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Pirelli Camfin

Pirelli, ecco le ultime cineserie di Camfin e Tronchetti Provera

I principali azionisti di Pirelli - ovvero il gruppo cinese ChemChina e Camfin, la holding di Tronchetti Provera - hanno rinnovato il patto parasociale fino al 2025. Tutti i dettagli e le novità

 

I principali azionisti di Pirelli – il produttore di pneumatici del gruppo cinese ChemChina amministrato da Marco Tronchetti Provera – hanno rinnovato il patto parasociale fino all’approvazione del bilancio del 2025. Sarà effettivo dalla data di convocazione dell’assembla per l’approvazione del bilancio della società al 31 dicembre 2022.

LE NOVITÀ DEL PATTO

L’accordo contiene due novità rilevanti. La prima è che i soci firmatari – ChemChina con il 37 per cento e Camfin (controllata dalla Marco Tronchetti Provera S.p.A.) con il 14,1 per cento – rappresentano circa il 51 per cento del capitale sociale dell’azienda, e non più il 60 per cento. Il patto ora in vigore, infatti, non include più il Silk Road Fund, il fondo d’investimento del governo cinese, che possiede una quota del 9 per cento.

L’altra novità è che Tronchetti Provera resterà vicepresidente esecutivo di Pirelli fino al 2026. Giorgio Luca Bruno, attualmente deputy-CEO, diventerà amministratore delegato nel 2023. Come spiega Il Sole 24 Ore, a Tronchetti Proverà saranno garantiti poteri tali da renderlo il capo di fatto dell’azienda: “l’ampio pacchetto di deleghe”, scrive il quotidiano, “comprenderà l’indirizzo strategico, la supervisione sull’implementazione del business plan e la responsabilità dei rapporti con gli azionisti, le istituzioni, gli investitori e i media”.

GLI OBIETTIVI

Il patto, fa sapere Pirelli, vuole “ribadire la stabilità della partnership” tra ChemChina e la sua controllata China National Tire & Rubber (CNRC) con Camfin, “in continuità con i principi di governance già stabiliti dal vigente patto parasociale e in ogni caso con lo scopo di creazione di valore per Pirelli e tutti i suoi azionisti”.

ChemChina e Camfin hanno detto di confermare il loro ruolo di stabili di Pirelli; alla holding della Marco Tronchetti Provera S.p.A. verrà garantita una “partecipazione non inferiore al 10 per cento” di Pirelli per l’intera durata del rinnovo del patto. Camfin riunisce gli storici soci italiani di Pirelli: oltre a Tronchetti Provera, anche Alberto Pirelli, Massimo Moratti, la famiglia Rovati e le banche UniCredit e Intesa Sanpaolo.

Con l’ingresso dell’azienda cinese di pneumatici LongMarch nell’azionariato di Camfin, il socio cinese si era impegnato a negoziare un accordo con la holding per conferirle un ulteriore 3,68 per cento di Pirelli. LongMarch possiede il 3,68 per cento di Pirelli.

LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE

Il nuovo patto parasociale prevede che il consiglio d’amministrazione di Pirelli – presieduto dall’imprenditore cinese Ning Gaoning – sia composto da quindici elementi, per la maggioranza indipendenti. China National Tire & Rubber designerà nove consiglieri (quattro saranno indipendenti); Marco Tronchetti Provera S.p.A. ne designerà tre (di cui uno indipendente); i restanti tre saranno destinati agli azionisti di minoranza.

IL NUOVO COMITATO CONSILIARE

Verrà inoltre istituito un nuovo comitato consiliare, dedicato alle questioni di sostenibilità e ai rapporti con gli stakeholders. Vi faranno parte il vicepresidente esecutivo di Pirelli (in veste di presidente dell’organo), l’amministratore delegato, un amministratore non-esecutivo indicato da China National Tire & Rubber e un amministratore indipendente (quest’ultimo sarà selezionato tra gli amministratori scelti dalle minoranze).

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