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Microsoft Giappone

Ecco come Microsoft cederà alle pressioni Ue sul cloud

La società Microsoft annuncia il primo passo, ma non l'ultimo, per affrontare le preoccupazioni di Bruxelles sul cloud

 

Microsoft cede alle pressioni di Bruxelles sul cloud.

Il colosso tecnologico di Redmond rivedrà i suoi termini di licenza e consentirà ai fornitori di servizi cloud di competere meglio. La mossa arriva “per cercare di placare tutte le preoccupazioni dell’autorità” antitrust europea. Lo ha dichiarato mercoledì il presidente di Microsoft Brad Smith nel corso di una conferenza organizzata dal think tank Bruegel a Bruxelles, riporta Reuters.

Proprio Microsoft è stata multata di 1,6 miliardi di euro dalle autorità di regolamentazione antitrust dell’Ue nel 2010. Ma ora la società è finita di nuovo nel mirino dell’autorità per la concorrenza di Bruxelles dopo che il fornitore di software tedesco NextCloud, la francese OVHcloud  e altre due società (tra cui l’italiana Aruba) hanno presentato denunce sulle pratiche cloud di Microsoft.

Tutti i dettagli.

I CAMBIAMENTI PROMESSI DA MICROSOFT

Microsoft vuole ascoltare e agire in base ai reclami, ha annunciato il presidente Smith.

“Inizieremo dando più opzioni ai provider cloud europei, a partire dalla possibilità di eseguire alcune operazioni nei propri data center in cloud”, ha dichiarato il presidente di Microsoft.

Smith ha affermato che le modifiche includono la possibilità ai fornitori di servizi cloud di offrire Windows come sistema operativo desktop completo, fornendo una protezione dei prezzi a lungo termine e rivedendo i termini di licenza.

INDAGINE ANTITRUST IN VISTA PER MICROSOFT

La mossa di Microsoft è un tentativo di schivare il faro dell’antitrust europeo.

A seguito della denuncia di Ovh Cloud (a cui si è aggiunta Aruba e un gruppo di fornitori di servizi cloud in Danimarca), la Commissione europea si è attivata su Microsoft.

A marzo le autorità antitrust Ue hanno distribuito un questionario ai partner di Microsoft Azure e alle società rivali, sollecitando informazioni sulle azioni potenzialmente abusive intraprese dalla società tecnologica statunitense in merito alla licenza dei suoi prodotti.

LA QUESTIONE DELLE LICENZE

Secondo i suoi critici, Microsoft ha utilizzato tattiche anticoncorrenziali per attirare i clienti verso il suo servizio di cloud computing Azure. Utilizzando Windows e Office per alimentare la crescita di Azure, i critici affermano che sta ripetendo il tipo di “legatura” illegale che era al centro dell’ultimo round di azioni normative contro l’azienda, sottolinea il Financial Times.

Quindi ora il colosso di Redmond ha annunciato un primo passo, ma non l’ultimo, per affrontare le preoccupazioni, ha precisato Smith.

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