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Bce Elezioni

Le economie digeriranno il rialzone dei tassi deciso dalla Bce?

Bce, linea (troppo?) dura contro l’inflazione. Il commento di Giorgio Broggi, Quantitative Analyst di Moneyfarm 

 

Come da attese, la Banca centrale europea ha optato per un aumento dei tassi di 75 punti base, spinta dalle sempre crescenti paure inflattive e supportata da un’economia che sembra sufficientemente resiliente, per il momento.

L’inflazione nell’Eurozona, infatti, continua a rimanere preoccupante (sopra le attese al 9.1% ad agosto), soprattutto dopo la decisione russa di tagliare la fornitura di gas, mentre gli ultimi dati sul Pil di settembre evidenziano una crescita aggregata annuale sorprendentemente positiva al 4.1%.

Tutto sommato, nonostante le paure di recessione continuino ad aumentare, con la probabilità di recessione nei prossimi 12 mesi ora al 50% (fonte: Bloomberg), la Bce ha ribadito con forza la volontà di combattere l’inflazione ad ogni costo, per evitare danni maggiori nel medio-lungo termine.

I mercati hanno reagito moderatamente alla pubblicazione delle decisioni, mostrando quanto le attese fossero già sostanzialmente prezzate sia dai mercati degli asset rischiosi, sia sul lato monetario e valutario. Anche gli spreads tra Paesi centrali e periferici non hanno mostrato nervosismo, segnalando che il rischio “frammentazione” rimane gestibile per il momento.

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