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Tutti gli effetti di Trump sui conti di Huawei

Le entrate di Huawei calano del 38% nel terzo trimestre dell'anno: l'offensiva lanciata dall'ex presidente Trump ha influito sui risultati. Ma l'azienda cinese si trova in un momento di riorganizzazione e punta su nuovi business. Tutti i dettagli

Nel terzo trimestre del 2021 le entrate dell’azienda di telecomunicazioni cinese Huawei sono calate del 38 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I DATI

Il presidente Guo Ping ha detto che le performance della società sono state in linea con le previsioni. Ma nei primi tre trimestri del 2021 Huawei ha riportato entrate per 455,8 miliardi di yuan (circa 71 miliardi di dollari), quasi un terzo in meno dell’anno scorso. Il margine di profitto è stato del 10,2 per cento.

Stando ai calcoli di Reuters, nel solo terzo trimestre del 2021 (luglio-settembre), le entrate di Huawei sono ammontate a 135,4 miliardi di yuan (21 miliardi di dollari).

IL PESO DI TRUMP

Sui risultati di Huawei ha influito la “guerra” aperta verso la società dall’ex-presidente americano Donald Trump, che aveva l’obiettivo di ostacolare l’espansione e l’ascesa tecnologica della Cina, in particolare sul 5G. Nel 2019 l’amministrazione Trump ha inserito Huawei su una “lista nera” commerciale, minandone nel contempo la capacità di progettare in autonomia i propri chip e di attingere ai componenti di fornitori stranieri.

Tutte queste restrizioni hanno danneggiato le attività di Huawei. A settembre l’allora presidente Eric Xu disse che nel 2021 i ricavi delle vendite di smartphone (Huawei ne è un importante produttore cinese, assieme a Xiaomi) sarebbero calate da 40 a 30 miliardi di dollari.

Huawei tuttavia non pubblica dati relativi ai vari segmenti operativi. L’azienda ha dichiarato che il calo delle sue entrate è riconducibile principalmente al “consumer business”, scrive Reuters.

COME VANNO GLI SMARTPHONE

Nel terzo trimestre del 2021 Huawei deteneva una quota dell’8 per cento nel mercato degli smartphone in Cina, contro il 30 per cento dell’anno scorso, quando ne era leader. D’altra parte, tuttavia, nello stesso periodo Honor (inizialmente un marchio di proprietà di Huawei, dal quale si è separato circa un anno fa) ha venduto il 96 per cento di smartphone in più rispetto al 2020: la sua quota di mercato in Cina è ora del 15 per cento.

I PIANI DI HUAWEI

Più che sugli smartphone, Huawei in realtà si sta concentrando su settori diversi e diversificando le proprie attività anche dalla componentistica per le reti di telecomunicazioni. Ad esempio, sta puntando sul cloud computing, sui “porti intelligenti” (che utilizzano tecnologie innovative e sistemi di automazione) e sui veicoli elettrici.

A giugno, poi, ha lanciato il proprio sistema operativo – Harmony – per i dispositivi mobili, ma vorrebbe fornire il software anche ai produttori di automobili, nell’ottica di installarlo sui veicoli “connessi”.

Sono tutte attività, scrive Reuters, che necessitano di tempo prima di portare risultati.

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