skip to Main Content

De Gennaro

Leonardo, ecco numeri e sbuffi nell’assemblea dell’ex Finmeccanica

Numeri, strategie, annunci e impegni. Ma non solo. Anche qualche momento di tensione, ieri, nel corso dell’assemblea di Leonardo (ex Finmeccanica). Ecco dettagli e approfondimenti. CHE COSA HA APPROVATO L’ASSEMBLEA L’assemblea ha approvato il bilancio 2017 (274 milioni di utile) ed un dividendo di 0,14 euro per azione, nominato il collegio dei sindaci, approvato il…

Numeri, strategie, annunci e impegni. Ma non solo. Anche qualche momento di tensione, ieri, nel corso dell’assemblea di Leonardo (ex Finmeccanica). Ecco dettagli e approfondimenti.

CHE COSA HA APPROVATO L’ASSEMBLEA

L’assemblea ha approvato il bilancio 2017 (274 milioni di utile) ed un dividendo di 0,14 euro per azione, nominato il collegio dei sindaci, approvato il piano di incentivazione a lungo termine del management. “Significativa”, ha commentato la società, la partecipazione all’assemblea degli investitori istituzionali, prevalentemente esteri, pari a circa il 33% del capitale. “Quando Profumo è stato nominato, il 16 maggio 2017, il titolo valeva 15,52 euro. Ieri ha chiuso invariato a 9,43, -39,2% rispetto a un anno fa”, ha notato oggi il Sole 24 Ore.

LA LETTERA AGLI AZIONISTI

Le direttrici di marcia del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa di rintracciano nella lettera agli azionisti: “Intenso sarà il percorso che ci aspetta negli anni a venire”, scrivono il presidente, Gianni De Gennaro, e l’amministratore delegato, Alessandro Profumo. “Il piano industriale quinquennale si fonda infatti su una crescita solida e sostenibile nel lungo periodo”, si legge nel testo. “Il 2018 consoliderà una nuova fase di crescita sostenibile della vostra società, facendo leva su un modello operativo più efficiente, una gestione più integrata delle risorse e un approccio al cliente più efficace”, continua la lettera dei vertici aggiungendo che “continueremo al tempo stesso a sostenere la crescita con investimenti mirati” su prodotti e tecnologie “chiave”. Tali azioni di sviluppo verranno accompagnate da un “rigoroso controllo dei costi”.

L’AFFONDO DI BIVONA SUL CAPO AZIENDA

Profumo è stato criticato da Giuseppe Bivona, l’investitore che – ricorda oggi Gianni Dragoni del Sole 24 Ore – dal 2013 incalza la gestione di Mps (con Banca d’Italia, Consob, Mef) per la mancata contabilizzazione come derivati nei bilanci dei contratti Alexandria e Santorini (erano invece presentati come Btp). Il gup di Milano, il 27 aprile, ha rinviato a giudizio l’ex presidente di Mps Profumo e l’ex ad Fabrizio Viola, per falso in bilancio e manipolazione del mercato.
Bivona ha chiesto a Profumo di valutare «l’opportunità di fare un passo indietro» e al cda di «revocare» le deleghe, altrimenti «si muoveranno le forze del mercato, come avvenuto in Telecom».

LA RISPOSTA DI DE GENNARO SU PROFUMO

La risposta è arrivata dal presidente di Leonardo, Gianni De Gennaro: “Il rinvio a giudizio di Alessandro Profumo come ex presidente del Monte dei Paschi di Siena per false comunicazioni sociali non “comporta alcuna causa di decadenza” da amministratore delegato del Gruppo Leonardo, ha detto De Gennaro. “A seguito delle analisi svolte anche con il sussidio di uno studio legale esterno, – ha aggiunto il presidente – è emerso che il rinvio a giudizio non comporta alcuna causa di decadenza di Profumo dalla carica di amministratore delegato della società e non costituisce alcuna incapacità o restrizione in automatico della capacita’ di Leonardo di operare sui mercati”. “Profumo con grande trasparenza e correttezza – ha proseguito De Gennaro – ha informato il consiglio di amministrazione di questa sua posizione giudiziaria e il consiglio ne ha preso atto e gli ha riconosciuto piena capacita’ di svolgere il suo ruolo”.

DOSSIER PIAGGIO

Non sono stati gli unici momenti di tensione nell’assemblea dei soci dell’ex Finmeccanica. Simone Siliani, di Fondazione finanza etica, ha votato contro il bilancio perché – ha scritto Il Sole 24 Ore – il gruppo si è rafforzato nel militare anziché nel civile. Fabio Scaccia ha chiesto lumi su un credito di 115 milioni verso Piaggio Aero, che è in forte difficoltà. «Il credito è stato oggetto di riscadenzamento» a fine 2017, ha risposto Profumo. «Piaggio è impegnata nello sviluppo di un drone, il P.1HH, siamo un fornitore strategico. Leonardo è interessata a mantenere i rapporti con Piaggio in virtù del lancio di un nuovo programma, il P.2HH, con potenziali clienti l’Aeronautica militare italiana ed emiratina».

Back To Top