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Novartis

Novartis gode davvero di ottima salute?

Novartis ha aumentato per la terza volta la guidance per l'intero 2024, tuttavia non si pronuncia sul 2025, insinuando dubbi negli analisti. Fatti, numeri e commenti

 

La casa farmaceutica svizzera Novartis ha messo in pratica una cura ricostituente fatta di licenziamenti e spacchettamenti che, consentendole di registrare un utile del terzo trimestre migliore del previsto, l’ha portata ad alzare per la terza volta la guidance per il 2024.

Tuttavia, la mancanza di commenti sul 2025 e le vendite deludenti di alcuni suoi farmaci di punta non convincono fino in fondo gli analisti.

LE PREVISIONI OTTIMISTICHE DI NOVARTIS PER IL 2024

Novartis ha alzato per la terza volta le sue previsioni di utile per il 2024, dichiarando di aspettarsi che “l’utile operativo core per l’intero anno, rettificato per le voci una tantum, cresca di una percentuale ‘high teens’, rispetto a una precedente previsione di una percentuale ‘mid- high teens'”.

Inoltre, le vendite, nel 2024, secondo quanto sostenuto dall’azienda, “cresceranno a due cifre”.

LA REAZIONE DELLA BORSA

Questa mattina, riferisce Reuters, le azioni Novartis sono salite dell’1,7% nelle contrattazioni pre-mercato. L’utile operativo trimestrale rettificato è salito del 17% a 5,15 miliardi di dollari, battendo la stima media degli analisti di oltre 4,8 miliardi di dollari.

Ma nelle prime contrattazioni in Svizzera, precisa Bloomberg, le azioni sono scese del 4,3%, riducendo il guadagno di quest’anno al 14%. L’utile core per azione del terzo trimestre è salito a 2,06 dollari, battendo le stime degli analisti di 1,94 dollari e anche le vendite hanno superato le aspettative.

FARMACI CHE VANNO BENE E MENO BENE

Le vendite nette, scrive Teleborsa, sono state pari a “12,8 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024 (+9%, +10% cc), con un volume che ha contribuito alla crescita per 12 punti percentuali”.

Ma nonostante le vendite abbiano superato le aspettative – in particolare quelle di Cosentyx che sono aumentate del 27% a 1,69 miliardi di dollari, grazie alla recente approvazione per il trattamento dell’hidradenitis suppurativa, una patologia cutanea dolorosa simile all’acne -, quelle del farmaco più venduto di Novartis e di un nuovo farmaco antitumorale hanno registrato vendite deludenti nello scorso trimestre.

Le vendite di Entresto per l’insufficienza cardiaca, infatti, sono state inferiori alle aspettative, mentre il farmaco antitumorale Pluvicto ha superato le stime solo grazie a un guadagno una tantum.

LA CURA RICOSTITUENTE DI NOVARTIS

Per aumentare la sua crescita e concentrarsi sullo sviluppo di nuovi farmaci, la casa farmaceutica ha tagliato posti di lavoro e scorporato l’attività di farmaci generici Sandoz.

“I cambiamenti che abbiamo apportato per diventare un’azienda pure-play focalizzata su aree terapeutiche chiave, focalizzata su aree geografiche chiave, stanno funzionando davvero”, ha detto in una conferenza stampa l’amministratore delegato Vas Narasimhan.

In merito all’obesità, patologia che secondo alcuni analisti farà raggiungere al mercato dei farmaci per la perdita di peso i 150 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio, Narasimhan ha ribadito che Novartis si sta concentrando sulle tecnologie di nuova generazione che potrebbero migliorare il profilo degli attuali farmaci in termini di effetti collaterali, frequenza di somministrazione o conservazione dei muscoli.

“Nel frattempo – ha affermato -, riteniamo di avere una pipeline completa di farmaci nel campo del cancro, dell’immunologia, delle neuroscienze e delle malattie cardiovascolari che ci consente di non dipendere dall’ondata di obesità”.

COSA DICONO GLI ANALISTI

Secondo i pareri riportati da Bloomberg, mentre Novartis ha fornito una previsione ottimistica sul 2024, la mancanza di commenti sul 2025 “potrebbe deludere”, ha dichiarato in una nota John Murphy, analista di Bloomberg Intelligence. “Anche l’insuccesso di Entresto è stato notevole”, ha commentato Peter Welford, analista di Jefferies. Inoltre, le vendite del farmaco più venduto di Novartis sono state inferiori dell’1,4% rispetto alle previsioni.

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