skip to Main Content

Microsoft Giappone

Perché Microsoft è malinconica

Microsoft taglia le previsioni su utile e fatturato a causa del rafforzamento del dollaro. Tutti i dettagli.

Giovedì Microsoft ha abbassato le previsioni sull’utile e sul fatturato per il quarto trimestre dell’anno. C’entra il rafforzamento del dollaro, dovuto a sua volta dall’inasprimento delle politiche della Federal Reserve (la banca centrale degli Stati Uniti) sull’aumento dei tassi di interesse e le tensioni geopolitiche connesse all’invasione russe dell’Ucraina. Microsoft non è l’unica grande azienda americana ad aver tagliato le stime sui profitti futuri: anche Coca-Cola e Procter & Gamble, ad esempio, hanno fatto lo stesso.

I PROBLEMI DEL DOLLARO FORTE

Nell’ultimo anno il dollaro ha guadagnato il 14 per cento rispetto a un paniere di valute. Un dollaro più forte, però – come spiega Reuters – va a intaccare i profitti delle grosse società che hanno una proiezione internazionale e che convertono le valute estere in dollari.

Steve Koenig della società di servizi finanziari SMBC Nikko Securities ha detto appunto a Reuters che “le società di software, tra cui Microsoft, hanno attività significative al di fuori degli Stati Uniti e ritengo che Microsoft stia agendo con prudenza per anticipare le aspettative [del mercato] ed essere trasparente sugli impatti valutari”. In effetti, la metà circa delle entrate di Microsoft arriva da paesi al di fuori degli Stati Uniti.

LE NUOVE PREVISIONI DI MICROSOFT

L’azienda ha abbassato le previsioni sull’utile per tutti e tre i suoi segmenti di attività: i prodotti Windows, i servizi di cloud computing e quelli per i computer.

Microsoft dice di aspettarsi un fatturato tra i 51,9 e i 52,7 miliardi di dollari per il quarto trimestre, contro i 52,4-53,2 miliardi stimati in precedenza. Ha anche ridotto la previsione di profitto a 2,24-2,32 dollari per azione, rispetto alla precedente di 2,28-2,35.

Stando ai dati di Refinitiv, un fatturato di 52,8 miliardi risulterebbe in un utile per azione di 2,33 dollari.

LA RICHIESTA DI SOFTWARE “DA UFFICIO” E DI CLOUD

Lo scorso aprile Microsoft aveva detto di prevedere un tasso di crescita a doppia cifra per il prossimo anno fiscale, grazie all’aumento della domanda – trainata dal modello di lavoro “ibrido”, diviso tra ufficio e casa – per i suoi software di produttività personale (office automation) e per i suoi servizi cloud.

COME VANNO LE AZIONI (NON SOLO DI MICROSOFT)

A seguito dell’annuncio le azioni di Microsoft hanno perso il 2,3 per cento, a 266,1 dollari.

Dall’inizio del 2022 il titolo di Microsoft ha visto ridursi il suo valore del 20 per cento circa, in linea con la perdita (-23 per cento) dell’indice Nasdaq.

Oggi Apple è scesa dello 0,4 per cento e Amazon dello 0,2. Alphabet (la società madre di Google) ha guadagnato invece lo 0,8 per cento mentre Meta (la compagnia tecnologica precedentemente nota come Facebook) il 2 per cento.

Back To Top