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Pagellina e consigli di Standard and Poor’s all’Italia

Ecco il verdetto dell'agenzia di rating Standard and Poor's sull'Italia. Tutti i dettagli

Standard and Poor’s lascia invariato il rating dell’Italia a BBB con outlook negativo.

L’agenzia non ha affondato il colpo, dunque. Confermato il rating tripla B con l’outlook negativo deciso a ottobre da quella che è considerata la più “severa” fra le big four.

GIUDIZI E PROSPETTIVE

Il giudizio, insomma, rimane sospeso. Anche perché la crescita, oscillante fra il +0,1% tendenziale e il +0,2% programmatico fissato dal governo, viaggia lontana dal +1,1% stimato dall’agenzia a ottobre.

DOSSIER DEFICIT

Ma il deficit (2,4% per il Def contro il +2,7% di S&P) è più basso, così come lo spread che nonostante la risalita resta a distanza dai 309 punti di fine ottobre.

LE RAGIONI DI S&P’S

Molti i fattori che giustificano la decisione di lasciare invariato il rating del’Italia, spiega S&P, come “un’economia prospera e diversificata che genera surplus esterni con il resto del mondo, il sostegno popolare all’appartenenza dell’Italia all’Eurozona nonostante lo scetticismo in parte dell’elettorato, un elevato risparmio nel settore privato che eccede le spese pubbliche”.

COME VA L’OUTLOOK

L’outlook negativo – precisa però l’agenzia – significa che il rating può essere rivisto al ribasso nei prossimi 24 mesi se deficit e debito eccederanno significativamente le nostre previsioni, se ci sarà un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie e se ci saranno cambiamenti di politica che indeboliscono il potenziale di crescita dell’economia”.

LA CONGIUNTURA

In Italia sia per il governo che le banche si registra “un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie esterne”, sottolinea Standard and Poor’s, secondo cui “i continui cambiamenti politici indeboliscono il potenziale di crescita” del nostro Paese.

LO STALLO

L’agenzia di rating sottolinea inoltre come l’economia italiana sarà in una fase di stallo quest’anno e come le politiche del governo rischiano di rafforzare la rigidità dei salari e del mercato del lavoro.

LE CRITICHE

“Inversioni nelle riforme e una domanda esterna volatile hanno spinto l’economia dell’Italia nella recessione”, si legge nel giudizio sul rating italiano.

I RISCHI

“I rischi per la posizione di bilancio dell’Italia stanno aumentando”, rileva S&P lasciando invariato il rating del Belpaese a BBB e A-2 con outlook negativo: “Il governo italiano sta invertendo il processo di consolidamento di bilancio”, scrive Standard and Poor’s. Inoltre “prevediamo un rialzo del debito-pil mentre il debito del settore privato continua a scendere”.

LO SCENARIO

L’outlook negativo, hanno spiegato dall’agenzia, prospetta un possibile abbassamento del rating nell’arco di 24 mesi.

L’AGENDA

Ma l’agenda degli appuntamenti per i giudizi sul nostro debito è più serrata: S&P tornerà a pronunciarsi il 26 ottobre, dopo Dbrs (12 luglio; rating attuale BBB-high), Fitch (9 agosto, BBB negativo confermato il 22 febbraio) e Moody’s (6 settembre; BBB- con outlook stabile confermato il 15 marzo). Si continua a ballare sul filo, mentre la gelata della crescita gonfia i target di deficit (+2,4%) e debito (132,6%).

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