skip to Main Content

Dove nasce una scuola nazionale per manager di enti locali

L'intervento del professor Federico Pirro

Esattamente un anno fa venne presentato nell’Aula Magna dell’Università Aldo Moro il progetto di City School ideato, elaborato e promosso operativamente dal Prof. Gianfranco Dioguardi e dalla sua Fondazione che, alla luce della lunga esperienza del docente universitario e dell’imprenditore – autore per l’occasione di un pregevole volume intitolato Per una scienza nuova del governo delle città, Donzelli 2017 – ha sempre più acutamente avvertito l’esigenza di una formazione amministrativa avanzata non solo di coloro che sono chiamati dal voto popolare a governare le città, ma anche delle figure apicali e intermedie che assicurano il funzionamento degli apparati istituzionali preposti ad erogare servizi e varie utilità a cittadini ed imprese.

E nella realizzazione di un progetto che si è qualificato subito per il suo elevato profilo scientifico, il promotore ha coinvolto l’Ateneo di Bari guidato dal Rettore prof. Stefano Bronzini e l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia, presieduta dall’Ing. Antonio Decaro, Sindaco del capoluogo regionale, che hanno subito aderito alla proposta loro avanzata, pensando, l’Università, alle opportunità di studio offerte a chi fosse desideroso di intraprendere la carriera nelle Istituzioni locali, e l’Anci, invece, guardando alla possibilità di assicurare percorsi di aggiornamento qualificato a coloro che sono già impiegati nelle Amministrazioni territoriali e devono misurarsi ogni giorno con le sfide gestionali imposte da nuove normative regionali, nazionali e comunitarie, approvate per regolare la vita di comunità urbane sempre più complesse.

E proprio partendo da una rigorosa analisi delle crescenti complessità sociali, economiche, urbanistiche, infrastrutturali, gestionali e culturali delle città e dalla consapevolezza della necessità di rispondere ad esse con programmi e metodologie gestionali all’altezza dei tempi, è venuta maturando l’esigenza di creare un’Istituzione formativa in grado di offrire – attraverso un’accurata selezione di problematiche amministrative e di docenti anche non accademici chiamati ad affrontarle – gli strumenti teorico-pratici per contribuire ad un migliore governo delle comunità amministrate.

La City School nasce dunque nel crogiolo delle nuove e spesso laceranti complessità urbane, imprevedibilmente evidenziate ed accresciute nell’ultimo anno anche dalla pandemia del covid 19, e pertanto non vuole presentarsi, o essere percepita dalla potenziale utenza, come uno spazio puramente accademico di formazione amministrativa asettica, ma, al contrario, come un’Istituzione educativa che ambisce a radicarsi nelle tensioni e nelle urgenze del presente, con la consapevolezza tuttavia che esse possono essere affrontate e governate con lucidità solo affacciandosi con uno sguardo lungo sul futuro delle comunità urbane e delle Istituzioni chiamate a governarle.

Creata presso il DISUM-Dipartimento di studi umanistici dell’Università Aldo Moro, guidato dal prof. Paolo Ponzio, la City School si avvale di un autorevole Comitato scientifico diretto dalla prof.ssa Letizia Carrera, e nel primo short master sperimentale ha svolto per circa 40 frequentanti 52 ore di lezioni su varie tematiche fra cui rigenerazione urbana, pianificazione delle politiche pubbliche, governo territoriale, obiettivi dello sviluppo sostenibile, gestione dei grandi rischi, city management, relazioni sindacali col personale, fiscalità per il governo del territorio, strategie e teorie delle decisioni. Il corpo docente ha visto impegnati, fra gli altri, non solo professori dell’Università e del Politecnico di Bari, e del Politecnico e dell’Università Bicocca di Milano, ma anche manager pubblici di ruoli apicali di amministrazioni locali. Il master inoltre ha avuto fra i suoi docenti anche alcuni ospiti illustri, come ad esempio Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore.

Entro il prossimo mese di gennaio un volume edito dalla Franco Angeli raccoglierà i contributi delle varie lezioni con gli approfondimenti delle tematiche affrontate, resi possibili dall’intenso dialogo con i discenti.

Per rafforzare ulteriormente il suo legame con i territori e le loro Istituzioni la City School ha voluto istituire anche un Comitato d’onore presieduto dal prof. Dioguardi, di cui sono stati chiamati a far parte Sindaci, manager pubblici, Rettori, Presidenti di Camere di Commercio: un Comitato i cui preziosi suggerimenti alimentano le indicazioni strategiche del Comitato scientifico prima richiamato che, a loro volta, informano le linee guida di uno specifico Comitato esecutivo presieduto dall’Ing.Francesco Maggiore, Presidente della Fondazione Dioguardi.

Una scuola così prestigiosa non poteva non attrarre l’attenzione anche della busines community dell’edilizia locale che attraverso l’Ance barese ha finanziato borse di studio per giovani aspiranti alla frequenza dei corsi: una decisione quella dell’Associazione dei costruttori che, lungi dal circoscriversi nell’ambito di un pur meritorio atto di mecenatismo, nasce invece dalla consapevolezza degli imprenditori edili di voler contare su apparati amministrativi locali e nazionali più efficienti in materia di urbanistica e di lavori pubblici e capaci soprattutto di operare con rapidità decisionale e assoluta trasparenza.

Alla luce del successo conseguito con la prima edizione dello short master, la City School ha già aperto le iscrizioni alla seconda – che punta ad ampliare sino a 50 il numero di coloro che aspirino a frequentarlo – mentre si sta già lavorando all’allestimento di un long master biennale che arricchirà ulteriormente la gamma delle discipline insegnate e delle tematiche che verranno affrontate.

E’ prevedibile pertanto che anche quest’anno saranno molto numerosi coloro che vorranno iscriversi alla scuola e frequentarne le lezioni impartite con le modalità comunicative consentite dalle disposizioni per contenere la pandemia.

Allora un anno fa nell’Università di Bari insieme alla Fondazione Dioguardi e all’Anci si è avviato un percorso formativo per amministratori di Enti locali – siano essi sindaci, assessori e consiglieri comunali, o dirigenti e funzionari – non privo di ambizioni, coltivate però dal suo autorevole promotore non come occasione di narcisistico autocompiacimento, ma solo come segni tangibili di una grande passione civile posta al servizio del bene comune e del suo perseguimento da parte di uomini e donne di buona volontà.

Conversando nei giorni con il suo promotore, lo scrivente ha definito la City School una sorta di ‘scuola di guerra’ per amministratori che vogliano essere strateghi vincenti di sviluppo locale e per ufficiali degli stati maggiori amministrativi comunali e regionali: una scuola di guerra certamente incruenta, è ovvio, ma sicuramente impegnata in una ‘guerra santa’ contro inefficienze, ritardi, negligenze, e farraginosità normative e operative, ormai sempre meno tollerate dai contribuenti, siano essi cittadini o imprese. E allora sarà interesse generale valorizzare sempre di più questa coraggiosa e qualificata istituzione, voluta da un autorevole civil servant come Gianfranco Dioguardi e pienamente condivisa nelle sue aspirazioni dall’Università di Bari e dall’Anci.

Federico Pirro (Università di Bari)

Back To Top