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Unipol

Perché le voglie di Cimbri (Unipol) su Bper-Mps non convincono Borsa e analisti

Ci sono le mire sistemiche del gruppo Unipol capeggiato da Carlo Cimbri dietro il progetto di aggregazione Bper-Mps. I fatti, i rumors, il giudizio degli analisti e l'andamento odierno dei titoli Bper e Mps

 

Mps gioisce, Bper piange: questo l’andamento dei titoli delle due banche in Borsa oggi dopo le indiscrezioni giornalistiche su un’aggregazione Bper-Mps. Dunque per il mercato l’aggregazione sarebbe ottima per Mps e pessima per Bper.

Ecco fatti, rumors e approfondimenti.

ECCO LE MIRE DI CIMBRI DI UNIPOL SUL PROGETTO BPER-MPS

“Nonostante l’efficace processo di turnaround di MPS, riteniamo che un’eventuale operazione si caratterizzi per un certo rischio di execution vista la size relativa della bidder rispetto alla target. Riteniamo tuttavia credibile che un deal di questo tipo possa trovare il supporto del primo azionista Unipol, che potrebbe in questo modo espandere ulteriormente il network bancassicurativo, anche se prima sarà necessario definire i rapporti con AXA, attuale partner di MPS (fino al 2027)”. Il giudizio degli analisti di Equita racchiude e sintetizza il cuore della questione legata al progetto del numero uno del gruppo assicurativo Unipol, Carlo Cimbri, che da azionista forte di Bper (Banca Popolare dell’Emilia-Romagna) con il 19,9% ha mire sistemiche per assurgere sempre più a perno bancario e assicurativo di sistema. E comprando dal Tesoro Mps, farebbe un bel favore allo Stato ossia al governo Meloni vista la grana da sbrogliare del Monte dei Paschi di Siena (controllato dal ministero dell’Economia): un gesto per ingraziarsi un esecutivo di centrodestra che non è proprio in sintonia con natura e prassi del gruppo bolognese capeggiato appunto dal sempre più frenetico Cimbri su vari fronti.

COSA SUCCEDE IN BORSA AI TITOLI DI BPER E MPS

La Borsa non premia infatti lo scenario: a inizio giornata Bper in calo a Piazza Affari (-1,3% a 2,46 euro) sulla scia delle indiscrezioni del quotidiano Repubblica che stamattina ha accostato la banca emiliana a Mps, in vista di una possibile fusione nel 2024. Il permanere al centro dei riflettori del risiko, pur in assenza di sviluppi concreti, alimenta la speculazione sulla banca di Siena (+3,7% a 2,37 euro), sui massimi da inizio marzo, mentre gli analisti non si nascondono i rischi di esecuzione per Modena.

ECCO LA SINTESI DELLA GIORNATA DI BORSA

Mercato azionario in ripresa nel pomeriggio con la quota che si trova ora appena sopra la parità. L’indice Ftse Mib segna un +0,18% a 26.904 punti. Piazza Affari in linea con le principali borse europee, dopo l’apertura poco mossa di Wall Street, in una giornata comunque improntata alla cautela in attesa di cogliere qualche segnale dal fronte macro e sui tassi di interesse, con gli operatori che si interrogano sui possibili rialzi sulle due sponde dell’Oceano. Sul listino spicca il volo Monte Paschi con un + 4,84% frutto dei rumors di stampa circa il progetto della nascita del terzo polo bancario in aggregazione con Bper, che a fine seduta arretra dello 0,3%. Nel settore su anche Bpm (+1,1%), Intesa +0,5%, Unicredit +0,6%. Tra gli altri finanziari bene Banca Generali, Fineco sul +1,9%. In campo industriale giu’ Leonardo (-1%), Pirelli cede l’1,5% nel giorno dell’audizione con il governo per il Golden Power relativamente al patto di sindacato con l’azionista cinese Sinochem.

LE INDISCREZIONI DI REPUBBLICA

A rilanciare l’ipotesi di una fusione con la più piccola delle quattro potenziali pretendenti in Italia – oltre a Bper, Banco Bpm, Unicredit e Credit Agricole – è stata La Repubblica diretta da Maurizio Molinari che oggi ha scritto di possibile aggregazione tra un anno, previa cessione di un quarto delle filiali di Siena a Unicredit e Mcc allo scopo di rendere il boccone meno indigesto per Bper. La ricostruzione risulta da “due fonti finanziarie” anche se “nessuno dei protagonisti” – dal Tesoro ai soci di Bper, Unipol e Fds – la “accredita”, scrive Repubblica.

COSA DICONO I REPORT SU BPER-MPS

“Anche se non possiamo escludere alcuna operazione, questa appare impegnativa alla luce della dimensione relativa delle due banche coinvolte, che renderebbe la fusione trasformativa per Bper”, reduce peraltro da una “complessa stagione” di M&A, afferma Bestinver, che esclude mosse “nel breve periodo” e individa un “potenziale ostacolo” nei legami di bancassurance tra Siena e Axa. Anche Equita rileva “un certo rischio di esecuzione” per via delle dimensioni delle due banche mentre risulta “credibile” il supporto di Unipol, che potrebbe così crescere nella bancassicurazione, “anche se prima sarà necessario definire i rapporti con Axa” che dispone “di un`opzione put di valore fino a miliardo” sulla jv con Siena. Di “situazione non imminente” parla infine Mediobanca che vede Bper “impegnata a integrare le ultime acquisizioni”. Nessuno dei protagonisti commenta l’ipotesi. Secondo una fonte finanziaria “non risulta nulla di particolarmente concreto” sul fronte modenese: per ora si tratterebbe di “esercizi”, possibili con “tutte le geometrie a piacere”.

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