skip to Main Content

Mps

Mps? Un pilastro dell’economia. Parola di Mps. Gulp

Il comunicato di Mps e le parole dell'amministratore delegato della banca, Guido Bastianini.

 

Dopo il fallimento del negoziato tra il Mef e Unicredit il Monte dei Paschi ha avviato una revisione del piano industriale 2022-26 e la revisione “potrebbe contenere ulteriori elementi di discontinuita’ rispetto a quanto già ipotizzato in vista delle precedenti discussioni con DG Comp”.

Lo indica la banca senese guidata da Guido Bastianini (non in eccellenti rapporti con il Tesoro) nel comunicato di ieri sulla trimestrale, la terza consecutiva con il segno più e chiusa con un utile netto di 186 milioni che porta il risultato dei nove mesi a 388 milioni, rimarca Radiocor.

La revisione del piano “e’ propedeutica a un aumento di capitale a condizioni di mercato da realizzarsi nel 2022, in relazione al quale, sulla base delle interlocuzioni in corso, e’ ragionevole attendersi il sostegno del socio di riferimento”, si legge nel comunicato dell’istituto controllato dal Mef.

Monte dei Paschi aggiunge che non è più previsto uno shortfall di capitale a fine settembre 2022 e che eventualmente, sulla base di alcune condizioni, potrebbe essercene uno da 500 milioni al primo gennaio 2023.

Il Monte dei Paschi, nelle informazioni rese su richiesta della Consob nella nota sulla trimestrale, spiega che l’azzeramento dello shortfall atteso a 12 mesi (prima si prevedeva uno shortfall di 1,5 miliardi) deriva dagli effetti delle azioni di capital management gia’ realizzate, dall’evoluzione del capitale e dei risk weighted assets e dalla previsione che l’aggiornamento dei modelli interni alle linee guida dell’Eba avvenga oltre l’orizzonte di valutazione.

Riguardo alla soluzione strutturale prevista per la banca si ricorda che la trattativa tra il Mef e UniCredit è stata interrotta – ossia è naufragata per il no di Orcel alle attese del Tesoro – e che “attualmente l’accesso alla virtual data room e’ consentito solo ad Amco”. Inoltre “preso atto della attuale impercorribilita’ di una ‘soluzione strutturale’ e’ stata avviata una preliminare interlocuzione con l’azionista di riferimento che, nel confermare il supporto all’attivita’ della Banca, ha informato il management di contatti gia’ intercorsi con DG Comp della Ue, finalizzati a una proroga della presenza del Mef nell’azionariato della banca e alle necessarie iniziative sul capitale che la Banca dovra’ assumere.

Nello scenario di aumento di capitale, Dg Comp e Bce dovrebbero valutare, per quanto di competenza, l’intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della capogruppo alla luce di quanto verra’ indicato nel nuovo business plan.

“Non può escludersi che nell’ambito di tale valutazione possano insorgere, in linea di principio, elementi allo stato non prevedibili che potrebbero incidere sul percorso di rafforzamento patrimoniale della Capogruppo e sulla struttura e realizzabilita’ di un aumento di capitale a condizioni di mercato”. Alla luce della proposizione nel corso del 2022 del possibile aumento di capitale, anche in assenza di emissioni di titoli di debito nel corso del 2021, potrebbe presentarsi al primo gennaio 2022 un temporaneo breach dei requisiti Mrel. Lo sconfinamento sarebbe destinato a rientrare al momento del riferito aumento di capitale.

Back To Top