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Multa Iliad

Perché i sindacati strapazzano Iliad

Botta e risposta tra sindacati e Iliad. Ecco le questioni al centro della polemica

I sindacati all’attacco di Iliad.

Iliad Italia si consolida nel mercato delle tlc del nostro Paese, ma i lavoratori sono “tra i meno pagati del settore” e l’approccio è “ai limiti della condotta antisindacale”. Lo affermano le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil in una nota, ripresa da Radiocor.

I sindacati ricordano come l’azienda si sia consolidata negli anni. Lo scorso 25 gennaio la società tlc francese ha annunciato infatti il lancio dell’offerta di connettività fissa in fibra ultra-veloce in Italia, sancendo il debutto sul mercato italiano del fisso oltre che sul mobile.

Tuttavia questa crescita non ha coinciso con il prosperare delle “relazioni sindacali” e delle “condizioni economiche e normative dei lavoratori” evidenziano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Lo scorso febbraio, alla notizia di una possibile operazione di Iliad con Vodafone in Italia (poi sfumata), le stesse sigle lamentavano infatti poca chiarezza da parte dell’azienda.

Tutti i dettagli.

LE ACCUSE DE SINDACATI SLC CGIL, FISTEL CISL E UILCOM UIL A ILIAD

“Da circa due anni — si legge nella nota — le organizzazioni sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil provano ad avviare un confronto costruttivo, sano, senza pregiudiziali d’approccio, con Iliad Italia per creare un sistema di relazioni industriali e sindacali, coerenti con la realtà produttiva che oramai l’azienda rappresenta nel settore delle Telecomunicazioni e nel sistema paese. Una azienda che, dopo aver conquistato una fetta importante del mercato mobile, si è consolidata negli anni entrando, di recente, anche nel mercato della rete fissa ultraveloce”.

“Fatturato in costante crescita, che si consolida di trimestre in trimestre, investimenti importanti, risultati ben oltre le più rosee aspettative. In questo contesto di segni più, crescita, miglioramento, record, ci sono due aspetti che di sicuro in Iliad non crescono: le relazioni sindacali e le condizioni economiche e normative dei lavoratori” sottolineano le sigle sindacali.

RIPERCUSSIONI NEGLI APPALTI

L’approccio di Iliad, sempre secondo i sindacati, “si ripercuote anche nel mondo degli appalti, sia nel settore rete, sia nel customer care o nel mondo del retail dove operano più lavoratori rispetto ai dipendenti diretti di Iliad stessa, con forme contrattuali iperprecarie, con l’applicazione in alcuni casi, addirittura di contratti ‘pirata’”.

SPETTRO DUMPING

“Non vorremmo fosse il dumping – concludono le sigle – il vero segreto del successo di Iliad, e delle sue tariffe iperconvienienti”.

AUSPICATO UN CONFRONTO

Infine, le segreterie nazionali “auspicando comunque un pronto cambio di approccio nei confronti dei lavoratori e di chi li rappresenta, avvieranno da subito un percorso assembleare per condividere con le lavoratrici ed i lavoratori di Iliad le iniziative da mettere in campo qualora non si creassero condizioni ottimali di confronto a partire dai prossimi giorni”.

LA REPLICA DELL’AZIENDA

Immediata la replica dell’operatore tlc.

“Iliad lavora da sempre nel rispetto del mercato di riferimento e dei propri dipendenti, nonché dei propri fornitori” ha replicato l’azienda guidata da Benedetto Levi. “Come dimostra il fatto che non ha mai fatto gare al massimo ribasso e che ha sempre gestito solo in Italia tutte le attività di call center” ha sottolineato nella nota. “Ritiene quindi totalmente infondate le accuse mosse dai sindacati” ha concluso Iliad.

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