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Peloton

Peloton farà incespicare Technogym?

Peloton ha sospeso la produzione di nuove biciclette o tapis roulant. Che cosa prevedono gli analisti per Technogym.

 

Anno finito male e iniziato peggio per Peloton, il produttore di cyclette e attrezzature sportive per la casa.

Secondo un rapporto della Cnbc del 20 gennaio, Peloton interromperà temporaneamente la produzione a causa di una “riduzione significativa” della domanda.

Le azioni della società sono crollate di quasi il 24% giovedì dopo la notizia, il giorno peggiore in più di due mesi. Bruciati via quasi 2,5 miliardi d dollari di valore di mercato. A dicembre le azioni di Peloton avevano perso l’11% dopo la messa in onda dell’episodio della serie tv Sex and the City in cui il personaggio Mr Big è morto sulla sua cyclette.

Il ceo di Peloton John Foley ha riconosciuto giovedì che la società sta “considerando tutte le opzioni”, inclusi licenziamenti e limiti di produzione. La sua dichiarazione non fa riferimento ad alcun rapporto specifico, ma sostiene che “le voci secondo cui stiamo interrompendo tutta la produzione di biciclette e tapis roulant” erano “false”.

La società ha stimato le entrate per il secondo trimestre in circa 1,14 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 1,1 miliardi a 1,2 miliardi. Peloton riporterà i risultati del trimestre l’8 febbraio.

Nel frattempo, anche in Italia il produttore di soluzioni fitness Technogym ha registrato un rallentamento delle vendite nel terzo trimestre. Tuttavia “le difficoltà di Peloton non dovrebbero interessare più di tanto Technogym” secondo Equita Sim, ripresa da MF.

Tutti i dettagli.

LE RILEVAZIONI DI CNBC

Peloton sta temporaneamente interrompendo la produzione dei suoi prodotti per il fitness connessi. La decisione deriverebbe da una “riduzione significativa” della domanda di prodotti Peloton a causa dei suoi prezzi elevati e della maggiore concorrenza. La domanda dei consumatori diminuisce e l’azienda cerca di controllare i costi, secondo i documenti interni ottenuti dalla Cnbc.

Secondo la testata, da febbraio Peloton prevede di sospendere la produzione della sua bici di fascia bassa da $ 1.495 per due mesi e di smettere di produrre macchine Tread per sei settimane, citando documenti interni.

Il rapporto afferma anche che la produzione di Peloton’s Bike+, una bici di fascia alta che costa $ 2,495, è stata interrotta a dicembre e non riprenderà fino a giugno.

LA REAZIONE DI WALL STREET

Immediata la reazione di Wall Street. Le azioni Peloton hanno chiuso giovedì in calo del 23,9% a 24,22 dollari, portando il valore di mercato del titolo a 7,9 miliardi di dollari. Durante il trading, le azioni hanno raggiunto il minimo di 52 settimane di 23,25 dollari.

LA POSIZIONE DEL CEO DI PELOTON

Sempre giovedì è intervenuto sulla questione anche la diretta interessata.

Nella sua dichiarazione, il ceo di Peloton Foley ha affermato che le “fughe di notizie” di “informazioni riservate” hanno “portato a una raffica di articoli speculativi sulla stampa”. Ha definito le informazioni ottenute dai media “incomplete, fuori contesto e non riflettenti la strategia di Peloton”.

Tuttavia, Foley ha attribuito alcuni dei suoi problemi all’inflazione e alle sfide della catena di approvvigionamento.

“In passato, abbiamo detto che i licenziamenti sarebbero stati l’ultima leva in assoluto che avremmo mai sperato di tirare”, ha detto. “Tuttavia, ora dobbiamo valutare la nostra struttura organizzativa e le dimensioni del nostro team, con la massima cura e compassione. E stiamo ancora valutando tutte le opzioni come parte dei nostri sforzi per rendere la nostra attività più flessibile”.

