skip to Main Content

Lufthansa

Che cosa cela in Europa lo scazzo Ryanair-Lufthansa

Aiuti di Stato a Lufthansa dichiarati illegali dal Tribunale Ue su ricorso di Ryanair. L'approfondimento di Giuseppe Liturri

 

Il Tribunale Ue ha inflitto un clamoroso smacco alla Commissione ed alla “dominus” degli aiuti di Stato, la sempiterna Margrethe Vestager.

Quando nel giugno 2020 il governo tedesco intervenne pesantemente ricapitalizzando la Lufthansa con ben 6 miliardi, la Commissione non ebbe esitazioni nel definire tale aiuto “compatibile con mercato interno”.

Tale decisione fu oggetto di ricorso da parte di Ryanair e Condor ed oggi è arrivata la sentenza che l’ha ridotta in cenere ed ha portato al suo annullamento. Con la conseguenza che – essendo stati già restituiti gli aiuti, incluso il 20% del capitale inizialmente sottoscritto dallo Stato – Lufthansa potrebbe essere soggetta a multe o essere costretta a concedere spazi ai concorrenti negli aeroporti tedeschi dove opera in regime di quasi monopolio.

I “VARI ERRORI” DELLA COMMISSIONE SU LUFTHANSA

I magistrati di primo grado (la sentenza potrebbe infatti essere appellata davanti alla Corte di Giustizia) hanno rilevato che la Commissione “è incorsa in vari errori”, non eseguendo un accurato esame del fatto che Lufthansa non fosse in grado di reperire finanziamenti sui mercati per la totalità del suo fabbisogno. È infatti questo il motivo principale per cui la Commissione – facendo leva sul Quadro Temporaneo per gli aiuti Covid – aveva considerato gli aiuti ammissibili. Il Tribunale ha rilevato che “poiché la Commissione ha quindi omesso di esaminare se la DLH avrebbe potuto reperire una parte non trascurabile del finanziamento necessario sui mercati, il Tribunale conclude che essa non ha tenuto conto di tutti gli elementi pertinenti da prendere in considerazione per valutare la conformità della misura in questione”.

Un errore di gravità assoluta da parte della Commissione che però ha consentito a Lufthansa di sopravvivere alle difficoltà del periodo pandemico e prosperare ora sull’onda della ripresa, al punto che tutti quegli aiuti sono stati restituiti, anche con un guadagno da parte dello Stato tedesco.

Lufthansa e la Commissione si sono riservati una accurata valutazione della sentenza prima di proporre appello alla Corte in Lussemburgo.

Non è la prima volta che la Vestager con la sua DG Competition vengono smentiti dal Tribunale (vedi caso Apple). Il problema è che le decisioni di approvazione o di diniego di aiuti di Stato da parte della Vestager, nel frattempo producono effetti irreversibili e le sentenze non riusciranno più a ribaltare lo status quo ante. Sia quando consentono un aiuto e non dovrebbero farlo (come in questo caso) e sia quando lo impediscono (come nel caso delle banche italiane).

Ma qui le dimensioni della vicenda sono colossali. Non a caso, Reuters, Financial Times e Bloomberg le hanno dato ampio risalto. Infatti, il semaforo verde della Commissione nel 2020 ha evitato il collasso della compagnia tedesca. Cosa sarebbe accaduto in caso di diniego?

I CASI PRECEDENTI

La memoria non può andare a quei mesi del 2014 e 2015, quando invece la Commissione si mise di traverso rispetto alla miseria di 300 milioni di ricapitalizzazione del Fondo Interbancario (FITD) a favore di Banca Tercas e, qualche mese dopo, anche di altre quattro banche medio-piccole. Per effetto di quella decisione, le banche italiane furono cancellate dal mercato e le successive sentenze (di primo e secondo grado) che invece riconosceva all’intervento del FITD la natura di intervento privato non lesivo della concorrenza nel mercato interno, arrivò come una beffa. Perché ormai la frittata era fatta e non si poteva tornare alle uova.

In quel caso a Bruxelles lo scrutinio fu scrupolosissimo. Cercavano la pagliuzza e la trovarono, salvo dimostrarsi poi inesistente. Nel caso Lufthansa – che già all’epoca ci apparve uno strappo evidente alle regole sul divieto di aiuti di Stato, pur mitigati dalle esenzioni per la pandemia – negli uffici della Vestager si sono fatti passare sotto gli occhi almeno un paio di travi che i giudici non hanno potuto non vedere.

Ma Lufthansa è tedesca e Banca Tercas è (era) una banchetta italiana. Ed a Bruxelles, la Germania da sempre impone la regola del Marchese del Grillo. Con buona pace dei sognatori dell’Europa federale e di altre simili amenità.

Back To Top