GIORGIA MELONI SU SALARIO MINIMO E SINDACATI
"M5s e Pd ci dicono che il salario minimo è l'unica cosa che va fatta in Italia ma in dieci anni al governo non l'hanno fatta". (Giorgia Meloni)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
"Alcuni sindacati vanno in piazza per rivendicare il salario minimo ma quando trattano i contratti collettivi accettano anche contratti con poco più di 5 euro all'ora, come accaduto con il contratto della sicurezza privata. Bisognerebbe essere un po' coerenti". (Giorgia Meloni)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
FORMICHE ELOGIA LE CINESERIE DI GIORGIA MELONI
"Tre giorni fa l’Italia ha consegnato alla Cina la nota verbale con cui ha annunciato l’uscita dalla Belt and Road Initiative. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, può rivendicare una promessa elettorale mantenuta". (Formiche)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
UN TAVOLO PRODUCE 5 TAVOLI
Tavolo auto. Alla fine della riunione con Stellantis, i sindacati, le regioni e l'Anfia, il ministero delle Imprese ha annunciato l’avvio di cinque tavoli di lavoro al ministero.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
LE MAGIE DELLA CONFCOMMERCIO
In Italia 43 milioni di persone faranno regali per il Natale 2023 con una spesa media di 186 euro a testa, secondo l'analisi dell'ufficio studi di Confcommercio.
Ammirevoli queste previsioni così precise, direi forse prodotte da stime econometriche magiche.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
I GODIMENTI DI ARCELOR MITTAL
ArcelorMittal. Nel bilancio dei primi 9 mesi 2023, l’azienda comunica di aver prodotto flussi di cassa liberi per di 1,1 miliardi. Cassa quindi più che capiente che però non finisce negli investimenti, ma che è stata retrocessa tutta agli azionisti. (Fabio Pavesi, Milano Finanza)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
CARTOLINA DALLA CINA
In termini di disponibilità FTTH, la Cina è al primo posto (99%). Questo anche perché nel 2013 la Cina ha implementato una potente politica di implementazione FTTH, in cui tutte le nuove abitazioni sono state obbligate ad avere l’accesso FTTH. (Asstel)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 5, 2023
CARTOLINA DALLA GERMANIA
Un'altra lezione per il sistema scolastico tedesco: anche nel nuovo test PISA la Germania resta in parte indietro rispetto alla media internazionale. Quali sono le ragioni? (El Pais, via rassegna Radio3 Rai Mondo)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
L’ENIGMA SETTIMANA ENIGMISTICA
La Settimana enigmistica è una macchina da soldi. Nel 2022 ha incassato 49,1 milioni di euro dalle vendite, con 11 milioni di utili netti. Solo negli ultimi 4 anni quasi 50 milioni di utili totali, con un prodotto più o meno uguale dal 1932. (Claudio Plazzotta, Italia Oggi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
L’ULTIMA ELKANNATA
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 5, 2023
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Caro @MinisteroSalute, non bastano 5 giorni per avere una risposta a una domandina tipo: questa norma prevista da un decreto del 2021 è ancora in vigore o è stata modificata e come? Dobbiamo aspettare il 2024 per la risposta? Grazie e cordiali saluti
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 5, 2023
Sciopero delle firme a Open di Mentana? pic.twitter.com/MJeXUREyZL
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 6, 2023
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I CONTI DI ARCELOR MITTAL. ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI FABIO PAVESI PER MILANO FINANZA (qui la versione integrale)
Oggi va in scena l’ennesimo estenuante Cda di Acciaierie d’Italia per tentare di trovare una via d’uscita alla grave crisi di liquidità dell’ex Ilva. L’azienda ha bisogno disperatamente di un’iniezione di liquidità di oltre 300 milioni di euro. E per garantire il futuro al polo siderurgico più grande d’Europa occorre un piano di investimenti da 5 miliardi nei prossimi anni su cui sta lavorando il ministro Fitto […]
Ma il socio privato Arcelor Mittal continua a procrastinare da tempo gli impegni. In un gioco a scacchi pericoloso e nocivo per l’ex Ilva, su cui il presidente della holding Franco Bernabè ha più volte lanciato l’allarme per la grave crisi di liquidità e i debiti con i fornitori di energia che non vengono pagati. […]
[…] Si vedrà se anche questo ennesimo Cda porterà buone nuove. Si può pensare che la ritrosia del colosso franco-indiano sia dovuta a ostacoli di origine finanziaria. Ma è vero il contrario […] I soldi, e tanti, ci sono per un intervento risolutivo della crisi finanziaria dell’impianto di Taranto. Basta veder i conti di Arcelor Mittal.
Nella presentazione del bilancio dei primi 9 mesi del 2023 ecco che l’azienda comunica di aver prodotto flussi di cassa liberi per la bellezza di 1,1 miliardi. Cassa quindi più che capiente che però non finisce negli investimenti, ma che è stata retrocessa tutta agli azionisti.
Non solo ma gli indiani hanno deconsolidato dai loro conti l’ex Ilva già da tempo. Approfittando del fatto che la seconda iniezione da 680 milioni di parte di Invitalia, il socio pubblico, che ha quindi speso oltre 1 miliardo per l’ex Ilva è convertibile in azioni, portando così il socio pubblico al 60% del capitale […] E quindi Arcelor scrive da tempo che la sua quota è del 40%. Una quota di minoranza che ha permesso ai franco-indiani di deconsolidare dai loro conti proprio l’ex Ilva. Tra l’altro con un guadagno dal deconsolidamento di 100 milioni. E così l’ex Ilva di fatto non compare più nei radar del bilancio globale del gruppo […]
Acciaierie d’Italia è scomparsa dalle presentazioni del gruppo agli investitori come se l’Italia non esistesse. Nei piani di investimento proiettati al 2026 l’ex Ilva non compare più. E non compare nelle varie joint venture del gruppo disseminate nel mondo. Un chiaro segnale di disimpegno.
Chissà se calcolato o meno fin dall’inizio dell’avventura del colosso dell’acciaio mondiale in Italia? Difficile dirlo. Sta di fatto che nel ciclo più favorevole da anni dell’industria siderurgica globale, il biennio 2021-2022 che ha portato in cassa ad Arcelor-Mittal la bellezza di 26 miliardi di utili, l’ex Ilva è stata ferma a guardare con un continuo calo della produzione […] Ora che il ciclo sta rallentando e la domanda non è così forte si rischia la sovraproduzione e poter contare su una diminuzione dell’offerta può solo fare comodo. Meglio che l’ex Ilva paradossalmente produca sempre meno. In fondo è la legge antica della domanda e dell’offerta. Che Arcelor-Mittal sa cavalcare molto bene.