Cattolica Assicurazioni vola in Borsa, il titolo si spinge in rialzo di oltre il 9% a un massimo di seduta di 4,69 euro, sull’ipotesi di un ingresso di Banca Finint nel capitale della compagnia assicurativa veneta.
Enrico Marchi, uomo forte di Finint, starebbe lavorando alla costituzione di una cordata che possa rilevare una quota di circa il 10% di Cattolica, acquisendo, se non tutte, una grossa fetta delle azioni proprie (12,3% del capitale) di cui la compagnia si è fatta carico a seguito dell’esercizio del recesso dopo la trasformazione in spa.
Ma che cosa bolle davvero in pentola fra Finint e Cattolica? Per ora ci sarebbero stati solo dei contatti informali e il dossier sarebbe gestito direttamente da Enrico Marchi, ha scritto oggi il Sole 24 Ore.
LA NUOVA OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO DI FININT
“Sul tavolo di Finint nelle ultime settimane sarebbe comparsa una nuova opportunità di investimento a lungo valutata: l’ingresso nel capitale di Cattolica con una quota di peso. E in quest’ottica sarebbero già iniziate le interlocuzioni con i regolatori perché l’idea sarebbe di promuovere un’operazione amichevole, nei confronti della compagnia e del suo attuale socio rilevante, le Generali di Philippe Donnet che detengono il 24,4%”, ha scritto il quotidiano di Confindustria.
L’INTERESSE PER CATTOLICA
Quanto alle ragioni che avrebbero spinto Finint a muovere in questa direzione sarebbero fondamentalmente due, secondo la ricostruzione del Sole 24 Ore: “Da un lato, in un territorio che negli ultimi anni ha visto praticamente “distrutto” l’intero comparto dei servizi finanziari, preservare l’ultimo presidio rimasto e dall’altro contribuire a rendere ancora più solida una realtà cruciale per il Veneto”.
Naturalmente, aggiunge il quotidiano di Confindustria, la molla che avrebbe fatto scattare l’interesse, sul piano finanziario, sarebbe stata invece la prossima trasformazione in società per azioni del gruppo assicurativo.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE
Quanto alla struttura dell’operazione, l’intenzione sarebbe di coinvolgere nella partita altri investitori, locali e internazionali, e di mettere nel mirino il pacchetto di azioni proprie che Cattolica ha acquistato a valle dell’esercizio del recesso da parte di una fetta di soci cooperatori. Si tratta, allo stato attuale, di poco più di un 10% della società. Una partecipazione qualificata per la quale la compagnia ha speso circa 112 milioni di euro ma che oggi in Borsa vale poco meno di 80 milioni. Il prezzo, dunque, diventa una variabile chiave della transazione, ha aggiunto il Sole.
L’INCOGNITA GENERALI
C’è da chiedersi come Generali valuterà l’eventuale offerta. Finint e la cordata che accompagnerà la finanziaria si pongono infatti come azionista “alternativo” alla compagnia di Trieste sebbene sulla carta entrambi perseguano lo stesso obiettivo, ossia il rilancio del gruppo di Verona.
I PUNTI DI CONTATTO TRA CATTOLICA E FININT
Tra Cattolica e Finint ci sono già alcuni punti di contatto. La seconda, per esempio, attraverso a Finanziaria Internazionale Investments Sgr, gestisce due fondi immobiliari controllati dalla compagnia veronese, ovvero Euripide e Perseide (più focalizzato sulle rinnovabili). Inoltre – rimarca il Sole – gestisce il fondo chiuso “Ca’Tron H-Campus”, controllato sempre da Cattolica e partecipato da Cdp, sotto cui ci sono i terreni di proprietà di Cattolica Agricola e di Cattolica Beni Immobili su cui sorge il complesso H-Campus.
I RISULTATI 2020 DELLA CONTROLLATA TUA ASSICURAZIONI
Intanto il cda della controllata TUA Assicurazioni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Paolo Bedoni, ha analizzato i risultati preliminari dell’esercizio 2020 e ribadito gli indirizzi strategici del triennio 2021-23. Il 2020 si chiuderà con una raccolta diretta dei premi lordi contabilizzati pari a circa 278 milioni ed un risultato tecnico netto comprensivo degli utili attribuiti dalla finanza, che si collocherà in un range tra i 18 e i 20 milioni (contro una perdita di 4milioni nel 2019).
Il 2020 di Tua Assicurazioni (gruppo Cattolica) si chiuderà con una raccolta diretta dei premi lordi contabilizzati pari a circa 278 milioni, stabile rispetto ai 280 milioni del 2019, e un risultato tecnico netto comprensivo degli utili attribuiti alla finanza in un range tra 18 e 20 milioni di euro, a fronte dei -4 milioni di un anno fa. Sono i risultati preliminari della compagnia focalizzata su famiglie, professionisti e pmi. “Siamo particolarmente soddisfatti per i dati preliminari del 2020, che dimostrano la nostra solidità, la forza e la capacità di Tua di rispondere, anche grazie ai suoi partner commerciali e alla capacità di rinnovarsi della rete agenziale, in maniera pronta alla difficile crisi pandemica”, è il commento dell’amministratore delegato Nazareno Cerni.
IL PIANO ROLLING 2021-2023
Il piano rolling 2021-2023, approvato dal cda a gennaio, presenta una strategia basata sul rafforzamento del peso dei rami elementari attraverso iniziative per prodotti non auto; sullo sviluppo dell’eccellenza tecnica attraverso la clusterizzazione del portafoglio basata su elementi di redditività delle agenzie; sulla sostenibilità attraverso particolari iniziative volte a potenziare lo sviluppo in ottica green. Tua, aggiunge la nota, si caratterizzerà sempre più come compagnia attiva nelle ‘specialty lines’, attraverso una più intensa collaborazione con CattRe, il veicolo specialty lines appositamente creato dal gruppo Cattolica in Lussemburgo.