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Superbonus

Luci e ombre della delega fiscale

Il disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale visto da Enrico Zanetti, tributarista ed ex viceministro alle Finanze

 

Il consiglio dei ministri il 5 ottobre ha approvato il disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale.
Male la totale assenza di principi di riforma per il potenziamento della giustizia tributaria.
Malissimo la prosecuzione della deriva di una macchina dei controlli fiscali in cui si fondono e confondono le finalità di lotta all’evasione fiscale e quelle di riscossione, trasformando la prima in caccia al gettito.
Da rivedere alla prova della fase attuativa le generiche petizioni di principio su imposte sul reddito e IVA.
Bene il superamento dell’IRAP.
Molto bene, anzi davvero eccellente, la soluzione tecnica e politica trovata sulla riforma del catasto.
Infatti tra varie spine e alcune petizioni di principio troppo generiche per meritare allo stato un commento, una soluzione oggettivamente brillante è stata trovata proprio su una delle questioni apparentemente più inestricabili: la riforma del catasto.
Riforma che si farà, ma con “la previsione che le informazioni rilevate secondo I principi sopra indicati non vengano utilizzati per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali”.
In un colpo solo, il premier Mario Draghi e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ottengono il risultato di disinnescare la bomba politica dei riflessi fiscali della riforma del catasto (e, da questo punto di vista, si tratta di una oggettiva, quanto schiacciante vittoria dell’area di centrodestra di Governo sulle legittime, ma assai differenti aspirazioni di altre componenti), ma anche di dare finalmente vita a una prospettiva di riforma che si pone come obiettivo, una volta tanto, non di determinare gettito sin dal giorno dopo in cui entra in vigore (cosa che spesso produce, a consuntivo, risultati imprevisti e dannosi), ma di migliorare davvero il settore in termini di procedure e contenuti informativi, lasciando poi la valutazione di un loro impiego ai fini fiscali dopo un periodo di decantazione, durante il quale valutarne in modo più accorto gli effetti.
Un grande merito. Politico e tecnico.
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