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Isagro

Isagro, semaforo verde di Draghi all’americana Gowan

Il governo Draghi non esercita il golden power sulla cessione di Isagro all'americana Gowan. Tutti i dettagli sull'operazione nel settore degli agrofarmaci

 

Via libera allo shopping nel comparto degli agrofarmaci: nessun golden power sulla cessione dell’italiana Isagro all’americana Gowan.

Il 29 aprile la presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso che non saranno esercitati i poteri speciali ai sensi della normativa golden power in relazione all’operazione che porterà al controllo di Isagro da parte di Gowan.

Lo scorso 6 marzo infatti Giorgio Basile e altri soci di Isagro Spa, da una parte, e Gowan Company dall’altra, hanno stipulato un accordo vincolante con il quale Basile e gli altri azionisti hanno concordato di vendere tutte le quote da loro detenute — pari al 99,9% del capitale sociale — alla Piemme Srl (società che controlla indirettamente Isagro).

E ora Gowan comunica che si sono avverate tutte le condizioni sospensive cui era soggetto il closing dell’operazione, che avverrà quindi domani 14 maggio.

Tutti i dettagli.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Gowan ha designato Crop Demetra Limited — una società costituita ai sensi del diritto del Regno Unito, il cui capitale sociale è interamente detenuto da Gowan — come acquirente delle quote di maggioranza di cui sono titolari Basile e gli altri soci in Piemme.

L’OBIETTIVO

Al closing dell’operazione, com’è noto, Crop Demetra acquisirà il controllo di Piemme e, indirettamente, di Isagro. Di conseguenza lancerà un’offerta pubblica d’acquisto obbligatoria per acquistare tutte le azioni ordinarie di Isagro non già detenute (direttamente o indirettamente) da Crop Demetra a un prezzo di 2,76 euro per ciascuna azione ordinaria di Isagro, così da togliere la società dal listino di Borsa entro fine anno.

L’offerta pubblica d’acquisto dovrebbe essere completata entro il terzo trimestre 2021.

IL PREZZO DELL’OPA

Il prezzo di acquisto dell’Opa rappresenta un premio del 118% rispetto al relativo prezzo ufficiale di negoziazione (1,245 euro) alla data del 5 marzo 2021. L’operazione valorizza l’equity di Isagro in 106,9 milioni di euro.

GLI ADVISOR

Gowan si è avvalsa dello studio BonelliErede come consulente legale e di Mediobanca come advisor finanziario. I venditori si sono avvalsi di LCA Studio Legale come consulente legale.

NESSUN GOLDEN POWER

Via libera dunque dal governo Draghi alla cessione dell’operatore agroalimentare italiano al gruppo statunitense.

Sebbene l’esecutivo, secondo quanto appreso dall’Agi sul CdM del 12 maggio, stia “lavorando ad un ulteriore rafforzamento della golden power, arma già utilizzata in diverse occasioni nel governo Draghi, per una misura che preveda delle sanzioni e maggiori controlli nel momento in cui si decide di utilizzare questo strumento”, nel caso di Isagro non ha applicato il veto.

L’integrazione di Isagro permetterà dunque all’americana Gowan di rafforzare e consolidare la propria presenza sul mercato italiano degli agrofarmaci.

COSA FA IL GRUPPO GOWAN

Gowan, con sede a Yuma, Arizona, opera a livello globale nel settore delle soluzioni agricole. Il gruppo statunitense è specializzato nello sviluppo, commercializzazione e lavorazione di fattori di produzione agricoli quali prodotti per la protezione delle colture, sementi e fertilizzanti.

Come ha riportato Maria Scopece su Start, “la società è stata fondata nel 1963 da Jon Jessen, un entomologo cresciuto a Dos Palo. Tuttora Jon Jessen, militare durante la guerra di Corea, è presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo. La Gowan produce e commercializza erbicidi, insetticidi, prodotti antimicotici e prodotti per la nutrizione e la protezione delle colture. La corporation negli anni ha ampliato il suo raggio d’affari grazie alle partnership con alcune multinazionali del settore che hanno contribuito alla forte crescita nel mercato americano ed internazionale. Nel 2009 il fatturato del Gruppo ha superato 350 milioni di dollari”.

LA SOCIETÀ ITALIANA ISAGRO SPA

Isagro S.p.A. è una società italiana nata nel 1993 da origini Montecatini/Montedison. La società è quotata alla Borsa di Milano dal 2003 e dal 2004 ammessa al segmento STAR. Inizialmente basata sulla ricerca e sviluppo di nuove molecole di origine chimica, è oggi alla testa di un Gruppo che offre prodotti per l’agricoltura a basso impatto ambientale, con un progetto di crescita focalizzato nel comparto dei prodotti di origine biologica/naturale e rameica quale parte di un modello di business che punta a fare leva sull’attuale portafoglio prodotti in un quadro di “integrated crop management”.

I NUMERI DI ISAGRO

La società ha registrato nel 2020 un fatturato pari a 110,3 milioni di euro, in salita rispetto ai 105,4 milioni di euro del 2019 (80% delle vendite in oltre 70 Paesi). Isagro chiude il bilancio con un utile di 16,2 milioni di euro contro la perdita di 13,9 milioni del 2019.

La posizione finanziaria netta a credito della società si attesta a a 21,4 milioni di euro, dei quali 4,2 milioni  dovuti all’applicazione del principio IFRS 16-Leases, rispetto alla posizione finanziaria a debito di 34,4 milioni di euro del 31 dicembre 2019.

La società conta oltre 350 dipendenti in tutto il mondo. Isagro opera in 4 stabilimenti in Italia con distribuzione diretta in Brasile, Colombia, Italia, Spagna e Stati Uniti.

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