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Telefonica

Perché la spagnola Telefonica vede rosso

Bilancio 2023 archiviato in perdita per il gruppo spagnolo Telefonica. Ecco i motivi del rosso. Fatti, numeri e approfondimenti

Bilancio in rosso per la telco spagnola Telefonica.

Nonostante i buoni risultati operativi (tra cui i ricavi migliorati dell’1,6% a 40,652 miliardi), il gruppo spagnolo delle telecomunicazioni ha chiuso il 2023 in perdita netta di 892 milioni. Pesa il rosso da 2,15 miliardi nel quarto trimestre dell’anno dovuto agli accantonamenti per le uscite di personale in Spagna (oltre 3400 esuberi) e alla svalutazione della sua joint venture Virgin Media-O2 nel Regno Unito. La perdita netta si confronta con una perdita di 742 milioni di euro prevista dagli analisti, secondo il consenso fornito dalla società, segnala Reuters.

Tuttavia, l’azienda di telecomunicazioni ha ribadito i suoi obiettivi principali di profitto e crescita dei ricavi per il 2024 e ha mantenuto il dividendo annuale a 0,30 euro per azione.

Tutti i dettagli.

BENE I RICAVI

Il fatturato di Telefonica ha raggiunto i 40,65 miliardi di euro nel 2023, l’1,6% in più rispetto al 2022. Quasi il 27% di questi ricavi è stato generato in Spagna, rispetto al 21% del Brasile, al 18% della Germania, al 13% del Regno Unito e al 18% del resto dell’America Latina.

RISULTATO IN PERDITA NEL 2023 PER TELEFONICA

Il gruppo tlc, che aveva previsto un utile netto di quasi due miliardi di euro nel 2022, ha perso complessivamente 892 milioni di euro. Questo risultato si spiega con “l’accantonamento” fatto “per il piano di ristrutturazione di Telefonica Spagna” e con una “svalutazione dell’avviamento” della sua “filiale britannica Virgin Media O2”, secondo l’operatore storico spagnolo. Senza queste voci straordinarie, Telefonica avrebbe registrato un utile netto di 2,37 miliardi di euro, “il 17,1% in più rispetto al 2022”, spiega il gruppo, che sostiene di aver raggiunto “tutti gli obiettivi finanziari” lo scorso anno.

Il risultato netto ordinario, escludendo accantonamenti e voci straordinarie, è positivo per 2,369 miliardi con un incremento del 17,1%.

I LICENZIAMENTI AVVIATI IL MESE SCORSO

A dicembre Telefónica ha deciso di tagliare 5.100 posti di lavoro in Spagna, circa il 24% della sua forza lavoro nel paese, nei prossimi tre anni. I tagli riflettono la necessità di adattarsi “all’impegnativo processo di trasformazione e adattamento richiesto dalla nuova era digitale”, aveva affermato l’azienda.

Il mese scorso la società ha firmato un accordo con i sindacati spagnoli per licenziare fino a 3.400 dipendenti nel paese, un piano che costerebbe all’azienda circa 1,3 miliardi di euro. Si prevede che i tagli ai posti di lavoro consentiranno di risparmiare 285 milioni di euro ogni anno a partire dal 2025.

SALE L’INDEBITAMENTO PER TELEFONICA

Tornando ai risultati, il debito finanziario netto  è salito a 27,3 miliardi di euro nel trimestre, grazie all’acquisizione di una maggiore partecipazione in Telefonica Deutschland, alla remunerazione degli azionisti e all’emissione e al riacquisto di obbligazioni ibride.

CONFERMATA LA CEDOLA

Quanto alla remunerazione degli azionisti, sull’esercizio 2023 il dividendo sarà di 0,30 euro per azione (0,15 versato a dicembre e 0,15 previsto a giugno): la cedola è confermata nella stessa misura per l’esercizio 2024 con stacco dell’acconto a dicembre e saldo a giugno 2025. Inoltre è prevista la cancellazione dell’1,4% del capitale detenuto in azioni proprie.

CENTRATA LA GUIDANCE 2023

Il gruppo sottolinea di aver centrato tutti i target finanziari per il 2023 e di aspettarsi per il 2024, il primo esercizio intero del nuovo piano industriale, un incremento dei ricavi dell’1%, un miglioramento dell’ebitda tra l’1% e il 2% e un cash flow operativo in aumento dell’1-2%.

LO SCENARIO TRACCIATO DA BLOOMBERG

Infine, i risultati di Telefonica “arrivano in un contesto di profondi cambiamenti nel panorama competitivo spagnolo” osserva Bloomberg ricordando che “questa settimana la Commissione europea ha approvato la fusione delle attività spagnole di Masmovil Ibercom SA e Orange SA, in un accordo che creerà il più grande operatore di telefonia mobile spagnolo, scavalcando Telefonica”.

Anche la struttura azionaria di Telefonica è nel mezzo di una trasformazione da quando Saudi Telecom Co., controllata dal fondo sovrano saudita, ha annunciato l’intenzione di acquisire una quota di 2,1 miliardi di euro a settembre. Dopodiché a dicembre il governo di Madrid ha dichiarato che acquisterà fino al 10% delle azioni attraverso il suo veicolo di investimento SEPI, nel tentativo di salvaguardare l’asset strategicamente importante. Se completata, l’acquisizione potrebbe trasformare il governo nel maggiore azionista dell’ex monopolio, più di due decenni dopo aver venduto l’ultima delle sue azioni di Telefonica, ricorda Bloomberg.

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