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Perché la roulette russa affonda i titoli della difesa in Europa

Stamani le azioni delle principali aziende europee della difesa come Leonardo, Saab e Rheinmetall sono scese tra il 5% e il 6%. Alcuni investitori prendono profitti sul settore ad alta quota, scommettendo che la sfida al regime di Putin potrebbe abbreviare la guerra in Ucraina. Fatti, numeri e approfondimenti

Il caos in Russia fa traballare i titoli della difesa europei in Borsa.

Le azioni europee sono scese lunedì, con i titoli della difesa che hanno guidato il calo dopo l’ammutinamento del Gruppo Wagner in Russia durante il fine settimana.

Alla metà della seduta, le Borse europee provano a raddrizzare la rotta, viaggiando in calo, ma dimezzando le perdite rispetto alle ore precedenti, segnala Radiocor. Tiene banco il caos in Russia, che peraltro pesa sul settore difesa (a Milano Leonardo è la peggiore, ma anche le concorrenti europee segnano ribassi analoghi), mentre si cercano di capire le potenziali evoluzioni e ricadute del fallito blitz e della guerra civile sfiorata nel fine settimana.

Nello specifico, il gruppo di difesa italiano guidato da Roberto Cingolani, la svedese Saab e la tedesca Rheinmetall sono inizialmente scesi di oltre il 5%, prima di recuperare leggermente per scendere rispettivamente del 3,42% a Milano, 3,41% alla Borsa di Stoccolma e 3,36% alla Borsa di Francoforte alle 16. Nello stesso momento i gruppi francesi Dassault Aviation e Thales hanno perso rispettivamente il 2,64% e l’1,97% alla Borsa di Parigi.

Le azioni di BAE Systems, la più grande società di difesa europea, sono scese del 3% nelle negoziazioni mattutine prima di risalire a 922p, in calo dell’1,66%, riporta il Financial Times.

Tutti i dettagli.

LE NOTIZIE DA MOSCA

La Russia ha cercato di riportare la calma lunedì dopo un ammutinamento dei mercenari del Gruppo Wagner durante il fine settimana, mentre gli alleati occidentali hanno valutato come il presidente Vladimir Putin potrebbe riaffermare l’autorità e cosa potrebbe significare per la guerra in Ucraina, riassume oggi Reuters.

Sabato Yevgeny Prigozhin, il leader della Brigata Wagner, ha minacciato una marcia su Mosca, ribellandosi ai vertici della difesa russa, ma il blitz è tramontato, quando hanno accettato di fermarsi con la mediazione del presidente bielorusso Lukashenko, alleato del presidente russo.

Prigozhin ha accettato di andare in esilio in Bielorussia. Ad ogni modo, gli Stati Uniti hanno parlato di un indebolimento del presidente russo: “La crisi in Russia rivela crepe nel sistema di potere di Vladimir Putin” ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Al momento non abbiamo notizia di nessun capo militare cacciato da Putin”, ha aggiunto Blinken avvertendo che “bisognerà aspettare le prossime settimane per capire gli sviluppi”.

CHE FANNO PRECIPITARE I TITOLI DELLA DIFESA SULLE PIAZZE EUROPEE

Nel frattempo, il comparto difesa (che è aumento vertiginosamente dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022) tira il freno a mano in tutta Europa. A Piazza Affari Leonardo è la peggiore e, dopo essere arrivata a cedere oltre 5 punti, al momento perde il 3,65% a 10,28 euro per azione.

IL PARERE DEGLI ANALISTI

Secondo alcuni analisti gli eventi del fine settimana hanno messo in luce una posizione di minore forza di Putin che potrebbe finire per impedirgli la prosecuzione della campagna in Ucraina, costringendolo a trattare con Kiev.

“Gli analisti della difesa hanno suggerito che potrebbe esserci un elemento di presa di profitto dietro il calo dei prezzi delle azioni di lunedì, che secondo loro è improbabile che persista oltre l’immediata reazione istintiva. Le azioni delle società di difesa europee hanno registrato ottime performance dall’inizio del conflitto, poiché gli investitori hanno scommesso sugli impegni del governo per aumentare la spesa militare alimentando l’industria”, rileva il Ft.

“Anche se si raggiungesse un armistizio in Ucraina nel 2024-25, la Russia potrebbe ancora essere vista come una minaccia militare e l’Ucraina dovrà ricostruire le sue forze armate con l’aiuto dell’Europa e degli Stati Uniti”, ha affermato in una nota Byron Callan, del gruppo di ricerca Capital Alpha Partners. L’analista si è anche detto “un po’ sorpreso” dal calo dei prezzi delle azioni europee.

“Proprio come non vediamo gli eventi degli ultimi due giorni cambiare la spesa per la difesa degli Stati Uniti, non crediamo che cambino gli attuali vettori per la spesa europea”, ha concluso Callan.

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