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Ecco cosa farà Poste Italiane grazie a Cdp (e con Intesa Sanpaolo)

La Cassa depositi e prestiti fa felice Poste Italiane, che ora si concentra nelle sinergie con Intesa Sanpaolo. Sono due delle novità emerse ieri dalla pubblicazione dei conti dei primi tre mesi dell’anno del gruppo Poste capitanato dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante (che ha tra l’altro sponsorizzato il report della Casaleggio Associati sull’e-commerce presentato ieri…

La Cassa depositi e prestiti fa felice Poste Italiane, che ora si concentra nelle sinergie con Intesa Sanpaolo.

Sono due delle novità emerse ieri dalla pubblicazione dei conti dei primi tre mesi dell’anno del gruppo Poste capitanato dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante (che ha tra l’altro sponsorizzato il report della Casaleggio Associati sull’e-commerce presentato ieri a Milano). Vediamo ora i numeri principali della trimestrale

I CONTI DEL PRIMO TRIMESTRE

Primo trimestre positivo per Poste Italiane, che realizza un utile netto di 485 milioni di euro, in progresso del 38% rispetto allo stesso periodo del 2017. I ricavi sono cresciuti a loro volta dell’1,8% a 2,9 miliardi di euro.

COSTAMAGNA E PADOAN FANNO FELICE DEL FANTE

A trainare i risultati in particolare il risparmio postale, che beneficia della rinegoziazione della convenzione con la Cassa depositi e prestiti (controllata dal ministero dell’Economia): nel primo trimestre le commissioni generate sono state pari a 450 milioni (contro 355 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno) con un incremento del 27 per cento. A incidere sui numeri del primo trimestre anche i pagamenti digitali, con un incremento dei ricavi del 10% (143 milioni).

COME VA IL RISULTATO OPERATIVO

In rialzo il risultato operativo, che migliora del 34% a 703 milioni di euro, mentre il totale delle masse gestite raggiunge i 514 miliardi (+3,3% annuo), grazie a una raccolta netta da 4,4 miliardi.

LO SCENARIO CON INTESA SANPAOLO

Del Fante ha delineato i contorni dell’accordo con Intesa Sanpaolo. Un’intesa di durata triennale che prevede la distribuzione negli uffici postali di mutui e prestiti personali; l’accettazione dei bollettini postali in sportelli Intesa Sanpaolo e tabaccai affiliati con Banca 5 e la possibilità di ricaricare le carte prepagate Postepay nella stessa rete di tabaccai. “La parte più interessante riguarda l’asset management – ha scritto Il Sole 24 Ore – essa prevede la distribuzione di prodotti gestiti da Eurizon, ma anche un supporto formativo e commerciale da parte del gruppo bancario al personale di Poste”.

LA DIFFERENZA COL RAPPORTO CON ANIMA

L’accordo non prevede esclusive e neanche vincoli su minimi distributivi da garantire: “La differenza rispetto alla partnership con Anima, di cui Poste è azionista, è nel fatto che questa ha durata di 15 anni e prevede alcuni vincoli, come la garanzia di una quota di prodotti che vanno distribuiti sul totale venduto dalla società dei recapiti, anche se non si tratta di clausole stringenti”, ha aggiunto il Sole.

IL COMMENTO DI DEL FANTE

Per l’amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane, Matteo Del Fante, “il brillante andamento dei risultati del primo trimestre è frutto del rapido impatto di Deliver 2022, il piano strategico quinquennale costruito sulla base di ipotesi prudenti, con un rischio di esecuzione molto basso”. Un piano, ha aggiunto Del Fante in call con gli analisti, che “è sulla strada giusta”. Il capo azienda ha definito “solido” il primo trimestre, evidenziando “il raggiungimento di alcune tappe fondamentali che ci permetteranno di confermare il nostro posizionamento come la rete di distribuzione più affidabile ed efficiente d’Italia”.

L’ATTUAZIONE DEL PIANO

“Gli accordi di distribuzione stretti di recente – ha spiegato il manager – ampliano la gamma di prodotti che siamo in grado di offrire attraverso la nostra rete ai nostri 34 milioni di clienti, mentre la completa attuazione del nuovo modello di recapito permetterà a Poste Italiane di sfruttare al meglio la rapida crescita della logistica legata all’e-commerce”. Per quanto riguarda le evidenze relative al piano Deliver 2022, la società sottolinea che da metà aprile è stato introdotto il nuovo modello flessibile di recapito Joint Delivery di corrispondenza e pacchi, con l’aggregazione delle relative reti di distribuzione. Pronto anche l’avvio dell’istituto di moneta elettronica, che ha ricevuto l’autorizzazione dalle autorità. Il lancio è previsto nel secondo semestre del 2018.

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