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Instacart, Arm e non solo: perché le Ipo tech non eccitano più molto i mercati

Gli investitori hanno aspettato oltre due anni per una nuova grande Ipo di un'azienda tecnologica negli Stati Uniti. Le attese, però, sono state ripagate solo in parte. L'analisi del centro studi BG Saxo

Gli investitori hanno aspettato oltre due anni per una nuova grande IPO tech negli USA. L’attesa forse non è stata ripagata in quanto le azioni di Instacart sono scese al di sotto del prezzo IPO, dopo essere salite fino al 40% nelle prime ore di contrattazione. Instacart è ora valutata un quarto rispetto al picco massimo di valutazione, raggiunto durante il culmine del coronavirus nel 2021, a 39 miliardi di dollari.

COME VANNO ARM E KLAVIYO

La società di progettazione di chip Arm Holdings ha toccato un massimo di 69$ venerdì 15 settembre, ma a seguire si sono registrati ribassi di oltre il 4% per cinque giorni consecutivi dopo l’iniziale balzo del 25% nel giorno della sua IPO.

Il gruppo Klaviyo, che si è quotato mercoledì, ha toccato il massimo a 39,47 dollari giovedì ma ha chiuso la settimana sotto i 33 dollari, rispetto ad un prezzo di quotazione pari a 30 dollari. Anche se meno rivolto ai consumatori rispetto ai precedenti, Klaviyo è finito sotto i riflettori nel settore tecnologico poiché il suo modello di business software-as-a-service lo rende una possibile cartina di tornasole.

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IL PROBLEMA CON LE IPO

Sembra che gli investitori abbiano difficoltà a valutare e comprendere l’effettivo valore delle aziende delle ultime IPO. Infatti, la maggior parte (70%) delle 73 IPO che abbiamo osservato da inizio anno (società a bassa capitalizzazione) sono ora scambiate al di sotto rispetto al prezzo di quotazione.

Se questo andamento dovesse essere confermato, potrebbe essere un problema per le future IPO. Gli investitori si dimostrerebbero riluttanti ad impegnarsi in quotazioni che vedrebbero poi titoli a sconto nei giorni a seguire.

È chiaro quindi che ad oggi, con un mercato obbligazionario che offre rendimenti vicini al 5%, le società tecnologiche risultino essere troppo rischiose per gli investitori. Queste dovranno mostrare una crescita continua, redditività elevata ed una valutazione decente prima di un rinnovato interesse e appeal sul mercato delle IPO.

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