Solo qualche giorno fa Start scriveva della collaborazione tra il colosso di Jeff Bezos e il Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle per la realizzazione di vaccini personalizzati conto i tumori al seno e alla pelle.
Ora Amazon ha annunciato l’acquisto della statunitense One Medical, un’azienda che offre servizi innovativi di medicina di base e di telemedicina, segno che le ambizioni della società nel settore sanitario stanno prendendo forma e promettono di essere un “importante fattore di disturbo”, come dichiarato dal suo amministratore delegato, Andy Jassy.
L’ACQUISIZIONE DI ONE MEDICAL
L’ingresso di Amazon nel settore dell’assistenza medica è una priorità assoluta, ha detto Jassy a Business Insider e a quanto pare è proprio così.
Ieri, infatti, il gigante dell’e-commerce ha annunciato l’acquisizione di One Medical per 18 dollari per azione in una transazione interamente in contanti del valore di circa 3,9 miliardi di dollari, incluso il debito.
L’OK DELLA BORSA
Ieri a Wall Street, dove One Medical è quotata dal 2020 sotto la società madre 1Life Healthcare, “il titolo – riferisce Milano Finanza – si è immediatamente allineato alla proposta, con un rialzo del 69%, segno che il mercato non prevede ostacoli antitrust alla chiusura dell’affare”.
Le azioni di Amazon, scrive Cnbc, ieri hanno chiuso in rialzo dell’1,5%.
COSA FA ONE MEDICAL
One Medical, con sede a San Francisco, gestisce una rete di ambulatori di assistenza primaria e offre anche una serie di innovativi servizi di telemedicina. La sua missione, spiega l’azienda, è rendere l’assistenza sanitaria di qualità più conveniente e accessibile attraverso una combinazione perfetta di servizi di assistenza di persona, ma anche digitali e virtuali.
“L’opportunità di trasformare l’assistenza sanitaria e di migliorare i risultati combinando il modello incentrato sull’uomo e sulla tecnologia e l’eccezionale team di One Medical con la fissa per i clienti, la storia delle invenzioni e la volontà di investire a lungo termine di Amazon è davvero entusiasmante”, ha spiegato Amir Dan Rubin, che continuerà a essere il Ceo di One Medical. “C’è un’immensa opportunità di rendere l’esperienza sanitaria più accessibile, conveniente e persino piacevole per i pazienti e i fornitori”.
I NUMERI DI ONE MEDICAL E LE MIRE DELLE BIG TECH
Secondo gli ultimi risultati trimestrali, riportati da Cnbc, One Medical “è cresciuta fino a supervisionare 188 studi medici in 25 mercati e conta 767.000 membri. Nel primo trimestre One Medical ha registrato una perdita netta di 90,9 milioni di dollari su un fatturato di 254,1 milioni di dollari”.
“Risultati che, assieme alla fiammata dell’inflazione e al rialzo dei tassi, le avevano fatto perdere quasi il 70% da inizio 2022 in borsa – commenta MF -. Amazon ha fiutato l’occasione, approfittando del tracollo per lanciare la scalata. Una mossa che altre big tech potrebbero imitare nei prossimi mesi, sfruttando l’enorme liquidità accumulata nei due anni di pandemia”.
I PROGETTI DI AMAZON NEL SETTORE SANITARIO
Dopo aver recentemente lanciato un servizio di farmacia online, un’attività di assistenza primaria, un laboratorio diagnostico interno, un dispositivo di fitness-tracking chiamato Halo e avere alcuni vaccini in cantiere, con l’acquisizione di One Medical, Amazon punta sulla telemedicina.
“Vogliamo essere tra le aziende protagoniste del miglioramento radicale dell’esperienza sanitaria nei prossimi anni”, ha detto il vicepresidente di Amazon Health Services, Neil Lindsay, il quale ha ribadito quanto anticipato da Jessy affermando che la presenza di Amazon nel settore sanitario è “in cima alla lista delle esperienze da reinventare”.
OBIETTIVO: SEMPLIFICARE
Come dichiarato da Lindsay, Amazon spera di migliorare il modo in cui le persone prenotano gli appuntamenti e l’esperienza di essere visitati da un medico: “Prenotare un appuntamento, aspettare settimane o addirittura mesi per essere visitati, prendersi del tempo dal lavoro, guidare fino alla clinica, trovare un parcheggio, aspettare nella sala d’attesa e poi nella sala esami per quelli che troppo spesso sono pochi minuti frettolosi con un medico, e poi fare un altro viaggio in farmacia: vediamo molte opportunità per migliorare la qualità dell’esperienza e restituire alle persone tempo prezioso nelle loro giornate”.
“Amiamo inventare per rendere più semplice ciò che dovrebbe essere facile – ha concluso Lindsay – e vogliamo essere una delle aziende che contribuiscono a migliorare drasticamente l’esperienza sanitaria nei prossimi anni”.