di Mfe (Fininvest) per ProSiebenSat

Mfe, la società di Fininvest guidata da Pier Silvio Berlusconi, ha proposto un piano di riassetto del gruppo televisivo tedesco ProSiebenSat: scorporo delle divisioni dating ed e-commerce, maggiore focalizzazione sull'intrattenimento tv. Tutti i dettagli.

Le azioni del gruppo radiotelevisivo tedesco ProSiebenSat.1 Media sono cresciute di quasi il 6,4 per cento alla borsa di Francoforte dopo che il maggiore azionista – ovvero la società italiana MFE – MediaForEurope – ha proposto un piano di riassetto delle attività che prevede una maggiore focalizzazione sull’intrattenimento televisivo e lo scorporo dei due segmenti non-core.

A Francoforte le azioni di ProSiebenSat si scambiano a 6,5 euro; alla borsa di Milano, invece, il titolo non ha subito variazioni altrettanto notevoli.

MFE, fondata da Silvio Berlusconi, ha sede nei Paesi Bassi ma fa parte della holding italiana Fininvest, che controlla anche Banca Mediolanum e Mondadori. MFE ha il controllo su Mediaset.

IL PIANO DI MFE PER PROSIEBENSAT

Come riportano le agenzie, è la prima volta che MFE interviene direttamente su ProSiebenSat per stimolare il progetto di creazione di un polo europeo della televisione “in chiaro”. ProSiebenSat è attivo principalmente in Germania, Austria e Svizzera; MFE ne è entrato nell’azionariato nel 2019 e ne possiede una quota di poco inferiore al 30 per cento.

Pare che MFE giudichi “troppo lenti” i passi fatti dalla dirigenza di ProSiebenSat per rifocalizzare il gruppo sul suo core business. Di recente Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di MFE, ha dichiarato che “ProsiebenSat deve tornare al core business. La prima mossa dovrebbe essere separare le attività di dating e di e-commerce, valorizzandole. È la strada che ha seguito anche Vivendi per dare più valore ai singoli asset, giusto per fare un esempio”.

Alla prossima assemblea degli azionisti di ProSiebenSat, il 30 aprile, MFE proporrà dunque lo scorporo delle attività di dating (siti di incontri) e di commercio elettronico, ritenute non strategiche, in modo che il gruppo possa concentrarsi sull’intrattenimento radiotelevisivo. Nel 2023 quest’ultima divisione ha generato ricavi per 2,5 miliardi di euro, contro gli 844 milioni del segmento e-commerce e i 434 milioni di quello dating.

Stando ai piani di MFE, le due attività scorporate avranno un azionariato speculare a quello della capogruppo e potranno eventualmente quotarsi in borsa a loro volta.

LE DICHIARAZIONI DI BERLUSCONI

“Il progetto di MFE per creare un grande broadcaster europeo non significa fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”, aveva dichiarato Berlusconi. “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato e in questo caso assolutamente tedesca”.

IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DI PROSIEBENSAT

Oltre a discutere del piano di MFE per lo scorporo, la prossima assemblea servirà anche a rinnovare il consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat. I tre candidati per il ruolo – scrivono le agenzie – non sarebbero stati concordati con MFE, che infatti ha proposto altri nomi: Leopoldo Attolico (già Citigroup) e Simone Scettri (già EY), quest’ultimo in sostituzione del consigliere Rolf Nonnemacher.

I RISULTATI DEL 2023

Nel 2023 ProSiebenSat ha riportato una perdita di 134 milioni di euro (rispetto ai -49 milioni del 2022), ricavi a 3,8 miliardi (-7,5 per cento) ed EBITDA rettificato per 578 milioni (-14,8 per cento).

CHI CONTROLLA PROSIEBENSAT

Oltre al 29,7 per cento di MFE, il gruppo PPF della famiglia Kellner possiede il 15 per cento di ProSiebenSat.

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