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Dassault Aviation Falcon

Perché Rafale e Falcon fanno crollare la francese Dassault Aviation in Borsa

Perdono quota le azioni della francese Dassault Aviaion a Parigi dopo i deludenti dati sulle consegne e gli ordini del 2023, soprattutto nel segmento dei business jet. Fatti, numeri e approfondimenti

Lunedì burrascoso per Dassault Aviation alla Borsa di Parigi.

Le azioni sono scese fino al 10% a Parigi, e alle 15:35 sono scese del 5,85% a 178,6 euro, tra i cali più ampi dell’indice Stoxx Europe.

A pesare sul titolo, i dati comunicati venerdì scorso, dopo la chiusura della seduta. In totale, nel 2023 il produttore di aerei francese ha ricevuto 60 ordini per il caccia Rafale (rispetto ai 92 del 2022) e 23 del Falcon (rispetto ai 64 del 2022), mentre nelle sue previsioni prevedeva la consegna di 35 business jet.

Inoltre, sempre l’anno scorso la compagnia ha consegnato 13 aerei Rafale e 26 Falcon, mentre aveva indicato nella guidance rispettivamente 15 e 35 aerei.

I NUMERI DI DASSAULT AVIATION CHE NON SONO PIACIUTI AL MERCATO

Nello specifico, Dassault Aviation ha reso noto di avere consegnato lo scorso anno 13 aerei caccia Rafale, di cui 11 in Francia e due all’export, contro 14 nel 2022 (13 all’export). Le consegne dei Falcon sono state poi 26 contro 32. Gli ordini ricevuti nel 2023 riguardano 60 Rafale (42 in Francia e 18 in Indonesia) contro i 92 del 2022, tutti all’export. Sono stati inoltre ordinati 23 Falcon contro i 64 del 2022. Il portafoglio ordini ammonta a 211 Rafale e a 84 Falcon. Le consegne del 2023 sono inferiori alle previsioni che puntavano a 15 Rafale e 35 Falcon.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI ODDO

Le cifre di consegna “sono al di sotto degli obiettivi fissati dall’azienda, ma anche al di sotto dei volumi consegnati nel 2022”, sottolineano gli analisti di Oddo Bhf, riporta Radiocor. “Anche gli ordini ricevuti per il Falcon sono deludenti, con 23 aerei ordinati nel 2023 contro 64 nel 2022, ovvero un rapporto tra ordini e consegne di 0,88”, aggiunge la nota di Oddo.

E QUELLO DI DEUTSCHE BANK (CHE TAGLIA IL GIUDIZIO)

“Il rimbalzo di fine anno che ci aspettavamo non si è materializzato, poiché i problemi della catena di approvvigionamento hanno continuato a ridurre la produzione di Falcon”, ha detto in una nota ai clienti Christophe Menard, analista senior di Deutsche Bank, ripresa da Bloomberg. Ha descritto il calo del 65% degli ordini Falcon come “più preoccupante”.

Inoltre, Deutsche Bank ha declassato la sua raccomandazione sul titolo Dassault Aviation da “buy” a “hold”, abbassando l’obiettivo di prezzo da 216 a 199 euro, rileva ancora Radiocor.

Mentre la performance del Rafale rimane solida, la sottoperformance del Falcon ha portato la banca a ridurre le stime di Ebit del 30% per il 2023 e dal 7% al 10 % per gli esercizi dal 2024 al 2026.

LA POSIZIONE DEL CEO TRAPPIER

Come ricorda La Tribune, all’inizio di dicembre, durante un incontro con l’Associazione dei giornalisti della difesa (AJD), Eric Trappier, ceo di Dassault Aviation, ha stimato che il mercato dell’aviazione d’affari “non era molto buono”, a causa del “rallentamento dell’economia” quasi ovunque nel mondo . È vero negli Stati Uniti, è vero anche in Francia e in Europa”. Inoltre, “la lotta contro l’inflazione rende il denaro molto più costoso e, di conseguenza, rallenta gli investimenti aziendali”, ha affermato. Ciò pesa sugli acquisti di business jet: qesta tendenza ha avuto un impatto sulle vendite di Falcon dopo “un anno molto buono (2022, ndr) in termini di ordini ricevuti”. Il calo è grave: -78% delle vendite Falcon tra il 2022 e il 2023.

“Detto questo, il portafoglio ordini è pieno, quasi 90 aerei nel portafoglio ordini Falcon entro la metà del 2023. Questa situazione non ci preoccupa”, ha spiegato il capo di Dassault Aviation. Infine, ha stimato che questa situazione durerebbe nel 2024, “momento in cui tutta la filiera sarà di nuovo completamente funzionante e in linea con le nostre cadenze”.

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