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Tinexta

Perché Tinexta precipita in Borsa

Perdita pesante per le azioni di Tinexta, gruppo attivo nelle attività di digital trust, cybersecurity e business innovation guidato da Pier Andrea Chevallard, dopo che Intesa Sanpaolo ha abbassato il rating. Fatti, numeri e report

Intesa Sanpaolo manda ko il titolo di Tinexta.

Lunedì di passione in Borsa per la società quotata su Euronext Star Milan e attiva nei servizi Digital Trust, Cybersecurity e Innovation & Marketing, dopo che Intesa Sanpaolo ha abbassato a 23,5 euro per azione (dai precedenti 25 euro) il prezzo obiettivo su Tinexta, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 58%. Gli analisti scrivono che, sebbene i risultati siano stati in linea con le aspettative, il secondo trimestre del 2024 è stato un trimestre “soft”.

Anche Intermonte riduce il prezzo obiettivo da 29 euro a 24 euro, “per riflettere il taglio della stima effettuato nel rapporto (Eu-3,5) e i multipli più bassi utilizzati nel SOP (Eu-1,5) a seguito del de-rating dei peer”.

Intanto, il titolo sprofonda a Piazza Affari risultando il peggiore dell’intero indice FTSE Italia All-Share nella seduta odierna. Tinexta registra una flessione del 19% rispetto alla vigilia, attestandosi a 11,78 euro. Il titolo è ormai lontano dai 42 euro toccati nel settembre 2021.

Tutti i dettagli.

COSA FA LA SOCIETÀ

Con le sue controllate, Tinexta opera in tre aree di business: Digital Trust, Credit Information & Management, Innovation & Marketing Services.

Di recente la società ha acquisito il 60,09% di Defence Tech Holding. Il l prezzo di esercizio è fissato a 24,9 milioni di euro, corrispondente a 2,44 euro per azione. L’operazione mira a potenziare la posizione di Tinexta nel mercato della cybersecurity nazionale, integrando un’unità operativa per la Pubblica Amministrazione e ampliando i servizi di system integration e cybersecurity.

TUTTI I NUMERI DEL SECONDO TRIMESTRE

Nel frattempo, lo scorso 2 agosto Tinexta ha comunicato i risultati del secondo trimestre e del primo semestre 2024.

La società ha archiviato il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di 4,5 milioni, in calo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023 (5,68 mln). Il gruppo tra aprile e giugno ha realizzato ricavi per 104,6 milioni (+8,5%) e un Ebitda in calo a 17,1 milioni (20,9 milioni). Tinexta in una nota indica anche l’Ebitda rettificato, pari a 19,3 milioni (22,9 mln), corrispondente al 18,5% dei ricavi.

COM’È ANDATO IL PRIMO SEMESTRE

Nel semestre, invece, i dati di Tinexta mostrano ricavi consolidati per 203 milioni (+11,3%), Ebitda rettificato per 34,4 milioni (-9,1%) e un utile netto rettificato di 11,9 milioni.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 ammonta a 276,9 milioni, con un incremento di 174,8 milioni rispetto a fine 2023, anche per l’impatto delle acquisizioni. La guidance per l’anno, rivista, stima un Ebitda rettificato in crescita del 22% e ricavi in crescita di circa il 20 per cento.

LA GUIDANCE RIVISTA

A seguito dell’analisi dei risultati del primo semestre 2024 e alla luce della debole performance di ABF, il cda di Tinexta ha leggermente abbassato le sue previsioni: i) ricavi consolidati: +20% rispetto al 2023 (in precedenza +21/23%); o +11-15% rispetto al 2023 senza ABF; ii) EBITDA rettificato: +22% rispetto al 2023 (in precedenza +28/32%); +10-14% rispetto al 2023 senza ABF; iii) NFP/EBITDA rettificato a 1,9x (in precedenza 1,7/1,9x) escluso l’esercizio di call di Defence Tech e l’offerta pubblica di acquisto.

LE PAROLE DELL’AD CHEVALLARD

“La performance di Tinexta è in linea con le attese e i risultati si allineano al consueto trend del Gruppo che per alcune attività core vede un’accelerazione nel secondo semestre – ha commentato l’ad Pier Andrea Chevallard – La crescita è solida, buona la generazione di cassa, i ricavi si attestano all’interno del range già comunicato. I risultati della francese ABF, da poco acquisita, condizionati anche da eventi eccezionali verificatisi nel primo semestre 2024 determinano un aggiornamento della sua guidance per il 2024”.

IL GIUDIZIO DI INTESA SANPAOLO

Ma per Intesa Sanpaolo i risultati determinano un abbassamento a 23,5 euro per azione (dai precedenti 25 euro) per il prezzo obiettivo su Tinexta.

La redditività di Business Innovation è stata ampiamente inferiore a quella dell’anno scorso, a causa della mancanza di contributo della società francese recentemente acquisita ABF e di un mercato interno debole (riduzione delle tariffe per il pacchetto Industry 4.0 e Industry 5.0 non ancora operativo

“Tutto sommato, nonostante il ritardo di ABF, crediamo che l’equity story rimanga invariata dato: 1) una chiara esposizione alla tendenza secolare di crescente sviluppo tecnologico e diffusa adozione aziendale; 2) una posizione di leadership nel mercato europeo della digital trust; 3) una crescente esposizione ai mercati internazionali; e 4) un management committed ed esperto”, si legge nella ricerca.

E QUELLO DI INTERMONTE

Anche per gli analisti di Intermonte il secondo trimestre di Tinexta è “debole colpito dalla sottoperformance di ABF e dai ritardi di Industry 5.0”.

“I risultati del 2Q sono stati in linea con le nostre aspettative, mostrando un trimestre debole principalmente a causa della divisione Business Innovation, che è stata penalizzata sia dai ritardi legati agli incentivi Industry 5.0 che hanno interessato il business della finanza agevolata, sia dalle scarse performance di ABF, che ha accumulato circa 6 mesi di ritardo rispetto alle proiezioni iniziali. Di conseguenza, la società ha abbassato la sua guidance per il 2024, tagliando l’Ebitda rettificato di circa il 7%” si legge nel rapporto.

Pertanto , è scritto nel report, “riteniamo che il focus dell’azienda nei prossimi mesi dovrà essere sul consolidamento delle aziende recentemente acquisite (o in procinto di essere acquisite nel caso di DTH) e sull’estrazione di sinergie, piuttosto che su ulteriori acquisizioni” proseguono gli analisti.

“Il nostro prezzo obiettivo, ridotto da 29,0 euro a 24,0 euro per riflettere il taglio della stima effettuato nel rapporto (Eu-3,5) e i multipli più bassi utilizzati nel SOP (Eu-1,5) a seguito del de-rating dei peer”, concludono gli analisti di Intermonte.

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