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Peloton

Perché Peloton non corre più

Da titolo d'oro durante la pandemia a bolla che si sgonfia con la fine del lockdown. Peloton, società americana di attrezzature sportive indoor, scivola in Borsa, taglia 400 posti di lavoro e viene mollata dal Ceo. Fatti, numeri e commenti

 

L’estate è alle porte eppure il fitness sembra già essere andato in vacanza. Almeno per chi, con la pandemia, aveva iniziato a praticarlo a casa. Infatti, mentre gli abbonamenti delle palestre, dopo la fine delle restrizioni, sono tornati a crescere, le vendite di Peloton sono scese a picco.

La società di attrezzature sportive di alta gamma newyorkese, uno dei titoli “stay-at-home” prediletti durante il Covid-19, non se la passa bene e, oltre a perdere valore, è ora costretta a licenziare 400 persone e a cercare un nuovo Ceo.

I CLIENTI DI PELOTON NON PEDALANO PIÙ

Le vendite record nel periodo della pandemia sembrano ormai un lontano ricordo. “Il fatturato totale di Peloton nei tre mesi fino a marzo è sceso del 4% rispetto a un anno fa, attestandosi a 717,7 milioni di dollari, mentre le vendite dei suoi prodotti per il fitness connessi, come biciclette e tapis roulant, sono scese del 14%”, scrive il Financial Times.

“I ricavi da abbonamenti, che ora rappresentano il 61% dei ricavi totali – prosegue il FT -, sono aumentati del 3% nel terzo trimestre fiscale rispetto a un anno fa, ma i risultati hanno mostrato segni di un calo del coinvolgimento dei clienti. Il numero di abbonamenti alle app a pagamento è sceso del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

Nonostante la perdita netta di Peloton si sia ridotta a 167 milioni di dollari nel terzo trimestre, ha comunque disatteso l’aspettativa degli analisti di 130 milioni di dollari.

TAGLI SU TAGLI

I tagli ai costi e al personale degli ultimi anni non sono bastati – nel 2021 Peloton contava più di 8.000 dipendenti, mentre nel giugno 2023 erano 3.500 – e la capitalizzazione di mercato della società è scesa a circa 1,2 miliardi di dollari da un picco di quasi 50 miliardi all’inizio del 2021. “Il gruppo – afferma il FT –  è stato valutato 8,1 miliardi di dollari al momento della sua offerta pubblica iniziale nel settembre 2019″.

Per raddrizzare quindi i bilanci, Peloton ha annunciato il licenziamento di 400 persone, pari al 15% della sua forza lavoro, che consentirà un risparmio annuo di oltre 200 milioni entro l’anno fiscale 2025. L’azienda intende inoltre continuare a ridurre il numero di showroom e la spesa per il marketing e il software nel tentativo di ridimensionare i costi.

“Le azioni di Peloton – riporta il FT – sono balzate fino al 18% poco dopo l’apertura di Wall Street giovedì [2 maggio, ndr], ma hanno chiuso la giornata con un calo del 2,5%”.

AAA CERCASI NUOVO CEO

In questo bel quadretto si inserisce, infine, l’addio di Barry McCarthy, Ceo della società da appena due anni. Richiamato dalla pensione con un pacchetto retributivo inizialmente valutato in 168 milioni di dollari, l’ex dirigente di Netflix e Spotify era stato incaricato di risollevare Peloton, ma il prezzo delle azioni non ha mai riguadagnato i massimi dell’era della pandemia.

Fonte: Wall Street Journal

Al momento la presidente del gruppo, Karen Boone, lavorerà con Chris Bruzzo come co-Ceo ad interim fino a quando l’azienda non avrà trovato un sostituto permanente per McCarthy, che diventerà consulente strategico fino alla fine dell’anno. Jay Hoag, un altro direttore, fondatore della società di venture capital Tcv e uno dei maggiori investitori di Peloton, è stato nominato prossimo presidente del consiglio di amministrazione.

LE SCADENZE E IL COMMENTO DELL’ANALISTA

“Qualcuno deve acquisirla, perché di questo passo non so nemmeno se questa società sarà ancora un’azienda autonoma in futuro”, ha dichiarato Paul Cerro, Chief Investment Officer di Cedar Grove Capital Management.

Peloton, intanto, in una lettera agli azionisti ha scritto di essere “consapevole della tempistica delle scadenze del proprio debito”, che consiste in 1 miliardo di dollari in obbligazioni convertibili e un prestito a termine di 700 milioni di dollari, da affrontare nel breve termine.

L’azienda, infine, ha detto che sta lavorando con le sue banche, tra cui JPMorgan e Goldman Sachs, su una strategia di rifinanziamento.

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