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Polizze Rc auto, ecco quanto aumentano e perché. Report Ivass

Dopo sette anni di cali, i premi delle Rc Auto sono tornati a salire. Cosa emerge dall'ultimo rapporto dell'Ivass.

Dopo sette anni di cali – nel periodo 2014-2021 – dal 2022 i premi dell’Rc Auto sono tornati a salire seguendo, seppure a qualche mese di distanza, l’andamento dell’inflazione: l’incremento complessivo del premio medio pagato a luglio 2024 rispetto a gennaio 2021 è del 12,6%. È quanto emerge dall’ultimo Quaderno Ivass che analizza l’andamento dei premi Rc auto nel periodo 2021-2024.

Dal 2014 al 2021 il calo era stato del 25,3%

Nel periodo 2014-2021 il premio medio della garanzia Rc Auto si è ridotto del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali. Dopo questa lunga fase di contrazione, dal 2022 i prezzi effettivi dell’Rc Auto sono in aumento. Nel 2023 e 2024 gli incrementi sono stati rispettivamente del 6,1% e del 5% in termini nominali.

Con l’inflazione prezzi su in tutta Europa

L’aumento dei premi Rc Auto ha interessato anche gli altri Paesi europei che, come l’Italia, negli ultimi anni hanno risentito dell’aumento dell’inflazione. Nel nostro Paese è stato registrato un aumento inferiore al +19,6% negli altri Paesi Ue.

Italia ventesima in Ue per gli aumenti

Nel ranking l’Italia si posiziona al ventesimo posto. Gli aumenti sono stati eterogenei in funzione delle caratteristiche degli assicurati (età, provincia di residenza, classe di bonus-malus) e della presenza o meno di garanzie accessorie: l’aumento è maggiore per il Centro Italia (+15,5%), segue il Nord (+14%) mentre la variazione è minore al Sud (+11%), dove i premi erano in partenza più elevati.

Gli under 25 i più penalizzati

Il premio medio degli assicurati in prima classe del bonus-malus è cresciuto del 13%, mentre l’aumento risulta superiore per gli altri assicurati (+17,8%); gli assicurati più giovani sono stati maggiormente penalizzati dai rincari Rc auto, con un incremento del 23,4% per gli under-25 a fronte del +12% per gli over-60. I premi Rc auto rispondono con un ritardo di circa 9 mesi rispetto all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo. Il lavoro di ricerca si basa su di un campione rappresentativo di circa 3 milioni di contratti sottoscritti tra gennaio 2021 e luglio 2024 e utilizza i dati della rilevazione Iper. «L’obiettivo è descrivere l’andamento dei premi Rc Auto in relazione all’andamento della redditività del ramo e quantificarne gli aumenti per fasce di mercato», hanno spiegati da Ivass aggiungendo che «l’analisi tiene conto di variabili di prezzo quali le caratteristiche degli assicurati, dei veicoli e delle clausole contrattuali. La ricerca inoltre analizza la correlazione empirica tra aumenti dei premi e incremento dei costi dei sinistri (attesi o realizzati)».

Pesano le tabelle sui risarcimenti di Milano

Ivass rileva che gli aumenti sono dovuti anche alle aspettative legate all’aggiornamento nel 2024 delle tabelle di Milano per il risarcimento del danno non patrimoniale possono aver contribuito a rafforzare la dinamica degli incrementi. I dati di bilancio relativi alla redditività (negativa nel 2022 e 2023) suggeriscono poi che gli aumenti di premio sono coerenti con la ricerca di un equilibrio tariffario in presenza di costi crescenti dei sinistri.

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