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Intesa Sanpaolo, tutte le ultime mosse nel wealth management

Chi è Marc Hoffmann, ceo della neonata Intesa Sanpaolo Wealth Management. L'articolo di Emanuela Rossi.

Prosegue e si rafforza l’interesse di Intesa Sanpaolo nel wealth management. A seguito dell’approvazione della Banca Centrale Europea, Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking ha formalizzato l’atto di fusione per incorporazione di Fideuram Bank Luxembourg e Compagnie de Banque Privée Quilvest (CBPQ), avviando così l’operatività di Intesa Sanpaolo Wealth Management. Con la nuova denominazione la società è attiva dal 1° gennaio 2023.

LA FUSIONE TRA FIDEURAM BANK LUXEMBOURG E CBPQ

La nascita di Intesa Sanpaolo Wealth Management rappresenta per Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking l’atto conclusivo del percorso avviato nel 2021, quando è stato stipulato l’accordo per l’acquisizione del 100% di CBPQ attraverso la controllata lussemburghese Fideuram Bank Luxembourg.

Come si legge in una nota del gruppo, “l’operazione consente alla Divisione Private di Intesa Sanpaolo di ampliare il proprio supporto alla clientela High Net Worth Individual italiana ed estera, offrendo la possibilità di un ulteriore booking center interno all’Unione Europea”. Inoltre Intesa Sanpaolo Wealth Management “rappresenta un nuovo hub per la Divisione che, in aggiunta a Reyl Intesa Sanpaolo in Svizzera, consentirà di sviluppare l’attività di private banking internazionale in aree con prospettive di crescita promettenti, come Lussemburgo e Belgio”.

Il management team della banca lussemburghese sarà italiano ed estero “con solide competenze nell’offerta di servizi di wealth management rivolta a investitori internazionali”. La banca sarà guidata dal ceo Marc Hoffmann, conterà su 200 dipendenti e su circa 3.700 clienti HNWI europei ed extraeuropei, e gestirà oltre 10 miliardi di euro di AUM. Ca de’ Sass informa che già dal secondo semestre 2022 “sono state attivate importanti sinergie tra l’hub lussemburghese e le reti italiane della Divisione Private Banking al fine di garantire una totale copertura dei bisogni più complessi sia della clientela istituzionale che privata, anche in relazione alle opportunità legate al family business internazionale”.

Per questa operazione Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking si è avvalsa della consulenza di PwC e CM Law.

CHI È MARC HOFFMANN, IL CEO DI INTESA SANPAOLO WEALTH MANAGEMENT

Hoffmann, nato in Lussemburgo, ha iniziato la carriera nel 1984 in Morgan Guaranty Trust Company per poi diventare vicepresidente di JP Morgan Securities London (1987-1990). Dal 1990 al 1995 ha lavorato per il Gruppo AIG (Regno Unito), prima come vicepresidente e responsabile del marketing dei prodotti finanziari per l’Europa, poi presso la Banque AIG a Parigi, dove ha ricoperto la carica di presidente del Comitato di gestione.

Nel 1995 Hoffmann è entrato a far parte di Dexia BIL in Lussemburgo, come consulente del Comitato di gestione e responsabile dei mercati finanziari. L’anno seguente è entrato a far parte del Consiglio di gestione – di cui è stato presidente dal 2001 – ed è poi diventato membro del Comitato Esecutivo del Gruppo Dexia.

Nel 2007 ha creato una nuova banca privata in Lussemburgo, la Compagnie de Banque Privée Luxembourg (CBP), dove ha assunto il ruolo di ceo. CBP Luxembourg si è poi fusa con le attività di private banking del Gruppo Quilvest e Hoffmann è diventato ceo di Quilvest Wealth Management.

LA PARTECIPAZIONE IN REYL

Tra le operazioni portate avanti da Intesa Sanpaolo nel wealth management, a fine 2020, si ricorda quella targata Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking, la divisione private banking di Intesa Sanpaolo, e Reyl, gruppo bancario indipendente e diversificato con sede a Ginevra. Grazie all’accordo di partnership strategica, Fideuram ha acquistato una partecipazione del 69% in Reyl e a quest’ultimo ha conferito la propria controllata bancaria svizzera Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval che è stata poi incorporata in Reyl, dando così origine a un gruppo bancario privato internazionale di importanti dimensioni, con sede a Ginevra e circa 400 collaboratori.

L’INGRESSO IN RBM

A dicembre 2019 occorre ricordare un’altra interessante sinergia con i board di Intesa Sanpaolo e di Intesa Sanpaolo Vita che avevano approvato l’ingresso con una quota di controllo nel capitale di Rbm Assicurazione Salute, posseduta dal Gruppo Rbh della famiglia Favaretto, fondata nel 2007. Intesa Sanpaolo Vita a luglio aveva acquistato direttamente per cassa il 50% +1 azione, al prezzo di 325 milioni di euro, ma è previsto che salga al 100% del capitale in modo progressivo dal 2026 (70%) al 2029 (100%). Il prezzo di acquisto sarà determinato secondo una formula mista – patrimoniale e reddituale – in base al raggiungimento di obiettivi di crescita prestabiliti.

YI TSAI E GLI AFFARI IN CINA

Solo pochi giorni prima Intesa Sanpaolo aveva annunciato l’avvio di attività di wealth management in Cina attraverso una propria società, YI TSAI (“Talento Italiano”), appartenente al perimetro della Divisione International Subsidiary Banks. Grazie alla Fund Distribution License avuta dalle autorità locali, il gruppo guidato da Carlo Messina è stato il primo a svolgere attività del genere nel Paese asiatico.

Per TSAI, costituita nel 2016, c’è stata prima una fase pilota svolta nell’area della Città di Qingdao, Pilot Zone per lo sviluppo delle attività di Wealth Management in Cina. A marzo 2019 Intesa Sanpaolo aveva firmato un Memorandum of Understanding con la Municipalità di Qingdao per lo sviluppo proprio della Pilot Zone, alla presenza del presidente cinese Xi Jinping e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione della visita di Stato in Italia di Xi.

LA DIVISIONE PRIVATE BANKING

Come si evince dalla terza trimestrale del 2022, la Divisione Private Banking di Intesa Sanpaolo che “serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, IW Private Investments, SIREF Fiduciaria, Fideuram Bank Luxembourg, Reyl Intesa Sanpaolo, Compagnie de Banque Privée Quilvest, Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland” nei primi nove mesi dello scorso anno ha messo a segno proventi operativi netti per 1.749 milioni, -2,9% rispetto a 1.801 milioni dei primi nove mesi 2021, un risultato della gestione operativa di 1.083 milioni, -4,7% rispetto a 1.136 milioni dei primi nove mesi 2021, e un risultato netto pari a 750 milioni, rispetto a 863 milioni dei primi nove mesi 2021.

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