AUMENTO DEI PREZZI IN VISTA

E il produttore prevede anche di innalzare i prezzi. A partire dal 31 gennaio, i clienti dovranno pagare $ 250 per la consegna e l’installazione della bici da $ 1.495 di Peloton, un servizio che l’azienda in precedenza includeva nel prezzo. Ai clienti che acquistano i tapis roulant Peloton’s Tread sarà addebitata una commissione di $ 350 per la consegna e l’installazione a partire da fine mese.

COSA FA PELOTON

L’azienda americana di fitness a casa, fondata nel 2012, ha registrato picchi senza precedenti quando le palestre hanno chiuso nel 2020 a causa della pandemia Covid. Alla fine di giugno 2020, Peloton aveva raddoppiato la sua base di clienti a 3,1 milioni, rispetto a un anno prima. Nell’agosto 2020 ha fatto il suo debutto a Wall Street. Le entrate di Peloton nel 2020 sono state di 1,8 miliardi di dollari, il doppio di quelle del 2019.

Le azioni di aziende come Peloton e Zoom, sono state i beniamini del mercato azionario per la maggior parte dello scorso anno. Ma ora che l’economia sta riprendendo e le restrizioni si stanno allentando, alcuni dei titoli al centro del cosiddetto commercio del restare a casa sono crollati aveva già segnalato lo scorso novembre fa il NYT.

L’ANNO HORRIBILIS PER LE AZIONI PELOTON

Dopo essere salite alle stelle nel 2020, le azioni di Peloton hanno cominciato a crollare nel 2021, perdendo il 76% del loro valore. La società ha rivelato nel suo rapporto sugli utili più recente che le vendite delle sue cyclette e tapis roulant sono diminuite del 17%. Queste due macchine sono il fulcro dell’azienda e costituiscono il 60% del suo business.
Le azioni sono in calo del 32% per l’anno.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

“Durante la pandemia, l’offerta era troppo scarsa per soddisfare la crescente domanda. Sfortunatamente, la società ha preso questi spunti per aumentare l’offerta proprio quando la domanda ha iniziato a vacillare”, ha affermato a Reuters Simeon Siegel, analista di BMO Capital Markets.

PELOTON E TECHNOGYM A CONFRONTO

E oggi Milano Finanza segnala che “in Italia anche  Technogym ha visto un rallentamento delle vendite nel terzo trimestre quando ha registrato una crescita del 73% sul periodo pre-covid invece che il +114% del secondo trimestre, e un calo dell’1% anno su anno rispetto al +16% del semestre precedente. “Tuttavia, Technogym è meglio posizionata rispetto a Peloton nel medio termine considerato il contesto più maturo e competitivo del mercato americano nell’home fitness rispetto all’Europa e la minore penetrazione della società in questo segmento. Inoltre, i due terzi del business della società italiana sono nel B2B, esposto alla progressiva normalizzazione della pandemia”, spiegano gli analisti di Equita per i quali l’ulteriore pressione degli ultimi mesi potrebbe rendere un po’ sfidanti le attese sui margini per il 2022, ma la società è comunque ben posizionata in Europa e nel premium/prestige per proteggere la marginalità.

IL COMMENTO DI BANCA AKROS

“Dal canto suo Banca Akros — riporta sempre MF — evidenzia che, sebbene il metodo del read-across con Technogym non sia immediato a causa di differenze sostanziali nella percezione del marchio, nei prezzi, nelle prestazioni delle apparecchiature e nell’esposizione geografica principale, la graduale riapertura delle attività potrebbe suggerire un ritmo di crescita più lento per il segmento B2C nel 2022 e nel 2023. “Ciò sarà probabilmente aggravato da un’inflazione superiore al previsto che sarà difficile da tradurre in prezzi più elevati”, spiegano gli analisti che sul titolo hanno un rating reduce e hanno limato oggi il target price da 8 a 7 euro”.

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