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Mps, ecco come Mediobanca, Citi e Credit Suisse salveranno l’aumento del Monte

Fatti, nomi, tempi e numeri sull'aumento di capitale della banca del Tesoro, Mps, che andrà in porto grazie soprattutto al consorzio di garanzia composto da Mediobanca, Bank of America, Credit Suisse, Citi, Sch, Barclays e SocGen. L'articolo di Emanuela Rossi

 

Nessuno slittamento: lunedì 17 novembre, come nelle intenzioni del board, partirà la ricapitalizzazione di Montepaschi. A comunicarlo oggi una nota della banca che fornisce le altre date per il calendario dell’operazione: il 3 novembre si concluderà l’aumento, fino al 25 ottobre saranno negoziabili in Borsa i diritti di opzione che potranno essere esercitati fino al 31 ottobre mentre quelli non sottoscritti saranno offerti a Piazza Affari, attraverso l’asta dell’inoptato, il 1° e il 2 novembre e il loro esercizio dovrà avvenire entro il 3 novembre.

Nel frattempo Siena ha anche annunciato di posticipare dal 3 al 10 novembre la data di approvazione della trimestrale “per consentire il recepimento degli effetti derivanti dal’’esodo volontario dei dipendenti”, operazione collegata all’aumento di capitale.

AUMENTO DI CAPITALE INTERAMENTE GARANTITO

Nel comunicato Rocca Salimbeni evidenzia che la ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro sarà “interamente garantita”: sono stati sottoscritti contratti di garanzia per un importo massimo di 857 milioni di euro, di cui euro 807 milioni con il consorzio di banche composto da Mediobanca, Bank of America, Credit Suisse, Citi, Sch, Barclays, SocGen e Stifel -disgiuntamente fra loro e senza vincolo di solidarietà – e 50 milioni con Algebris. Dal Tesoro, proprietario del 64,23% del capitale, arriveranno 1,606 miliardi di euro. Da terzi investitori, invece, gli impegni di son pari a 37 milioni.

IL RUOLO DEL TESORO

Mps chiarisce che il Tesoro, per effetto dei vincoli comunitari sugli aiuti di Stato, “non potrà in ogni caso superare” la sua attuale quota del capitale all’esito dell’aumento. “Pertanto – prosegue il comunicato stampa – l’impegno di sottoscrizione del Mef diventerà efficace solo pari passu con gli altri azionisti” in modo da “mantenere invariata” la partecipazione e “una volta determinata la porzione dell’Aumento di Capitale sottoscritta da altri azionisti”.

Sempre da Siena arriva un ulteriore chiarimento ossia il fatto che la ricapitalizzazione ha “natura iperdiluitiva” e dunque “troverà applicazione il c.d. metodo rolling”, uno strumento promosso dalla Consob per attenuare le anomalie di prezzo che possono capitare negli aumenti di capitale.  ricapitalizzazioni. “Conseguentemente – si legge ancora – verrà riconosciuta agli azionisti che ne facciano richiesta la facoltà di ricevere le nuove azioni al termine della giornata contabile di borsa aperta in cui i relativi diritti di opzione sono stati validamente esercitati, a partire dal terzo giorno di offerta purché siano rispettate le modalità operative previste da Monte Titoli”.

IL PREZZO DI SOTTOSCRIZIONE DELLE AZIONI

Per quanto riguarda il prezzo di sottoscrizione delle azioni Mps comunica che è stato fissato in 2 euro, con uno sconto del 7,79% rispetto al prezzo teorico dopo lo stacco del diritto di opzione. Gli azionisti della banca potranno sottoscrivere 374 nuove azioni ogni 3 azioni.

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