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Non solo Mps, cosa si è detto all’Acri (in pochi ad ascoltare Giorgetti)

Chi c'era e che cosa si è detto all'evento organizzato dall'Acri, l'associazione che riunisce le fondazioni bancarie. Si è parlato non solo di Mps. Fatti, parole e curiosità

 

Appena un centinaio di persone all’evento Acri organizzato a Roma per celebrare la Giornata mondiale del risparmio all’Auditorium di Confindustria all’Eur.

“Le messe cantate non tirano più”, taglia corto un addetto ai lavori che era presente all’appuntamento.

Eppure i motivi di interesse non mancavano: era infatti il battesimo pubblico di Giancarlo Giorgetti come ministro dell’Economia che ha trovato la maggior parte dei posti vuoti in sala. Non il massimo per un’associazione come quella dell’Acri che riunisce e rappresenta per 83 fondazioni bancarie, le principali sono anche azioniste di minoranza della Cassa depositi e prestiti controllata dal ministero dell’Economia retto ora da Giorgetti.

In qualità di relatori sono intervenuti, come da programma: il Presidente di Acri, Francesco Profumo; il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli; il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

Sul nuovo fronte di Mps (qui l’approfondimento di Start Magazine) per gli enti di estrazione creditizia si è soffermato il presidente dell’Acri: “Le Fondazioni hanno partecipato in questa prima fase dopo aver interagito sul tema del piano industriale e il Paese ha bisogno di andare in questa direzione: i grandi insuccessi del passato in questo tipo di erano operazioni a una non attenta declinazione del progetto. Invece le Fondazioni hanno partecipato in modo convinto partendo da un progetto di banca”, ha sottolineato a Radiocor Francesco Profumo, presidente di Acri e della Compagnia di San Paolo, in merito all’aumento di capitale di Mps nell’ultimo giorno utile per la gestione dei diritti.

“Le Fondazioni hanno dimostrato di essere un attore con competenze che possono accompagnare il Paese”, ha aggiunto il presidente dell’Acri a margine della Giornata del Risparmio. Profumo ha confermato la volontà degli enti di essere investitori stabili in Mps: “Questo è certo ed e’ anche parte della perché avere, accanto a investitori di breve, una parte dell’azionariato stabile e’ qualcosa che da’ sicurezza alla banca e al mercato”. M&A in futuro per Mps per un terzo polo? “Questo e’ il prossimo passo, vediamo quale sarà, le Fondazioni vogliono il bene del Paese” ha concluso

QUI L’APPROFONDIMENTO DI START MAGAZINE SU MPS E FONDAZIONI BANCARIE

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