skip to Main Content

Leonardo Oto Melara

Leonardo, che fine ha fatto l’assist di Equita dell’ex Profumo per l’ex Finmeccanica?

Il titolo Leonardo (ex Finmeccanica) non va in gol in Borsa nonostante i buoni assist ricevuti da Equita e Goldman Sachs. E’ quanto si mormora tra gli analisti che scrutano gli andamenti del titolo del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’amministratore delegato, Alessandro Profumo. Vediamo numeri, tendenze…

Il titolo Leonardo (ex Finmeccanica) non va in gol in Borsa nonostante i buoni assist ricevuti da Equita e Goldman Sachs. E’ quanto si mormora tra gli analisti che scrutano gli andamenti del titolo del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’amministratore delegato, Alessandro Profumo. Vediamo numeri, tendenze e scenari alla luce degli ultimi eventi e delle ultime notizie.

I REPORT NON NEGATIVI

Gli osservatori si appuntano in particolare sulla seduta di Piazza Affari dello scorso 9 aprile che non ha riservato troppe soddisfazioni al titolo Leonardo, che non ha tratto beneficio dall’intonazione complessivamente positiva del Ftse Mib né da un upgrade ricevuto questa mattina da parte degli analisti di Goldman Sachs, che hanno reiterato il rating “buy” sull’azione con target price innalzato da 10,90 a 11 euro. Così come non ci sono stati gli effetti attesi dopo un giudizio positivo anche degli analisti di Equita hanno confermato il rating “buy” sul titolo con target price a 11,8 euro.

I CONTRATTI IN BALLO

Nel corso della stessa giornata, dalla quarta E&C conference, è emerso che, qualora le procedure burocratiche per il contratto jumbo siglato con il Ministero della Difesa del Qatar (3 miliardi di euro per 28 elicotteri NH90 di cui Leonardo  è prime contractor) venissero completate entro fine anno, è ragionevole ipotizzare un impatto positivo sulla guidance 2018 limitatamente al free cash flow per gli anticipi e alla raccolta ordini.

IL REPORT IN QUESTIONE

Mentre gli effetti economici sono più diluiti nel tempo dato che le prime consegne sono previste nel 2022. Inoltre, come hanno fatto presente gli analisti di Equita, è stato ribadito che il free cash flow 2018-2019 sarà penalizzato dall’assorbimento degli anticipi per il mega contratto per gli Eurofighter del Kuwait, che nel biennio precedente aveva generato uno sbilancio positivo di 600 milioni, e dai maggiori capex per gli investimenti focalizzati sui nuovi prodotti, come il convertiplano la cui certificazione è attesa nel 2019 (gli analisti di Equita  ritengono abbia un rilevante potenziale), anche per recuperare i minori investimenti del 2016.

COSA DICE EQUITA DELL’EX PROFUMO

“Restiamo dell’idea che dopo il profit warning di novembre 2017 e la presentazione del business plan a gennaio le aspettative siano scese a un livello tale che basti poco per sorprendere in positivo, come il contratto degli elicotteri per il Qatar”, sottolineano gli analisti di Equita , ricordando che altri contratti jumbo sono in fase di assegnazione nel corso dell’anno: il contratto di export del C27J posticipato dal 2017 che per gli esperti vale 0,5 miliardi, la gara per gli elicotteri UH-1N in Usa da oltre 4 miliardi di euro in cordata con Boeing contro Lockheed Martin, l’Eurofighter per il Qatar e l’Arabia Saudita per cui Bae ha firmato un memorandum d’intesa (MoU) “che stimiamo possano valere per Leonardo  1 e 1,5 miliardi, rispettivamente”. “Continuiamo, invece, ad applicare una bassa probabilità al mega contratto per addestratori di volo in Usa di oltre 10 miliardi di dollari”, precisano gli analisti di Equita.

IL PASSATO DI PROFUMO IN EQUITA

A Piazza Affari c’è chi ha ricordato come Alessandro Profumo, ora capo azienda del gruppo Leonardo, fino a poco tempo fa era azionista di Equita. Profumo, come si legge in un articolo di Repubblica dello scorso maggio, ha comunque iniziato a vendere una parte delle quote da quando è arrivato alla testa della holding di piazza Monte Grappa: “Il neo amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, comincia il suo processo di uscita da Equita sim – scriveva Repubblica – Nell’ambito di un più ampio processo di riorganizzazione del gruppo, i manager storici arriveranno a controllare l’83% di Equità group, che a sua volta deterrà il 100% del capitale di Equita Sim. Il presidente sarà Francesco Perilli, storico manager del broker italiano e azionista, da quando Equita si staccò da Euromobiliare, mentre Andrea Vismara sarà amministratore delegato”. In un secondo momento – di cui non si conosce ancora la tempistica, aggiungeva Repubblica – “è previsto che Profumo ceda anche la maggioranza della sua partecipazione rimanente, pari al 17% di Equita sim, su cui il management di Equita ha un’opzione per l’acquisto”.

IL NUOVO CORSO DELL’EX MPS

Profumo, in passato alla testa sia di Unicredit che di Mps, era entrato nel gruppo alla metà del 2015, rilevando la quota del fondo di private equity Jc Flowers (l’altra parte era già controllata dal management attuale). Il manager aveva abbandonato tutti gli incarichi in Equita quando era stato indicato dal ministero dell’Economia durante il governo Renzi come candidato alla guida di Leonardo e da allora era noto che, per evitare conflitti di interesse, sarebbe uscito anche dall’azionariato del gruppo attivo nelle attività di brokeraggio e di investment banking.

Back To Top