Leggo sui media dei tagli occupazionali proposti dai turchi di Beko nella ex Whirlpool e la possibilità del Golden Power.
Tre punti da chiarire:
- attenzione alle indiscrezioni stampa sul tema;
- dilatazione strumento Golden Power;
- Golden Power non è strumento di politica industriale.
LE INDISCREZIONI GIORNALISTICHE
Si legge in tutti i media che il governo starebbe valutando l’uso del Golden Power per tutelare i posti di lavoro negli stabilimenti italiani. Bisogna stare attenti però a queste indiscrezioni, che spesso sono solo uscite di singoli esponenti (magari per fare pressione).
Come nel caso Unieuro-Fnac, in cui si è parlato di possibilità del golden power ma l’operazione non era nemmeno nelle scrivanie della PCM (non era stata notificata). Inoltre, qui non si capisce nemmeno di che operazione si tratti (si parla solo di tagli occupazionali).
Invero, nel 2023, con il passaggio da Whirlpool a Beko, la PCM ha usato il Golden Power sotto forma di prescrizioni. Il DPCM non è pubblico. Che abbia posto prescrizioni sui livelli occupazionali ed eventuali tagli integrino una violazione Golden Power? È una ipotesi, tra le tante.
LA DILATAZIONE DELLO STRUMENTO GOLDEN POWER
Qui però entra in gioco il tema della ormai inarrestabile dilatazione dello strumento. Ritenere che gli elettrodomestici siano strategici è quantomeno opinabile. E lo dico anche rispetto alle prescrizioni poste nel 2023. Salvo,
a) non usare la scusa dei dati e delle tecnologie, ma in questo caso tutto diventa strategico, in modo trasversale. Nei media si legge proprio che sarebbero i dati l’asset strategico, così come si leggeva per Unieuro. È chiaro che in tal modo salta tutto, perché i dati sono ormai ovunque.
O
b) invocare la tutela occupazionale.
NON È POLITICA INDUSTRIALE
E così si arriva all’ultimo punto: la confusione tra Golden Power e politica industriale, ove il primo si trasforma in uno strumento volto a mantenere i livelli occupazionali, al di là del ragionamento strategico sugli asset. Si esce dall’ambito della sicurezza e interesse nazionale.
Oppure, ancora più radicale, si trasforma la tutela dell’occupazione in una questione di sicurezza nazionale. Trattasi però di una deformazione dello strumento Golden Power, che ne stravolge le logiche. Quando invece i due ambiti sarebbero diversi.
- Golden Power: sicurezza e interessi nazionali in settori strategici (difesa, approvvigionamenti energetici, reti telcom etc).
- Politica industriale: tavoli MIMIT-sindacati, norme su delocalizzazioni, rilancio stabilimenti, piani industriali etc etc.
Due realtà diverse.
Quindi: al netto delle indiscrezioni stampa, si registra una deformazione, anche solo a livello comunicativo, del ruolo del Golden Power, invocato ogni tre per due, spesso per mere ragioni di tutela occupazionale e a prescindere dall’ambito, arrivando sino ai frigoriferi.