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Digital Tax

Ecco i miliardi di tasse etiche che pagheremo

Numeri, dettagli e curiosità sulle tasse cosiddette etiche che graveranno sui cittadini. L'articolo di Luigi Pereira

Tutela della salute, difesa dell’ambiente, lotta al gioco d’azzardo: con la legge di bilancio 2020, il governo è pronto ad offrire all’Erario circa 4 miliardi di euro nel prossimo quadriennio (dal 2020 al 2023) relativamente alle cosiddette “tasse etiche”. Ecco i dettaglii.

LA TASSA SULLA PLASTICA

L’imposta sul consumo dei manufatti in plastica sebbene ridimensionata rispetto alla sua versione originaria quando l’ammontare dell’imposta era stabilita a 1 euro (ora 45 centesimi) per chilogrammo di materia plastica contenuta manufatti in plastica con singolo impiego (Macsi). Totale fino al 2023 secondo le stime della relazione tecnica del governo: 1,2 miliardi di euro.

I DETTAGLI

Da aumento delle accise sui tabacchi e dall’introduzione dell’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo è previsto un extra gettito di poco meno di mezzo miliardo nei prossimi quattro anni. La parte più consistente dell’introito deriva dall’incremento delle accise con una media di 88 milioni di incasso l’anno. Con l’articolo 1 comma 659 della legge di bilancio 2020 sono state infatti elevate sia le accise che gravano sui tabacchi lavorati (aumentate da 30 a 35 euro, da 32 a 37 euro, da 125 a 130 euro rispettivamente per sigari, sigarette e tabacco tranciato) ed è stato altresì elevato l’onere fiscale minimo sulle sigarette, che sale dal 95,22% al 96,22% della somma dell’accisa globale e dell’Iva. Totale introito previsto dall’accisa sui tabacchi: 353,60 milioni di euro.

SUGAR TAX

Dalla sugar tax invece è stato previsto un incasso di circa un miliardo di euro nel prossimo quadriennio con una media di 256 milioni per anno. La disposizione prevede l’applicazione di un’imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione. Escluse dall’imposta sono le bevande edulcorate cedute direttamente dal fabbricante nazionale per il consumo in altri Paesi dell’Unione europea ovvero destinate, dallo stesso soggetto, ad essere esportate. Totale fino al 2023 secondo le stime della relazione tecnica del governo: 1026,9 milioni di euro fino al 2023.

LA TASSA SULLE VINCITE

La tassa è stata introdotta nel 2011 con aliquota del 6% sulla parte della vincita eccedente euro 500 per alcuni giochi, tra cui gli apparecchi videolottery (c.d. Vlt) di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del regio decreto n. 773 del 1931 (Tulps), i giochi numerici a totalizzatore nazionale e le lotterie nazionali ad estrazione istantanea. Successivamente, l’articolo 6, comma 3, del decreto-legge n. 50 del 2017 ha fissato tale prelievo al 12%. Totale fino al 2023: 1245,6 milioni.

LE ALTRE STANGATE

Tra legge di bilancio e decreto fiscale, il governo è riuscito a prevedere altre nuove imposte. Stretta sulle compensazioni di 5191 milioni di euro per il 2020, abrogazione del super iper ammortamento 388 mln nel 2020, che diventano 778 nel 2021 e nel 2022; sostituzione mini Ires con Ace dal 2021 778,2 mln e 5191 nel 2022; unificazione Imu e Tasi 14,45 nel 2020, 68,53 nel 2021, 44,83 mln nel 2022; e poi ancora ci sono il mancato rinnovo della cedolare, la rimodulazione delle detrazioni, la tracciabilità delle detrazioni, l’abrogazione super forfait, nuove cause ostative forfettario, inclusione reddito forfait per benefici, accise tabacchi e tasse su accessori tabacchi. La voce più rilevante è la prima, la stretta sulle compensazioni che arriva quasi a 5 miliardi. La maggior parte dei contribuenti non potranno usare in compensazione i propri crediti d’imposta per gran parte del 2020 con la conseguenza che imposte che altrimenti sarebbero state compensate dai crediti vantati nei confronti dell’erario dovranno invece essere effettivamente versate. Anche l’abrogazione del super e dell’iper ammortamento avrà effetti pesanti sulle tasche dei contribuenti, stimati intorno ai 400 milioni.

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